Di videogiochi sviluppati previo licenza cinematografica ce ne sono stati tanti e spesso il risultato non è stato il massimo. Ricordo con una certa tristezza del picchiaduro su Street Fighter The Movie (con Jean Claude Van Damme) o il Quinto Elemento, ma alcune eccezioni ci sono state, come Apocalypse per la Playstation (film con Bruce Willis) e, fortunatamente, questo Hook, ispirato all’omonimo film Hook – Capitan Uncino.
Due parole sul film
Hook – Capitan Uncino è un film del 1991 diretto da Steven Spielberg che racconta una sua versione della famosa favola di Peter Pan da un punto di vista più maturo, mettendo in risalto l’emotività e il tema legato al “diventare adulti”.
Con un protagonista d’eccezione come Robin Williams e un cast d’alto livello, con figure importanti come Bob Hoskins (Super Mario Bros, Chi ha incastrato Roger Rabbit etc) e Julia Roberts (Ocean’s Twelve, Notting Hill etc) che garantivano un’ottima caratterizzazione dei personaggi interpretati.
Una nota di merito va a Robin Williams, che ha interpretato un Peter Pan diventato adulto e tutti i cambiamenti che subisce nel film.
La trama del film comincia nel presente, con un Peter Pan che ha abbandonato la sua “filosofia di vita” da eterno ragazzino ed è diventato uomo, con tutte le scelte e le conseguenze che comporta, fino al punto di dimenticare completamente il suo passato da Leader dei bambini smarriti sull’isola che non c’è.
Una notte, Capitan Uncino rapisce i suoi figli e li porta all’isola, costringendo Peter a tornare laggiù e a intraprendere la ricerca di un pensiero felice per risvegliare la sua capacità di volare e il bambino che vive in lui.
Il film è un susseguirsi di gag, scene comiche e momenti di riflessione, fino alla scena finale che rivelerà la verità dietro la figura di Capitan Uncino.
La critica ha ben accolto Hook, garantendogli una lunga serie di Nomination come Premi Oscar per miglior sceneggiatura e miglior costumi e un Golden Globe come miglior attore protagonista.
Bel film ma… Il videogioco?
Il successo fu tale vennero sviluppati diversi videogames, tra i quali un ottimo Picchiaduro a scorrimento Arcade e un Platform / Action per console a 8 e 16 bit. Oggi affronteremo la versione che reputo migliore, quella per Super Nintendo.
Hook è stato pubblicato dalla Sony Imagesoft che a quei tempi rilasciava videogiochi di ottima fattura e tutti su licenza, come l’eccelso Mickey Mania (riproposto come Mickey Wild Adventures per PSX) e questo Hook, sviluppato da una casa giapponese chiamata Ukiyotei.
Disponibile per Sega Mega Drive, Sega 32X e Super Nintendo (versione originale), la versione per Super Nintendo è quella che mi ha dato maggiori soddisfazioni. Sia chiaro, tutte e tre le versioni sono di altissimo livello e l’unica differenza è dettata dall’hardware a disposizione, ma tra i colori sbiaditi della versione Mega Drive e la complessità di utilizzo su formato Sega CD, mi è stato facile apprezzare il gioco per Super Nintendo, il quale non presentava limiti di colori e godeva di una colonna sonora d’atmosfera, seppur le cut-scene non erano all’altezza del Sega 32X, ma poca roba.
C’è poco da dire, quando compariva il logo di Sony si aveva la certezza che il videogioco si sarebbe distinto dagli altri per cura del Design, un gameplay efficace e una colonna sonora ispirata.
Una volta avviato il gioco, compariva un’introduzione che ricreava una scena del film, ovvero poco prima che Peter viaggiasse per l’isola che non c’è. Dopo la schermata del titolo, comincia il gioco con un’altra cut-scene e un primo livello che, nonostante funga da Tutorial, mette subito in chiaro la difficoltà del gioco, decisamente alta.
La cura ai dettagli è così alta che è impossibile non rimanere estasiati, tra caratterizzazione dei personaggi e una varietà delle Boss Fight che garantiscono la varietà dei combattimenti insieme ai livelli, tutti diversi tra loro.
Il protagonista gode di un buon numero di frame ma la cosa più “figa” è la posa da eroe che pervade Peter Pan per tutta l’avventura. Infatti notiamo come abbia la camminata alla “Ken il Guerriero“, muovendo le spalle mentre percorre la strada, un salto con capriola e un’espressione degli occhi sempre aggressiva e tenace. Insomma, il rapimento dei suoi figli ha fatto arrabbiare Peter Pan, e non poco!
La novità più importante è sicuramente rappresentata dalla capacità di volare. Una volta accumulata la polvere di fata (proprio come avviene nel film), Peter sarà in grado di volare per un breve periodo di tempo (fino a quando l’energia glielo permetterà). Questa abilità consente di recuperare Vite Bonus, Oggetti rari o di superare certi tratti particolarmente ardui.
Non mancano i gadget da raccogliere, come la Spada di Peter Pan potenziata, gli immancabili bonus come frutta per recuperare la salute e i gioielli che i pirati rilasciano una volta sconfitti.
Tanti pregi, ma difetti?
Difetti ce ne sono ben pochi, ma sono evidenti fin da subito. Sostanzialmente ne ho trovati un paio, pochi ma impossibile da non vedere. Il primo è una certa legnosità dei movimenti del protagonista che in certe Boss Fight può creare problemi. Il secondo problema è la difficoltà, che se da un lato offre un livello di sfida alto fin da subito, in certe sezioni si avverte la sensazione che gli sviluppatori abbiano avuto una pessima giornata durante la realizzazione di queste sezioni, come il livello con i pistoleri o la Boss Fight finale che, proprio a causa della legnosità del personaggio, provocherà il Game Over in più occasioni.
Ma se riuscirete a chiudere un occhio alla difficoltà di questo titolo, vi ritroverete tra le mani un ottimo videogioco, con tanti pregi e in grado di divertire grazie a un sistema collaudato di Gameplay e un Design Grafico di forte impatto. Nel complesso, una realizzazione all’altezza della licenza cinematografica.
“Ru.. Fi… OH!!”