Se vi è una cosa per cui AMD è sempre stata apprezzata sono le soluzioni dual GPU che ha portato sul mercato, arrivate al loro apice con la potentissima HD7990 seguita da un’apprezzatissima R9 295×2 la prima scheda dotata di un dissipatore ibrido di default.
Soluzione ripetuta con la Fury X (la mia attuale scheda).
Quasi oramai un anno fa però era stata promessa una soluzione dotata di dual GPU Fiji studiata appositamente per una realtà virtuale che sta sempre maggiormente entrando nelle news di ogni sito che tratta anche solo superficialmente di tecnologia, la soluzione inizialmente chiamata Fury X2 avrebbe dovuto anche mantenere dei consumi minori di un crossfire di Fury X e allo stesso tempo risultare una soluzione più economica che avrebbe lasciato invariati i punti di forza dell’ammiraglia a singola GPU di AMD.
Nella notte di ieri è stata presentata al pubblico dopo molti rumor e diversi ritardi e ristrutturazioni la Radeon Pro Duo.
Il cambio di nome rispetto a quel Fury X2 è dovuto che la nuova soluzione AMD punta ad essere più di una mera alternativa per chi sceglie di mettere una soluzione dual GPU sul proprio PC.
Infatti questa scheda promette grazie a varie modifiche apportate al PCB tra cui si nota una presenza di ben 18 pin di alimentazione, contro i 15 precedentemente annunciati 8 mesi fa con un consumo di punta garantito però sotto i 350W, prestazioni in DX12 e Vulcan superiori a quelle di qualunque SLi o Crossfire.
A detta di AMD infatti la scheda è dotata si di due Chip Fiji leggermente rivisti per un totale di 8192 stream processor, ma tutto il resto della scheda sarà differente e fatto per lavorar al meglio con chi sviluppa per Oculus e HTC Vive utilizzando APi di basso livello su cui AMD punta per il futuro.
Attualmente si può solo immaginare quali siano queste modifiche; la casa di Sunnyvale non ha specificato nulla, ma dalle immagini rilasciate sembra che vi siano due versioni: una dotata di quattro display port ed un’ altra con annesso HDMI.
La scheda essendo dotata di memorie HBM di prima generazione per un totale di 8GB, possiederà dimensioni paragonabili ad una Titan X e sarà come nella sorella minore dotata di un raffreddamento liquido interno creato appositamente dai tecnici Cooler Master, in grado di raffreddare in maniera efficace e contemporaneamente entrambe le GPU presenti sulla scheda, non si sa se avrà una o due pompe ma il radiatore sarà da 120 mm.
AMD ritorna a puntare su un mercato quello delle dual GPU che l’ha resa famosa sin dai tempi della serie 5000, mentre allo stesso tempo guarda al futuro pensando a Polaris e all’architettura a 14 nm che stando agli ultimi rumors non sarà ancora dotato di memorie HBM di seconda generazione ,