Ti sei perso la prima parte? Ecco il link! Speciale su: Capitan Harlock (prima parte)
Personaggi
Capitan Harlock: è il protagonista della storia, un pirata misterioso e taciturno, che viaggia sulla nave spaziale Arcadia attraverso lo spazio. Il suo aspetto è inconfondibile, con un enorme mantello nero e la cicatrice sul volto. Di lui, della sua vita passata, si conosce poco, se non che è stato amico di Tochiro Oyama, il geniale costruttore della nave spaziale. Harlock è una persona idealista, romantica, ma anche capace di azioni violente e coraggiose. La sua visione della società terrestre è molto critica, ma si sforza di credere ad un mondo migliore per pochi meritevoli. In tutti i paesi in cui il fumetto è stato tradotto Capitan Harlock non ha mai cambiato nome, tranne che in Francia, dove è stato ribattezzato “Capitaine Albator”. Questa scelta apparentemente ha avuto lo scopo di evitare confusione con il marinaio chiamato “Capitaine Haddock”, uno dei personaggi principali del fumetto belga Tintin.
Mayu: la piccola figlia di Tochiro ed Esmeralda, di cui Harlock è il tutore. Il pirata le è profondamente legato e spesso torna sulla Terra per incontrarla.
Tadashi Dayo (e il padre, il Professor Dayo): è un ragazzo di 14 anni e ha perso la madre in un incidente spaziale qualche anno prima dell’inizio della storia. Il padre, il professor Dayo, un astronomo di spicco, ha cercato inutilmente e caparbiamente di allertare il governo terrestre della minaccia aliena, ma è stato ignorato e siccome egli aveva intuito la gravità dei fatti venne ucciso dalle mazoniane. Anche il figlio Tadashi rischiò la vita, ma venne salvato da Harlock. Passato un periodo sull’Arcadia, fu poi perseguitato dai terrestri per la sospetta affiliazione con i pirati spaziali. Scappato dalla custodia dei suoi aguzzini, tornò da Harlock, giurando sulla bandiera della nave e da allora combatté con l’Arcadia. Odia profondamente le Mazoniane per l’assassinio del padre, e ha un temperamento molto avventato e rabbioso. Nondimeno Harlock lo perdona sempre per i suoi errori, soprattutto perché rivede in lui se stesso da giovane.
Yuki Key: unica ragazza della ciurma, è figlia di uno scienziato morto in un incidente, che poi scoprirà essere stato causato dal fidanzato. Persa anche la madre, morta di crepacuore dopo il marito, viene scoperta a bordo di un’astronave come clandestina, ma il caso vuole che l’Arcadia assalti la nave e trovi Yuki in cella. Lei chiede di entrare in servizio come pirata. Diventa Ufficiale di Bordo ed è generalmente presente sulla plancia comando. Il suo temperamento è solitamente calmo e riflessivo. Per Tadashi dimostra qualcosa di più che una fraterna attenzione, ma almeno durante i due anni a bordo non accade nulla, con il ragazzo troppo immaturo e rabbioso per pensare ad altro che alla vendetta del padre.
Meeme: aliena del Pianeta Yura, su cui la guerra nucleare prima e strane piante aggressive poi hanno sterminato la popolazione. Harlock la trovò quasi per caso, e da allora lei gli è devota fino alla morte. Suona l’arpa e si nutre solo di alcol, è vestita con una vestaglia viola, e ha la caratteristica di non avere la bocca, mentre gli occhi sono giallo limone, senza pupille. Dolce e servizievole con Harlock, se necessario si batte fino alla fine con estrema e insospettabile forza per il suo capitano.
Yattaran: altro membro dell’equipaggio di rilievo, questo ragazzo tarchiato e occhialuto, con i capelli chiari, è un genio della scienza, con la passione per i modellini di ogni genere. Svagato e perso nelle sue fantasie, spesso disobbedisce ad Harlock perché non ha ancora costruito il suo modellino, ma interviene comunque in tempo per risolvere la situazione quando richiesto. In amore è sfortunato, come si vede nell’episodio 23, che parla della sua vita precedente all’imbarco.
Dottor Zero: medico di bordo, è un ometto di poche parole, intento a bere sakè e a litigare con Masu, la cuoca di bordo. Nonostante la sua professionalità sia poco appariscente, i suoi servizi sono di grande importanza in numerose occasioni, anche quando si tratta di salvare delle mazoniane.
Masu: la cuoca di bordo, una vecchia inacidita e brontolona, cucina male ma difficilmente qualcuno ha il coraggio di protestare. In genere se ne sta in cucina, oppure litiga con il Dottor Zero, o insegue gli animali della ciurma (il gatto del dottore e l’uccello di Harlock).
Maji: capomacchinista dell’Arcadia, è una persona che ha pochi contatti con il resto dell’equipaggio, e nel suo passato ha la terribile esperienza di avere sposato una splendida donna che si è rivelata una mazoniana. Da allora viaggia con Harlock alla ricerca della figlia, rapita dalle Mazoniane.
Il computer: nell’Arcadia vi sono in tutto una quarantina di persone, ma aleggia anche un’altra presenza. Nel locale computer vi è una macchina particolare, che dà chiari segni di un comportamento anormale per una macchina, e più consono ad un uomo; l’enorme calcolatore di bordo ha infatti in sé lo spirito del suo creatore, Tochiro, che anche dopo la morte è voluto rimanere a bordo della nave di Harlock.
Il Presidente: basso, baffetti, occhiali quadrati, il Presidente del governo terrestre è una persona di qualità infime, teso a speculare grazie alla sua posizione e interessato ad argomenti veniali e al controllo delle masse tramite il benessere diffuso. È presuntuoso e furbesco, con idee furbe e ottuse al tempo stesso, e interessato solo a cose che non mettano in discussione la sua posizione.
Il Consigliere Kirita: personaggio ambiguo, portato a gesti sleali (come il rapimento di Mayu) pur di catturare Harlock, che è il suo principale interesse. Ad un certo punto si accorge che le Mazoniane non solo esistono, ma sono anche una vera minaccia. A quel punto si allea con Harlock, e muore per difendere la sala del computer dell’Arcadia, assaltato da un reparto di mazoniane durante uno degli episodi più drammatici della serie. Non saprà mai, però, che in quello stesso locale è morta anche Namino Shizuka, che lui credeva essere una terrestre.
Namino Shizuka: una mazoniana infiltrata che passava come terrestre, usa il consigliere Kirita per entrare nell’Arcadia. Dopo che ci riesce, grazie alle raccomandazioni dell’ex-nemico di Harlock, sabota i macchinari dell’astronave, tenta di sedurre Harlock, ma si innamora di lui e in seguito viene scoperta per la sua reale natura. Allontanata dall’Arcadia, viene attaccata anche dalle astronavi mazoniane che non le perdonano di avere fallito il compito. Ma Harlock ordina di salvare Namino e di riportarla a bordo. Nonostante le ferite, lei sopravvive alla battaglia, ma a quel punto non ha più un posto dove restare, se non come prigioniera dell’Arcadia. Sceglie diversamente, e simulando di avere una bomba con sé minaccia di distruggere il computer della nave. Viene uccisa da Tadashi. Scoperto il trucco, le vengono tributati funerali ufficiali, avvolta nella bandiera dei pirati. Harlock la porta sul ponte e la lascia andare nello spazio.
Regina Raflesia: il nome originario è Lafresia. Regina di Mazone, una delle mazoniane più belle, alta e dall’aspetto delicato, monarca assoluta del suo popolo in cammino dal pianeta Mazone alla Terra: è una donna dotata di grande carisma, ma anche sola con il peso della sua responsabilità. Ordina spesso azioni violente contro i dissidenti, e diventa più pericolosa mano a mano che Harlock le causa problemi. Perde il suo potere materiale quando l’Arcadia le distrugge la flotta. Harlock l’affronta nel 41imo episodio e la spoglia con un colpo di spada. Le ordina di andarsene con la sua gente, senza ucciderla. Raflesia vuole che Harlock la rispetti, una volta messo di fronte alla sua superiorità da sconfitto, ma ottiene il suo disprezzo quando è costretta a ricorrere all’espediente di rapire Mayu, così da riaffermare il suo comando.
Differenze tra il manga e l’anime
Mayu è stata inserita nella serie animata e il suo compito è in un certo qual modo di ‘addolcire’ il carattere di Harlock. Viene anche rapita da Raflesia, che non sapendo come fermare il pirata, ad un certo punto sceglie di percorrere la strada più meschina (scatenando la furia di Harlock). Anche Laura, la bellissima mazoniana che fugge dall’Arcadia ingannando Tadashi facendogli credere di essere sua madre con i suoi poteri ipnotici, non compare nel fumetto originale.
Non risultano, invece, nell’anime scene come quella in cui due mazoniane vengono uccise dall’equipaggio dell’Arcadia dopo che si sono introdotte nell’asteroide-base dell’Arcadia. Succede che, in una missione di ricognizione, si fermano con le loro navette per giocare con una palla, dimostrando che erano creature amanti anche del gioco. Ma proprio in quel momento, Yattaran provoca accidentalmente un’esplosione nel suo laboratorio e le mazoniane percepiscono la scossa. Incuriosite, si mettono a investigare e scoprono un accesso all’interno della base-asteroide. Harlock dice a Yattaran di occuparsene lui, perché a causa sua loro hanno scoperto la natura dell’asteroide. Yattaran le trova in riva al mare artificiale, commosse a guardare il tramonto del sole artificiale. Gli dice che non vorrebbe ucciderle, loro gli parlano ma in una lingua sconosciuta. Tuttavia non si vogliono arrendere e lui è costretto ad ucciderle. Ma la cosa gli peserà nella coscienza, ed ha scosso profondamente l’equipaggio, perché capiscono che i loro nemici hanno un cuore, che gli somigliano molto in termini di sentimenti.
Anche il personaggio fatale di Namino Shizuka è molto più sviluppato che nel manga, ma anche più oscuro. L’originale del manga è altrettanto complessa, ma non ha molto tempo di dimostrarlo perché la sua vita ha presto termine a causa di un incidente. Lei, comunque, sale sull’astronave, ma nient’affatto motivata da azioni di sabotaggio, piuttosto amareggiata dalla sua doppia vita di terrestre e mazoniana, che l’ha profondamente logorata nello spirito causandole problemi di coscienza. La ospita Tadashi nella sua cabina, senza accorgersi che lei è un’aliena.
Non soltanto le Mazoniane non sono delle figure prive di complessità in termini di personalità, ma si scopre, via via, che loro sono delle creature tutt’altro che prive di una vita privata vera e propria, nonostante la loro rigida e difficile condizione di società militarizzata e in cammino attraverso le stelle. Hanno sentimenti, motivazioni, angosce.
Censure nell’edizione italiana
Capitan Harlock non è sfuggito all’onda di riflusso che ha colpito i cartoni animati giapponesi dopo i successi dei tardi anni settanta. Questa serie, arrivata in Italia con la “prima generazione” di anime, presentava spesso elementi delicati e molto complessi da affrontare in fase di adattamento: scene di violenza e di nudo, critica feroce alla società opulenta e ottusa, come anche al controllo dei mass-media. Harlock è poi un pirata spaziale, con pesanti implicazioni che non vengono minimamente trascurate.
Ma Harlock non è un soggetto che semplicemente ruba: è un pirata, e la serie (come anche il fumetto originale) ha una vena polemica e anarchica che, specialmente negli anni settanta, aveva un suo preciso senso. Di fatto, Harlock è un contestatore: non ruba un gioiello per poi andare in vacanza a Las Vegas, come potrebbe fare Lupin. La sua critica al sistema è orgogliosamente portata dall’esterno, nella convinzione che non si possa venire a patti con una società governata da principi ingiusti.
Nei DVD attualmente in circolazione vi sono molte scene che sono prive di dialoghi in italiano, per via che a quei tempi esse non vennero mai doppiate. Nondimeno, molte scene violente e alcune di nudo rimasero anche nell’edizione italiana. Ben presto però, il cambio di politica relativo ai cartoon nipponici avrebbe messo Capitan Harlock fuori palinsesto, e dopo il 1980 solo alcune reti locali l’hanno rimandata, molto saltuariamente, in onda. Nel2008 è stato trasmesso in replica sul canale satellitare a pagamento Cooltoon, visibile sulla piattaforma Sky.