La beta di Homefront: The Revolution ha riscosso successo
Forse molti di voi non lo sanno, ma io sto aspettando Homefront: The Revolution come l’avvenuta del messia. Inizialmente sviluppato da Crytek, la quale acquisì la licenza dal fallimento di THQ, grande big dei publisher statunitense che nell’ultimo periodo ci regalo Proprietà Intellettuali quali Darksiders e Homefront, nonché un terzo capitolo di Saint’s Row davvero coi controcavoli (letteralmente), Homefront: The Revolution si pone come vero reboot della serie nata nel 2011 dalle mani di Kaos Studios (vi ricordate il grande Frontline: Fuel of War?).
In ogni caso, questo secondo Homefronto riprende a grandi linee gli eventi del primo capitolo, tra cui la saliente invasione coreana in territorio americano. Il piccolo popolo asiatico, unitosi dopo un colpo di stato (Corea del Nord e Corea del Sud sono attualmente nemici), decise di invadere gli Stati Uniti d’America accusandoli di essere la causa di tutti i mali. Nonostante abbiano effettivamente ragione, il loro modo di risolvere la situazione risulta essere il solito modus-operandi dei dittatori da quattro soldi: purghe di persone con tanto di campi di concentramento. L’originalità non fa parte dei violenti dittatori.
Nonostante per una volta sarebbe bello osservare gli USA bruciare come la stessa nazione patria del capitalismo ha bruciato i suoli di molteplici altre nazioni, lo spirito rivoluzionario è per me una vera e propria musa dal canto impossibile da ignorare. Il gameplay Open-World sarà supportato dalla potenza del Cryengine, affidato alle mani di Dumbuster Studios, il cui nome vuol dire letteralmente “Cacciatori di Idioti” (un ottimo invito ad acquistare il gioco). Gli stessi sviluppatori non sono altro che ex dipendenti di Free Radical Design, stoftware house responsabile del progetto di Timesplitter, titolo che fece sognare milioni di possessori di hardware Ps2. (possedeva un engine grafico capace di renderizzare livelli in modo procedurale).
La beta da poco finita è stata molto utile agli sviluppatori per ultimare il lavoro di levigazione del titolo. Sicuramente, il passaggio tra Crytek e Deep Silver non sarà stato affatto semplice, ma sinceramente confido nell’esperienza dei ragazzi di Dumbuster, anche perché con un nome del genere non potrebbero sfornare una ciofeca. In ogni caso, 150 sono stati i Gigabyte di dati creati dai 200’000 giocatori che hanno partecipato e apprezzato la beta, con picchi di 25’000 giocatori connessi contemporaneamente. Un ottimo risultato, sicuramente motivo di vanto per gli sviluppatori i quali ringraziano tutti i partecipanti.
Noi di PjN non possiamo ancora dirvi nulla, solo che non vediamo l’ora di giocarlo (perché scrivere questa frase in terza persona, se l’intera news l’hai scritta con la tua personale prospettiva, Agos? -ndr Mars).