Nintendo Switch stra vende, ma a me sta cambiando la vita

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Nintendo Switch sta vendendo moltissimo e in linea con le aspettative di Nintendo. L’azienda di Kyoto aveva affermato di voler piazzare sul mercato 2 milioni di console nel primo mese di lancio e il bersaglio potrebbe essere davvero alla portata. La console ibrida giapponese risulta essere la più venduta di tutti i tempi nei suoi primissimi giorni sul mercato della storia della Grande N, distaccando le sorelle maggiori ormai entrate nella storia. Le prime stime parlano di oltre 1,5 milioni di unità piazzate sul mercato, riuscendo in alcune aree geografiche a battere perfino Xbox One e Playstation 4 nei rispettivi giorni di lancio.

Non solo: Zelda: Breath of the Wild è stato il gioco stand alone più venduto di sempre nel breve periodo nella storia di Nintendo. Il nuovo capolavoro giapponese è riuscito a convincere all’acquisto oltre il 90% degli early adopter di Nintendo Switch, decretando il successo totale per il nuovo e attesissimo capitolo della saga dedicata a Link e ai suoi salvataggi principeschi. Numeri che sicuramente vanno ad annullare tutte le stime al ribasso fatte dai soliti qualunquisti che vedevano in Nintendo una azienda vecchia e ormai giunta alla sua fine.

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Switch sta vendendo moltissimo, ma come dico sempre, non ha significato essere felici delle vendite di aziende che non si possiedono (un buon giocatore di Monopoli lo sa!)

Con questo mio scritto non volevo divulgare nel dettaglio i dati di vendita della console così come i risultati finanziari di Nintendo. Il fatto che Switch venda tanto o poco è in realtà per me ininfluente, dato che il denaro racimolato dalla console non va certo nelle mie tasche. Tuttavia volevo condividere la mia attuale esperienza con la Switch con Joy-Con Neon da me posseduta e restituirvi un feedback vero di quello che attualmente è per me la nuova proposta di Nintendo.

Il titolo in realtà dice tutto: Switch mi sta cambiando la vita. Parlo di abitudini, usi e costumi che la console Nintendo sta inevitabilmente modificando nel mio scorrere quotidiano. Mi spiego meglio. Come tanti altri esseri umani la cui vita è regolata dal regime capitalistico statunitense, ogni giorno mi alzo al mattino per andare al lavoro e successivamente scrivere articoli su articoli. Se c’è una cosa che proprio non va nella vita adulta di un videogiocatore qualunque, è l’aver poco tempo da dedicare alla propria passione. Tra professione, hobby, imprevisti e quant’altro, il tempo a disposizione si riduce a poche decine di minuti al giorno o spesso a poche decine di minuti a settimana.

Potreste dire che le esperienze mobile e portatili possono risolvere la situazione. E’ vero: i giochi portatili hanno effettivamente il ruolo di intrattenere il videogiocatore in quelle situazioni in cui videogiocare con una console tradizionale risulterebbe scomodo, ma tali non potranno mai sostituire la qualità ludica di una console da salotto. Questo non vuol dire che i giochi per console portatili siano di bassa qualità, anzi: tutt’altro. Tuttavia non saranno mai in grado di restituire una esperienza piena e coinvolgente come le sorellone più grandi sanno fare, affiancandosi semplicemente alle stesse.

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Le vendite di 3DS sono di molto superiori rispetto a Wii U. Tuttavia, nonostante la grande qualità dei giochi 3DS, essi non riusciranno mai a coinvolgere come i titoli proposti per una console da salotto.

Alla fine le ho possedute tutte, intendo le portatili. Utilissime, certo, in tutte le occasioni. Ma poi è arrivata Switch con tutte le sue promesse. Non so se è stata l’abilità dell’agenzia marketing di Nintendo o la semplice forma di Switch a farmi innamorare della nuova console di Kyoto, ma il solo pensiero di poter giocare ai miei giochi home console preferiti all’aperto, mi ha entusiasmato e non poco.

Subito dopo aver gustato la presentazione della console avvenuta nell’autunno 2016, mi ero immaginato di poter ottimizzare i tempi per videogiocare aumentando a dismisura le opportunità di gaming “totale” grazie alle proprietà di Switch. Mi sono immaginato giocare con Switch in sala pranzo, giocare con Switch disteso sul mio letto, giocare con Switch al pub con gli amici o giocare con Switch sul treno in viaggio per chissà quale evento. Ma soprattutto mi ero immaginato poter giocare esperienze casalinghe in qualsiasi posto diverso dalla mia abitazione.

Ciò che mi ha effettivamente colpito è che quanto mi ero immaginato guardando il celebre video, si è poi tramutato in grandiosa realtà. Grazie a Switch riesco a giocare molto di più durante il giorno alle esperienze home console e lo riesco a fare molto bene. Posso portare la mia passione ovunque voglia e ve lo assicuro: l’esperienza è completamente diversa da una console solo portatile. Qui si ha a che fare con giochi totali, pieni e progettati per una esperienza casalinga i quali, grazie alle forme di Switch, possono essere gustati anche fuori casa come se fossimo comodamente seduti su una soffice poltrona. Il feeling con la console è davvero pregevole e in qualche modo riesco a ricreare la stessa atmosfera casalinga in qualunque parte del mondo io mi trovi.  Poter scorrazzare per le lande di Hyrule, giocare online contro altri giocatori in Fast RMX o anche farmi una partita a Bomberman sono tutte azioni che fatte fuori casa mi rendono felice di aver acquistato una Switch.

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Dalle foto e dai video non sembra, ma giocare a Switch fuori casa è come farlo seduti comodamente sulla propria poltrona abituale. Un prodigio tutto giapponese

Pertanto si: Switch mi sta cambiando la vita. Tornare a casa stanchi morti da lavoro e sapere di poter giocare sdraiati e rilassati sul proprio letto con la possibilità di stoppare e riprendere il gioco in qualsiasi momento mi da sicurezza, mi rilassa e mi permette di vivere ancor meglio la mia passione. Alla fine Nintendo con la sua nuova console ha pensato proprio a tutti coloro che di tempo purtroppo non ne hanno più e mannaggia al capitalismo la Switch riesce ad ovviare a questo problema.

Sarebbe bello poter giocare su Switch tutti i grandi multipiattaforma in arrivo nei prossimi mesi sul mercato perché sinceramente e quasi sicuramente, li acquisterei su Switch, potendoli giocare in ogni dove con la sicurezza di poterli finire in tempi decenti alimentando, man mano, una passione che non voglio assolutamente spegnere.

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Marco Masotina

Tosto come un Krogan, gli piace essere graffiante e provocante per scoprire cosa il lettore pensa dei suoi strani pensieri da filosofo videoludico. Adora i lupi, gli eventi atmosferici estremi, il romanticismo e Napoleone.