Il premio al miglior film di questa Venezia 75, ossia il Leone d’Oro assegnato ad Alfonso Cuaron con il film ROMA, ha scatenato non poche polemiche. La scelta di premiare un film che finirà sulla piattaforma Netflix e sarà distribuito, in maniera non classica (e comunque limitata), dalla piattaforma è stata contestata da associazioni come ANAC e ACEC, che hanno espresso il disappunto tramite un comunicato stampa. Il comunicato è il seguente:
L’ANAC – Associazione Nazionale Autori Cinematografici, insieme a FICE [Federazione Italiana Cinema d’Essei, ndr] e ACEC [Associazione Nazionale Esercenti Cinema] in coerenza con quanto dichiarato in occasione della conferenza stampa della Mostra nel mese di luglio a Roma, ribadiscono la loro contrarietà circa la scelta di aver inserito nel concorso di Venezia alcuni film non destinati alla visione in sala, diversamente da quanto aveva deciso il festival di Cannes. Nel pieno rispetto delle scelte della giuria presieduta da Guillermo del Toro e senza nulla togliere all’alta qualità del film “ROMA” di Alfonso Cuaròn, vincitore del Leone d’Oro, ANAC, FICE e ACEC ritengono iniquo che il marchio della Biennale sia veicolo di marketing della piattaforma NETFLIX che con risorse ingenti sta mettendo in difficoltà il sistema delle sale cinematografiche italiane ed europee. Il Leone d’Oro, simbolo della Mostra internazionale d’arte cinematografica da sempre finanziata con risorse pubbliche, è patrimonio degli spettatori italiani: il film che se ne fregia dovrebbe essere alla portata di tutti, nelle sale di prossimità, e non esclusività dei soli abbonati della piattaforma americana. ANAC, FICE e ACEC reiterano la richiesta al direttore Barbera di rivedere per il prossimo anno la sua posizione, mentre chiedono al Ministro della Cultura di varare con la massima sollecitudine norme che regolino anche da noi come avviene in Francia un’equa cronologia delle uscite sui diversi media.
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Sarà possibile, nonostante Netflix, vedere il film di Cuaron in poche sale a partire da dicembre di quest’anno. Oltre a ROMA, altri film in concorso ufficiale approderanno in varie sale italiane. A ottobre sarà disponibile 22 July, di Paul Greengrass, mentre a novembre sarà possibile vedere in sala The Ballad of Buster Scruggs, ultimo lavoro in episodi dei fratelli Coen (che si sono aggiudicati il premio per la migliore sceneggiatura).
Nello stesso mese uscirà l’attesissimo Suspiria di Luca Guadagnino, e dal 13 dicembre con 01 Distribution approderà in sala anche Capri-Revolution, di Mario Martone. Sempre per rimanere in campo italiano, non farà eccezione What You Gonna Do When the World’s on Fire?, di Roberto Minervini, che arriverà prossimamente in sala grazie a Cineteca di Bologna e Valmyn.
Non finisce qui: Opera senza autore, di Florian Henckel Von Donnersmarck, arriverà nelle sale il 4 ottobre, in compagnia di A Star is Born, film di Bradley Cooper con Lady Gaga.
Come già confermato, anche il film d’apertura della Mostra, First Man di Damien Chazelle arriverà in sala il 31 ottobre con distribuzione Universal Pictures.
Più tardi giungeranno anche Peterloo, di Mike Leigh, la cui uscita è stata fissata da Academy Two per l’inverno del 2019, e The Favourite, di Yorgos Lanthimos, che debutterà il 24 gennaio 2019 con 20th Century Fox. Lanthimos si è aggiudicato il Gran premio della giuria e la Coppa Volpi per la performance di Olivia Colman.