Sembra che ormai sia solo questione di tempo, l’idillio creatosi fra l’universo Marvel e quello di Netflix sembrerebbe ormai giunto al termine, una vittima di guerra, forse addirittura caduta sotto “fuoco amico”, ma poco importa a noi fan delle dichiarazioni riguardanti le motivazioni per cui non vedremo più i nostri eroi muoversi sulla piattaforma di streaming, quello che importa – purtroppo – è che ormai è un addio ufficiale.
Leggi anche: Marvel’s Daredevil chiude ufficialmente
Luke Cage, Iron Fist, Jessica Jones, The Punisher e soprattutto Daredevil chiuderanno i battenti, pronte probabilmente ad essere sostituite dalle nuove miniserie televisive che i Marvel Studios sono intenzionati a lanciare su Disney +. dedicate a quelli che sono realmente i protagonisti del mondo MCU.
Perchè in realtà, il progetto iniziale aveva illuso tutti, l’idea che le serie e i film condividessero qualcosa di più che qualche citazione, che prima o poi Charlie Cox avrebbe messo il suo volto in sala fra Thor e Cap, un incendio che però si è affievolito quasi subito trasformandosi in fiammella, ora spento del tutto dalle lacrime versate dagli spettatori tristi per la cancellazione.
L’addio delle serie Netflix però segna forse la fine di qualcosa di più profondo rispetto alle sole 5 serie coinvolte, il termine di un ideologia, di uno stile, di un modo diverso di portare il fumetto Marvel – e non solo – nelle case degli spettatori.
Leggi anche: Disney +: in arrivo una serie per Groot e Rocket Racoon?
L’approccio delle opere del colosso dello streaming era infatti particolarmente rispettoso nei confronti del materiale originale, del quale spesso- soprattutto nel caso delle avventure di Matt Murdock – rappresenta una re-interpretazione attraverso il filtro televisivo, con toni e tematiche che lo spettatore potrebbe in qualche modo ritrovare qualora decidesse che è giunto il momento di avvicinarsi. anche solo per curiosità, alla controparte in due dimensioni del personaggio.
Proprio questo era stato probabilmente uno dei fattori cardine del successo iniziale del progetto, Netflix come piattaforma infatti garantiva una libertà creativa quasi totale in fase di scrittura, mettendo di fatto da parte i pesanti e pressanti vincoli dettati dal rating e dalle case di produzione interessate più al profitto che a ciò che propongono.
Analizzando il fenomeno degli show televisivi tratti da storie di super-eroi “mainstream” rimane infatti molto poco dei fumetti e molto di più della televisione, l’equilibrio sostanziale stabilito dai Defenders e correlati è molto lontano.
Il blocco principale è rappresentato dal mondo DC Comics\ The CW, opere di successo innegabile come Arrow, ma che hanno un mood decisamente diverso da quello dei personaggi da cui prendono spunto; sia chiaro non parliamo di bello o brutto, interessante oppure no, ma di diversi modi di approcciarsi e affrontare il mondo del comics, in questo caso un modo orientato a ottenere grossi consensi nel target di riferimento – gli adolescenti- un obbiettivo centrato con estremo successo e precisione chirurgica.
Leggi anche: Marvel: in arrivo un film per Shang-Chi
In un mondo cinematografico dove i film R-Rating come Deadpool e Logan riescono a convincere il pubblico, che si può portare in scena anche qualche scena splatter, il mondo delle serie televisive Marvel dice addio alla sua frangia “violenta”, lasciando entrare anche nelle serie TV un po’ di quel successo edulcorato che ha fatto le fortune del MCU in sala, anche perchè nella nuova Disney +, probabilmente, non ci sarà spazio per il loro stile più hardcore.
Ci sarà qualcuno pronto a portare avanti il “realismo” del mondo del fumetto in televisione ?
Per tutte le notizie sul mondo di Netflix seguite punto Netflix su Facebook