Project Nerd vi porta nel mondo malinconico e pieno d’azione de “L’incredibile Hulk” con il suo Serial TV Contest giunto agli ottavi di finale.
Parliamo di una pietra miliare della televisione anni ’80 in Italia.
E anche il primo esperimento di fumetto in televisione dopo che la Marvel concesse i diritti allo sfruttamento della figura di Bruce Banner e del suo alterego verde e furioso, Hulk.
Ottenne un grande successo di pubblico tanto che vennero prodotte, nonostante le immense somme di denaro necessarie ben 5 stagioni con un totale di 83 episodi.
La storia si discosta molto da quella del fumetto rendendo il tutto molto più “leggero” e centrato sulle tematiche sociali e sul senso della fuga del personaggio.
David Bruce Banner è un brillante scienziato esperto in genetica e biologia molecolare e radiazioni che a seguito di un incidente d’auto in cui perde la moglie, cerca in tutti i modi di trovare un siero che possa risvegliare nel corpo delle persone quella forza latente e potentissima, in grado di ribaltare ogni situazione di pericolo (come quella che paradossalmente ha portato via a Banner la moglie), bombardandosi segretamente di raggi gammma però Bruce non trova una risposta a questa sua ricerca bensì fa nascere una creatura verde gigantesca e brutale di nome Hulk che si risveglia dentro di lui ogni volta che subisce uno scatto d’ira o di rabbia.
Durante i primi avvistamenti di Hulk si mette sulle sue tracce un giornalista di nome Jack McGee il quale assiste alla distruzione del laboratorio di Bruce per mano di Hulk.
Considerato morto per mano dello stesso mostro che ha creato, Bruce vaga per l’America alla ricerca di qualcuno che possa aiutarlo a invertire gli effetti ed eliminare per sempre Hulk che intanto però risolve situazioni particolarmente difficili in cui Bruce viene a trovarsi.
I due sono continuamente inseguiti dal giornalista, deciso a realizzare lo scoop del secolo su Hulk.
Una serie che basa la sua genesi su un evento drammatico, la forza e la brutalità di Hulk vengono resi ottimamente dal fisico culturista di Lou Ferrigno mentre la fragilità e la paura di Bruce Banner è resa dal compianto Bill Bixby.
Niente a che vedere con le vicende tutta azione e zero pensieri del fumettistico golia verde, la serie basa le sue vicende su pensieri profondi di rispetto verso il diverso, la prepotenza e il senso di angosciante smarrimento di Bruce, ben sottolineato dalla struggente musica finale di ogni episodio.
Curiosamente ogni episodio si chiude con Bruce Banner sul ciglio di una strada che si allontana facendo l’autostop alle macchine di passaggio.
Curiosità: rimasto “muto” nella parte di Hulk, Lou Ferrigno oggi è il doppiatore ufficiale del golia verde, è apparso nei due film dedicato a Hulk negli anni 2000 e ha dato la voce al mostro verde sia in Avengers che nel suo seguito Age of Ultron.
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