Direi incredibile, stupefacente. In collaborazione con indievault.it, AESVI, possiamo dire il grande ente che è riuscito ad assemblare l’edizione 2015 della fiera videoludica più importante d’Italia, ha portato al Milan GamesWeek una flotta di giochi indipendenti tutti da provare, gustare e soprattutto vivere. Se questa ultima parola vi suona come estranea, sappiate che per me lo scenario indipendente è un vero paradiso per i miei occhi. Ma ciò che vi è sempre dietro a un videogioco indipendente, sono persone solitamente geniali, piene di spirito e soprattutto simpatiche, le quali si dimostrano sempre disponibili all’ascolto di nuovi feedback.
Esistono in ogni caso team di sviluppo indipendenti che grazie a una loro creazione poi promossa da alcuni guru del web hanno poi riscosso talmente successo da diventare davvero ricchi con il loro prodotto spesso carente. Stiamo parlando di titoli immessi sul mercato come incompleti, poi magicamente promossi nel web e acquistati da milioni di utenti i quali, dopo qualche giorno, hanno lasciato da parte il titolo proprio per la sua natura incompleta. Ecco: proprio per l’enorme afflusso di denaro, questi sviluppatori spesso anglofoni si sono poi montati la testa aprendo progetti su progetti dalle entrate enormi, ma dalla scarsa qualità sia del codice, che delle idee implementate. Ecco: le produzioni italiane sono spesso il contrario. Si tratta di codici sviluppati in modo maniacale, di videogiochi incredibilmente innovativi e di idee così grandiose da ammaliare qualsiasi spettatore. Pertanto, bando alle ciance: passiamo subito alla scoperta di questi titoli provati in prima persona da Noi di Project Nerd (o comunque da me AgosRogger).
Come già anticipato nel mio articoletto in cui preannunciavo che avrei a breve discusso con voi di videogiochi indipendenti portati all’evento fieristico milanese, non sono riuscito a parlare con tutti gli sviluppatori e a provare tutti i titoli presenti, ma anche per loro riserverò uno spazio in un articolo dedicato. Li ho comunque visti e sinceramente, da lontano, sembravano tutti fantastici.
Passiamo quindi al dunque, al primo titolo indipendente da noi provato. Iron Wings è il primo fra questi e sinceramente quello che ci ha colpiti per le sue enormi ambizioni che lo facevano assomigliare a un titolo Tripla A da budget milioni di euro più alti. Iron Wings è in creazione presso Naps Team (che letteralmente vuol dire. Squadra del pisolino, molto evocativo), e propone al pubblico un genere molto apprezzato dai videogiocatori tradizionali: il combattimento tra aerei. Ci troviamo quindi nello scenario bellico della seconda guerra mondiale a bordo dei migliori caccia da combattimento in cerca della supremazia dei cieli anche grazie a una campagna in singolo giocatore lunga oltre 12 ore che, secondo gli sviluppatori, terrà incollati allo schermo tutti coloro che hanno apprezzato film quali Top Gun e Pearl Harbor (quest’ultimo, se non lo avete visto, GUARDATELO!). Al momento non siamo riusciti a ottenere più informazioni riguardo al gameplay vero e proprio, ma osservando il passato della società non si può che ben sperare. Se non conoscete Naps Team, sappiate che sono coloro che hanno sviluppato, su Playstation 1, titoli che io ho adorato quali Gekido, picchiaduro a scorrimento dove ogni cosa era concessa e WII: Battle Over Pacific che fece sognare e anche imbestialire migliaia di giocatori su PSP grazie alla sua impeccabile ricostruzione storica e alla sua ardua difficoltà.
Tuttavia Iron Wings possiede un motore grafico in rendering 3D davvero pazzesco e che ci ha stupito per la mole di dettagli e per la sua fluidità. Stiamo parlando in ogni caso di un titolo di combattimento fra aerei della seconda guerra mondiale, pertanto a schermo non ci si può aspettare altro che enormi mappe riprese direttamente da immagini reali raster, decine di nemici a schermo e soprattutto esplosioni ovunque. Al momento Iron Wings ha tutte le carte in regola per attirare l’interesse del pubblico e sarà disponibile nel corso del 2016 su Xbox One, Playstation 4 e Pc.
Team Naps è ubicato a Messina e formato al momento da sette persone davvero talentuose le quali vengono tuttavia supportate da collaboratori in tutto il mondo. Al momento non ci possono dire se Iron Wings abbraccerà il modello di business Free to Play o se sarà acquistabile con una somma di denaro fissa all’interno degli store dedicati, ma abbiamo posto una difficile domanda agli sviluppatori in merito allo scenario indipendente italiano:
Che cosa pensa Team Naps riguardo allo scenario indipendente italiano? Avrà futuro?
Potrà avere un futuro. Con il tempo e credendo in progetti man mano più grandi e complessi, lo scenario indipendente italiano potrà ritagliarsi una grande fetta del pubblico internazionale e quindi emergere dalla sua attuale situazione.
Insomma: Iron Wings sembra essere una delle più promettenti realtà indipendenti italiane. Il solo fatto che il titolo verrà pubblicato sulle piattaforme di nuova generazione, fa intuire la grande portata di questo titolo. Sinceramente a noi ha convinto, non abbiamo avuto modo di provarlo a fondo, ma quanto abbiamo visto è abbastanza per sapere dove andrà a parare il progetto.
E poi, cavolo: sono quelli che hanno sviluppato GEKIDO!
Credit:
http://www.indievault.it/