Aliens N 2 – Recensione

Aliens N 2 continua stupire e divertire come poche altre storie nell’universo di Scott e Cameron!

QUI trovate la recensione del precedente numero!

Questo Aliens n 2 è un albo spillato ad uscita mensile ha 48 pagine a colori dal formato classico di 16,8×25,6 cm che contiene Aliens Defiance 3-4 al prezzo di 3,20€. Vi lascio poi il sito di Saldapress per spulciarvi altri titoli di questa casa editrice che continua a stupirci per il suo catalogo ricco e variegato!

STORIA

La trama è abilmente intessuta da un Brian Wood in stato di grazia, che continua a stupirci pur rimanendo nel segno della tradizione.

Il rapporto tra Zula Hendricks e Davis 01 si fa sempre più ricco e complesso, il loro ammutinamento alla Weyland-Yutani porterà a gravi conseguenze ma in gioco c’è la razza umana e l’umanità come sentimento che se per Davis 01 è la libertà mentale per Zula è la libertà fisica.

Il buon Wood analizza quindi il concetto di umanità da due prospettive diverse, si (e ci) domanda cosa sia l’umanità e come ottenerla, mentre gli xenomorfi e gli androidi della mega-corporation Weyland-Yutani fungono da ostacolo narrativo e psicologico per entrambi i protagonisti.

Zula ha un passato ingombrante che si ripercuote con forza sul suo sempre più triste e buio futuro, mentre il buon Davis 01, non avendo un passato, è proprio nel futuro che pone le maggiori speranze perché il processo per divenire “umano” è lungo e complicato che mette a dura prova il suo essere macchina.

Come vedete quindi i due personaggi sono il riflesso opposto dell’altro.

In poche parole ne vedremo delle belle!

DISEGNI

I disegni di Riccardo Burchielli sono un vero toccasana per un fumetto dell’orrore con pesanti connotazioni fantascientifiche. Mentre Tony Brescini per quanto portato per le atmosfere horror ha un tratto sin troppo leggero, tanto da risultare incompleto, abbozzato dove il colore svolge un ruolo più importante della linea.

Dan Jackson ai colori ben si sposa con le chine pesanti e oscure del nostro compatriota Burchielli, mentre per Brescini va a colmare quelle lacune dovute ad uno stile particolare.