Shazam!: La recensione in anteprima Il DCEU continua a remare lontano dai toni cupi e questa volta lo fa con una pellicola di puro e semplice intrattenimento, dal 3 aprile nei cinema

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L’accoppiata DC Comics\Warner Bros è partita male, ormai lo sappiamo tutti, la fretta di inseguire il mondo dei cinecomics Marvel l’ha portata a gettarsi a testa bassa nell’architettare un mondo narrativo senza basi, “senza cuore”, fallendo nella sua costruzione. Negli ultimi tempi però qualcosa è cambiato anche per questo DCEU, i piani alti – che nel frattempo hanno visto saltare non poche teste- hanno deciso per un back to the roots, tornado al tempo in cui le cose erano più semplici e i film basati sul mondo dei fumetti erano una questione meno seria, più di intrattenimento e meno di costruzione. Una decisione che ha convinto tutti a tornare a vedere film “singoli” come Aquaman e che come dimostrato proprio dal re di Atlantide, sembra ripagare.

Con Shazam! l’azzardo prende una forma ancora più grande, qui gli studios Warner hanno deciso di mettere nella mischia un personaggio sconosciuto al grande pubblico, generando un progetto che manca del hype dato dalla pubblicità ossessiva o dell’amore dei fan per lo statuario Jason Momoa ( o al maschile per Gal Gadot), un vero e proprio banco di prova per gli sviluppi futuri.

Tutti abbiamo un supereroe dentro di noi, ci vuole solo un po’ di magia per farlo uscire fuori. Nel caso di Billy Batson (Angel), basta pronunciare una sola parola – SHAZAM! – per far sì che uno scaltro quattordicenne rimasto orfano si trasformi in un adulto, il Supereroe Shazam (Levi), per gentile concessione di un anziano mago. Essendo ancora un ragazzino nell’animo – dentro un corpo sovrumano – Shazam si diverte in questa versione adulta di sé stesso, facendo ciò che qualsiasi adolescente farebbe con dei superpoteri! Può volare? Ha una vista a raggi X? Può lanciare dei fulmini dalle mani? Può saltare i test delle lezioni di studi sociali? Shazam si propone di testare i limiti delle sue capacità con la gioiosa imprudenza di un bambino. Ma avrà bisogno di imparare a dominare rapidamente questi poteri, per combattere le forze del male controllate dal Dr. Thaddeus Sivana (Strong).

La storia del film diretto da David F. Sandberg  ( per una volta lontano dal mondo Horror) è la storia di un 14enne che si ritrova con i poteri dei supereroi dei fumetti, ma la mente di un bambino, dando vita quindi al più classico – ma non banale – percorso dell’eroe, una maturazione che però avviene con un percorso graduale e ben distante dai mondi e dai toni cupi che hanno caratterizzato Justice League e le prime pellicole di questo universo, ma anche con un clima più disteso e allegro rispetto a quanto visto nel recente Aquaman.
Shazam! ci trascina in una pellicola ad alto tasso di intrattenimento genuino- ma non per questo stupido- quasi distante dal resto dei cinecomics moderni, più a misura di adolescente, con una trama dove la famiglia giocherà un ruolo importante, più che l’eterna lotta fra bene e male e lo fa mostrandoci la storia di quello che molto probabilmente si può considerare il supereroe più divertente di sempre.

Estremamente lodevole l’utilizzo fatto dalla sceneggiatura della cultura POP, caratteristica che accomuna questa pellicola all’altro film a fumetti del momento, quel Capitan Marvel che con il personaggio DC in passato ha condiviso addirittura il nome, un vero paradiso per gli amanti della cultura Nerd che non potranno che apprezzare questo allontanamento dai budget stratosferici Hollywoodiani e un ritorno alla vena comica anni’80/90 dove i protagonisti erano ragazzini.
Il cast funziona alla perfezione, sugli scudi l’indimenticabile protagonista di Chuck- Zachary Levi– mentre Mark Strong nei panni del villain è meno convincente, la speranza è per le prossime pellicole dove dovrebbe apparire la vera nemesi dell’eroe…Black Adams, interpretato da The Rock.

Shazam! è una pellicola diversa, quasi fuori dalla categoria alla quale appartiene più per diritto che per collocazione, si lascia vedere in maniera scanzonata, il suo obbiettivo è quello di intrattenere e divertire lo spettatore senza per forza puntare ad un premio ambito o un riconoscimento diverso dalla gioia di chi lo vede, se vi approccerete al film con lo spirito giusto sicuramente non rimarrete delusi.

 

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  • Regia
  • Sceneggiatura
  • Fotografia
  • Recitazione
  • Colonna Sonora
2.6

Marcello Portolan

Uno strano mix genetico sperimentale allevato a fumetti & fantascienza classica, plasmato dal mondo dell'informatica e della tecnologia, ma con la passione per la scrittura. Un ghiottone che adora esplorare il mondo in cerca di Serie TV e pellicole da guardare noncurante dei pericoli del Trash e dello splatter. un vero e proprio globetrotter del mondo NERD