Notch: i Free to Play sono illegali

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Per la prima volta potrei essere d’accordo con il creatore di quel coso chiamato Minecraft: Markus Persson.

In uno scambio di battute sul Social Network Cinguettante con lo studio di 3D Realms, famoso per aver compiuto l’impresa di far uscire Duke Nukem: Forever diciotto anni dopo il suo annuncio, Markus, dopo essere stato più volte provocato da uno dei dipendenti della lenta azienda, George Broussard, ha esortato con questo Twitt:

 

I giochi free-to-play sono solo specchietti per allodole e penso che dovrebbero essere illegali, al pari della droga e del gioco d’azzardo.

EPICO.

Markus-Notch-Persson
Ma quanto sei pacioccone? Quanto? Dillo a papà!

Sono d’accordo con Notch: i free to play propongono contenuti di scarsa qualità venduti a prezzi altissimi. Si pensi solo alle Skin di League of Legends, di cui i giocatori ne sembrano drogati nonostante ogni giorno facciano partite sempre uguali nella stessa mappa con gli stessi personaggi, o ai folli prezzi dei cappelli di Team Fortress o degli oggetti In-Game di Dota2.

E voi? Siete d’accordo con l’amico panzone? Sono davvero specchietti per le allodole?

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Marco Masotina

Tosto come un Krogan, gli piace essere graffiante e provocante per scoprire cosa il lettore pensa dei suoi strani pensieri da filosofo videoludico. Adora i lupi, gli eventi atmosferici estremi, il romanticismo e Napoleone.

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