Un nuovo appuntamento nel panorama sconfinato della malvagità occidentale made in Marvel.
Per questo appuntamento esploreremo il lato folle di non solo un villain ma di un’intera famiglia: parliamo degli Osborn e del loro oscuro segreto: i Goblin!
Se nel mondo cartaceo Norman Osborn e famiglia sono sinonimo di problemi, nel mondo cinematografico questa famiglia ha rappresentato forse il primo esempio di “nemesi” del supereroe, ancor più di Magneto (già analizzato in passato con questi appuntamenti) con un uso sapiente di sceneggiatura e storyline e dei volti che sapevano spaventare già ad una prima occhiata.
Ma per comprendere appieno il fenomeno Goblin bisogna analizzare il folletto verde agli albori della sua storia editoriale, nel 1964.
Creato dall’inossidabile generalissimo Stan Lee e dal co-creatore dell’Uomo-Ragno Steve Ditko, Goblin è la proporzione matematica che si associata a Spiderman così come il Joker si associa a Batman, è semplicemente il principale antagonista del ragno ma non solo di lui, non nei tempi recenti.
La sua identità per molti anni sembrò essere la causa della rottura tra Stan Lee e Steve Ditko (anche se si è scoperto che questo non è vero) perché il secondo voleva che dietro il costume viola e verde del nemico di spidey ci fosse un criminale qualunque mentre Stan voleva che ci fosse una persona vicina a Peter Parker.
Alla fine la spuntò Lee che mise Norman Osborn dentro il costume creando la “dinastia dei goblin”.
Norman Osborn, creatore e principale socio amministrativo della Oscorp è il primo Goblin (in realtà il secondo ma ne parliamo brevemente dopo) e tormenterà la vita dell’Uomo-Ragno per diversi anni prima segretamente incappucciato e munito di armi tecnologiche ed aliante (vero marchio di fabbrica) poi a volto scoperto minacciando costantemente l’identità segreta del ragazzo fino al culmine della storia dei fumetti occidentali: uccidendo la fidanzata del protagonista, Gwen Stacy (ma è stato davvero lui??).
Dopo anni passati nel regno dei morti, Norman risorgerà alle cronache tornando a tormentare Peter sia dentro la sua vita privata che quella “lavorativa”.
Dopo aver assunto il leader dei Thunderbolts (un gruppo di supercriminali che lavorano per il governo), Norman diventa il salvatore dell’umanità eliminando la regina degli Skrull in Secret Invasion e prende il pieno potere smantellando lo SHIELD e creando HAMMER, dando inizio al suo Regno Oscuro che si concluderà con l’Assedio ad Asgard.
Recentemente Norman è guarito dalla sua schizofrenia grazie ad uno scontro risolutivo con Superior Spider-Man (non Peter Parker ma il Dottor Octopus nel suo corpo).
Norman Osborn però non è il solo goblin ad essere comparso nel mondo di Spidey e della Marvel in generale e noi siamo appunto qui ad analizzare i GoblinS.
Il primissimo Goblin fu un dipendente della Oscorp usato come cavia per il siero che ha poi dato i pieni poteri a Osborn stesso: Neil Van Adder che diventa così il ProtoGoblin con una vita brevissima (neanche cinque vignette).
Il secondo goblin ufficiale è Harry Osborn, figlio di Norman e ossessionato dopo la morte del padre dall’Uomo-Ragno e successivamente da Peter.
Per anni il ragazzo (che intanto si è sposato ed ha avuto un bimbo) farà lo stalker con Peter finché nel loro ultimo scontro si ravvederà definitivamente e farà la pace con l’amico morendo poi tra le sue braccia.
Per un brevissimo periodo ci fu un terzo goblin alias Barton Hamilton, psicologo di Harry che scoprendo l’identità del ragazzo durante le sedute di ipnosi vestirà i panni della nemesi verde salvo poi finire ucciso da Harry una volta scoperto il danno collaterale.
Ultimo ma non meno importante Goblin fu Phil Ulrich, nipote del ben più famoso Ben Ulrich che assunse i panni non convenzionali di un Goblin buono salvo poi ritirarsi dopo il ritorno di Osborn che non vedeva di buon occhio un goblin supereroe.
Esistono anche gli Hobgoblin nell’universo narrativo di Spidey ma vogliamo soffermarci in particolare sugli Osborn e sulle loro vicissitudini narrative sia nei fumetti che al cinema dato che sono solo i veri padroni del marchio “minaccia verde”
Al cinema i Goblins hanno avuto “l’onore” di essere rappresentati ben due volte, in entrambi i casi con esiti tutto sommato buoni anche se decisamente insufficienti a rappresentare l’arroganza, la follia e il tormento che sia Norman sia Harry hanno rappresentato nei fumetti Marvel.
E’ del 2002 la prima incarnazione del goblin originale ossia Norman Osborn interpretato dall’attore Willem Dafoe che da solo basterebbe ad essere, per la sua fisicità e la sua espressione, un goblin ed una nemesi perfetta.
La genesi del goblin nel film è parallela a quella di Peter Parker ma mentre nel fumetto Osborn Senior è già in possesso di alcune facoltà mentali instabili, qui è il siero che lo potenzia a renderlo violento ed imprevedibile inoltre il look viola del folletto fumettistico viene TOTALMENTE rimpiazzato da un’armatura verde con un ghigno malefico e due occhi gialli, del tutto estranei alla versione a fumetti inoltre anche l’aliante subisce diverse modifiche rimpiazzando l’imbarazzante scopa del Goblin a fumetti con un più moderno velivolo da combattimento dotati di svariate armi e razzi.
La sua fine ripercorre quella dell’Osborn a fumetti (ovviamente non il suo ritorno) questo getterà le basi della sofferenza emotiva e dell’ossessione di suo figlio Harry interpretato da James Franco.
Grande amico di Peter diventerà nel secondo film (Spider-Man 2 del 2004) un vero e proprio fanatico di Spidey finendo con il litigare con Peter colpevole di coprirlo e poi, scoperta la sua identità segreta, giurerà vendetta sul suo ormai ex-amico.
In Spider-Man 3 (2007) letteralmente una fiera dei supercriminali, Harry diventerà finalmente il nuovo Goblin perdendo quelle già poche caratteristiche in comune con i goblin fumettistici: un taglio del costume molto più supereroistico e lontano dal mostruoso del padre Norman, un aliante molto più simile ad uno skateboard e armi che già in passato non assomigliavano che diventano ancora più lontane stilisticamente dalla loro fonte originaria.
Anche nel reboot The Amazing Spider-Man c’è la presenza dei Goblins ma non nel primo dove Peter (qui Andrew Garfield) durante una gita alla Oscorp intravede il viso di Norman Osborn, creatore dell’azienda e principale sostenitore finanziario dei progetti sperimentali tra i quali quelli del dottor Connors (Lizard, nemesi del film).
Nel seguito datato 2014, Norman e suo figlio Harry compaiono rispettivamente nei panni degli attori Chris Cooper e Dane DeHaan.
Mentre il primo è fondamentalmente un cameo fugace, Harry rivestirà un ruolo fondamentale nell’economia della serie cioè quella che si basa sul concetto “le colpe dei padri”, Harry infatti proseguirà il lavoro del padre alla ricerca di una cura per la malattia misteriosa che colpisce gli Osborn così come Peter scoprirà che il padre ha volutamente iniettato il suo dna nei ragni geneticamente modificati così che solo la sua discendenza potesse diventare qualcosa di assolutamente stupefacente (e letale, dato che Osborn voleva creare armi umane e biochimiche).
Questo dualismo porterà Harry a volersi impadronire del veleno dei ragni trattati e a fare un patto con Electro (antagonista del secondo film) per prenderne un campione e salvarsi dalla sua malattia.
Assunto però il veleno Harry muterà mostruosamente diventando molto più “iconico” dei suoi predecessori assumendo le fattezze visive di un goblin (orecchie a punta, denti ingialliti e mostruosi e pelle tendente al verde) mentre armatura e aliante rimarranno ispirate alla saga filmica precedente (che a sua volta prendeva spunto dalla serie animata del 1994 per quanto riguarda aliante e armi).
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Una visione senza dubbio tormentata ma che è decisamente migliore per quanto riguarda Harry / James Franco piuttosto che quello lagnoso e semplicemente insopportabile di Harry / Dane DeHaan.
Al pubblico poi non è piaciuto nemmeno il restyling di entrambe le saghe filmiche per non parlare poi dell’inappropriazione indebita fatta in The Amazing Spider-Man con un Norman Osborn sofferente ed in punto di morte ed un figlio che ne prende l’eredità senza nemmeno “assaporare” il tormentato rapporto padre/figlio da sempre marchio di fabbrica della dinastia Osborn.
La sceneggiatura e l’ottima regia di Sam Raimi premia la coppia Dafoe/Franco per quanto riguarda gli Osborn messi su schermo: un po’ troppo macchietta il Norman visto al cinema ma sicuramente capace di infondere vero terrore e follia, molto tormentato e ben caratterizzato invece Harry di Franco che per tutto il secondo film dimostra un’ossessione pura e genuina per l’assassino di suo padre ed alla fine, sconvolto dalla visione allucinata del suo defunto genitore, decide di prenderne l’attrezzatura e i poteri non più per ossessione ma per vendetta.
Se bisogna andarsi a vedere CHI E’ davvero Goblin però bisogna pensare a Norman Osborn ed a nessun altro: i rimanenti goblin infatti sono tutte vittime della lucida follia del patron di casa Oscorp.
Chissà se il nuovo Spider-Man dovrà fronteggiare un nuovo Goblin ed in questo caso chi sarà e soprattutto COME SARA’? D’altro canto nei Marvel Studio un nemico in armatura c’è e non è neanche unico, vediamo quale strategia si adotterà.
Sto adorando questa rubrica.
In ogni caso, non avrei pensato che dietro alla maschera di Goblin ci fosse tutto questo: vi è una incredibile mole di informazioni e intrecci!