In Fuga Da Bioware

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Bioware è stata senza ombra di dubbio una delle case più redditizie nel mondo dei videogiochi, uno di quei team che di punti deboli sembrava averne pochi.

Tutto questo fino a quando ahimè, ha sacrificato la sua libertà creativa in favore della peggior azienda Americana…pardon EA, che una volta acquistati i diritti sul marchio e sul blasonato nome della software house non ha fatto altro che rinominare molti dei ex suoi team minori Bioware, mettendoli in coordinazione con la casa madre.

Ed ecco che così  è cominciato il declino di un altro esponente del mondo videoludico tra giochi incompleti e controversi e seguiti mal riusciti.

Come mi piace precisare sempre un videogioco è composto anche da persone.

Il problema è: tutte queste figure chiave nello sviluppo se ne stanno andando oramai da un paio di anni a questa parte dalla casa Canadese e del team originale sono rimasti davvero pochi.

Fin quando si tratta di casi isolati, si potrebbe anche credere che sia arrivato il contratto della vita o che semplicemente la persona in questione si voglia veramente dedicare a qualcosa di nuovo.

Ma quando il direttore creativo, lo storyteller, ed il lead gamplay designer abbandonano a distanza ravvicinata un gioco in pieno sviluppo allora, ci si comincia a fare due domande, soprattutto se quel gioco è il nuovo Mass Effect, titolo che mi preoccupa non poco dopo l’ennesimo rinvio nel 2017 e alcune affermazioni piuttosto eloquenti da parte del boss di EA come:”nella prima parte del gioco si sparerà molto”.

Il che vuol dire molto poco, però tra tutte le possibili rassicurazioni da dare ai fans di Mass Effect, dovete proprio dir loro che nella prima ora di gioco si spara molto?

Davvero non comprendo, io direi una cosa del genere se il titolo in questione fosse un TPS puro, cosa che a detta del ex direttore creativo (quello che ha mollato il gioco) non è; infatti da fan dei primi due Mass Effect, o della fantascienza in generale quello che voglio sentire sono rassicurazioni sul mondo e sull’esplorazione degli ambienti.

Io temo che il gioco in questione sia ancora un grosso cantiere aperto e che uscirà o povero di contenuti o in “beta” come successo ai titoli EA usciti recentemente.

Spero vivamente di no, ma per ora di Andromeda si sa davvero molto poco, se non che da Bioware stanno andandosene dei tasselli fondamentali.

 

 

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