Sky annunciato nell’ultima ora dalla pagina Facebook di thatgamecompany.
No, non è la famosa piattaforma televisiva, bensì un nuovo gioco dalle stesse persone che fecero Journey, e ancora prima di quello, Flower e così via.
I giochi di thatgamecompany sono complicati da descrivere. Questo perché si basano su esperienze audio visive, molto emozionanti, meravigliose che soltanto se sperimentate in prima persona si possono davvero capire. Violini e violoncelli accompagnavano ogni volta il protagonista coperto da un cappuccio e una tunica marrone mentre volava, leggiadro grazie al suono del vento tra le sabbie del deserto. L’obiettivo era raggiungere la luce che si celava sopra e un pelo dietro la montagna che si vedeva in lontananza. Il Viaggio durava più o meno due ore, la prima tappa tra le rovine dimenticate ma allo stesso tempo secolari e da sempre presenti in attesa che il viaggiatore ci passi attraverso.
Il Viaggio poteva essere in solitudine, oppure con un po’ di fortuna, si incontrava un compagno anonimo, reale, di cui non si sapeva niente, così lontano da noi ma allo stesso tempo lì nelle vicinanze, su quello stesso schermo. Per non parlare delle sciate sui pendii del deserto superando colonne con lo sfondo del sole che stava tramontando. Tra una attivazione e l’altra di pietre luccicanti a suon di tintinnii e giravolte graziose, arrivavamo a navigare in un mare all’interno del deserto stesso, che ci avrebbe portato in cima alla montagna. (o almeno così era, non ricordo bene)
Il Viaggio all’interno del mare era composto da meduse e creature che sorvegliavano con dei fari scrutando attraverso le ombre marine, mentre il Viaggiatore cercava di farsi strada nuotando con le stesse movenze di quando volava nel deserto.
Il Viaggio si concludeva, senza fare eccessivi spoiler, in cima alla montagna, tra la neve e ardui imprevisti da superare, così da raggiungere chi ci aspettava lassù. Journey era meraviglioso proprio perché, con quel poco di gameplay che c’era, riusciva a trasmettere emozioni incredibile, solo grazie a qualche sequenza video e della musica.
Ora, perché vi ho scritto mezzo articolo solo dedicato a Journey?
In primis, perché quello che ci ha offerto thatgamecompany era un video da cinquanta secondi più o meno, da cui sono riuscito a capire poco e niente di quello che Sky potrebbe essere. Troppo poco materiale per poter farci un’idea di come sia il gameplay, anche se la direzione artistica lascia intendere che in cinque anni gli sviluppatori non sono riusciti a staccarsi da Journey e arte onirica che loro stessi hanno tirato fuori. Abbiamo nuovamente un monte in lontananza da raggiungere, i protagonisti hanno abiti molto simili a quelli del viaggiatore di Journey, il modo di volare è pressoché simile e come se non bastasse persino l’area mostrata ha un non so che di Journey pure essa. Francamente, che sia una cosa negativa o positiva, non saprei dirlo proprio. Mi piace e non mi piace.
Una cosa la sappiamo “con certezza”, il gioco permette un gameplay co-op a più giocatori, visto come nel teaser li vediamo tutti insieme partire, volando in mezzo alle nuvole. E con un comparto grafico molto migliorato, con luci e ombre volumetrici niente male.
Insomma, staremo a vedere… godetevi il teaser trailer!
Unica pecca, è in esclusiva temporale sui dispositivi Apple. Poveri noi…