Harrow County #1

Harrow County #1 – La Recensione Con il primo volume Spiriti Infiniti si apre la serie di Cullen Bunn e Tyler Crook edita da Renoir Comics

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Emmy è una giovane, semplice ragazza, interamente dedita al padre e al lavoro in fattoria. O, almeno, questa era la sua vita fino al compimento dei 18 anni, quando scopre di essere una strega. È questo l’impianto narrativo di Harrow County, serie edita da Dark Horse e portata in Italia da Renoir Comics.

Il primo volume pubblicato dalla casa editrice, intitolato Spiriti Infiniti, contiene i primi quattro capitoli della serie scritta da Cullen Bunn, sceneggiatore di Deadpool e in passato già alle prese con tematiche sovrannaturali e occulte nella sua serie The Sixth Gun. Ai disegni dell’albo troviamo Tyler Crook.

La trama si apre con il racconto dell’uccisione di Hester Beck, una giovane curatrice data alle fiamme (dopo essere stata inutilmente colpita in tutti i modi con armi bianche e da fuoco) dalla popolazione di Harrow County perché accusata di stregoneria. Prima di morire, tra le fiamme del rogo a cui era stata condannata, Hester si rivolse agli abitanti del villaggio, promettendo che un giorno sarebbe tornata per vendicarsi.

Diciotto anni dopo la giovane Emmy, con l’approssimarsi del suo compleanno, inizia ad avere strani incubi, in cui compare sempre il grande albero che sorge al centro del suo cortile. Lo stesso a cui Hester fu appesa durante l’esecuzione della sua condanna a morte.

A questi strani sogni si aggiungono altri eventi sovrannaturali, come l’incontro nella foresta con un misterioso ragazzo senza pelle. O, per essere più precisi, la cui pelle è stata trovata da Emmy in un cespuglio di rovi. Proprio grazie all’aiuto di questo misterioso ragazzo la giovane scopre la verità: gli abitanti del villaggio la considerano la reincarnazione della strega, per questo vogliono uccidere anche lei, come fatto 18 anni prima con Hester, per allontanare nuovamente il male dalla loro comunità.

Ha così inizio la caccia alla strega, guidata dallo stesso padre di Emmy. Durante la fuga, in cui incontra fantasmi, spiriti e creature immonde, la ragazza scopre i suoi poteri e la sua reale identità: è davvero la reincarnazione di Hester. Ma, allo stesso tempo, è sempre Emmy, la dolce ragazza dai capelli biondi e dalle guance rosse.

Gli stessi abitanti di Harrow County non sono dei normali, semplici e superstiziosi contadini americani come appaiono inizialmente, ma anch’essi sono strettamente collegati alla strega. E non solo perchè sono stati loro ad ucciderla. Allo stesso modo, sembra decisamente legata (e somigliante) a Emmy l’enigmatica donna che appare al termine del quarto capitolo, Kammi, la cui immagine chiude dunque il primo volume di Harrow County.

La trama ordita da Cullen Bunn presenta numerosi elementi tipici del genere horror sovrannaturale e rurale, ma la bravura dello scrittore sta nel mescolarli sapientemente dando vita a un vero e proprio romanzo di formazione, incentrato sulla scoperta della propria reale identità da parte di Emmy e le conseguenze che la consapevolezza di essere una strega comporta per la ragazza. Non a caso la storia era stata originariamente pensata da Bunn come un racconto, da pubblicare a puntate sul proprio sito. I primi nove capitoli scritti dall’autore sono presenti in appendice del volume, insieme ad altri contenuti extra.

Gli stessi dialoghi di Harrow County #1 riflettono l’originaria forma di romanzo della storia, come risulta evidente nelle didascalie, in cui il linguaggio è piuttosto elevato. A queste fanno però da giusto contraltare le battute delle vignette, in cui invece il parlato è molto più veloce e asciutto. Da notare come nelle didascalie il narratore utilizzi il passato, come se si trattasse del racconto fatto da qualcuno dopo molto tempo.

A dare forma alla sceneggiatura di Cullen Bunn sono i disegni di Tyler Crook, che scegli gli acquarelli per illustrate le tavole del racconto. Ne nasce un tratto che ben si sposa con le atmosfere di Harrow County, in cui il colore e i contrasti cromatici svolgono un ruolo fondamentale nel definire personaggi e paesaggi. Una costante di questo primo volume sono poi le doppie splash-pages in apertura dei capitoli e le splash-pages in chiusura, per quanto il resto delle tavole segua uno schema piuttosto classico.

Harrow County #1 pone dunque le basi per un racconto avvincente, con ancora diversi quesiti e aspetti della storia da approfondire, a partire dalla enigmatica Kimmi comparsa alla fine del quarto capitolo. Un horror forse non originalissimo, almeno negli elementi base della narrazione, ma che risulta sicuramente interessante e godibile.

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Harrow County #1
  • TRAMA
  • DIALOGHI
  • DISEGNI
3.4

Roberto Iacopini

Classe 1984, insegnante, giornalista, sta ancora cercando di espandere il suo cosmo per raggiungere il settimo senso... ma si accontenterebbe del quinto e mezzo