Boom Book e Cafferino hanno organizzato una esperienza appagante
Interessante e itnrigante. L’ultima moda del momento in fatto di lettura collettiva non è una moda e soprattutto non è del momento. Da tempi immemori l’umanità racconta storie che possano intrattenere e soprattutto tramandare un bagaglio culturale che altrimenti andrebbe perso. Tutti noi in qualche modo abbiamo storie da proporre a sconosciuti o famigliari, ma molte volte decidiamo di tenerci tutto per noi escludendo la magia di condividere un’ esperienza con un’altra persona. Fortunatamente esistono gli scrittori, che dal 3500 A.c ci accompagnano in lunghe serate di lettura da soli o accompagnati (da adulti o bambini). Certamente i testi in scrittura cuneiforme non rientrano nelle sfere di possibili letture serali, ma penso che ognuno di noi abbia provato almeno una volta nella vita ad ascoltare qualcun altro leggere una storia a un collettivo di persone. Ascoltare qualcuno che legge al posto nostro è interessante e lo è ancor di più quando ti ritrovi in una età per cui, finiti gli studi, diventa assolutamente inusuale ascoltare un racconto letto in tempo reale che non siano scartoffie da ufficio o vecchi registri anagrafici degli asini del Gennargentu. Se però ti ritrovi adulto ad ascoltare una simpatica pazza in uno squisito bar della Brianza, bendato e circondato da lettrici accanite, allora ciò che accade non è un semplice ascolto di una voce, ma vera e propria magia.
L’idea della lettura bendata non è esclusiva di Loretta Molinari. La fondatrice del Boom Book, libreria indipendente votata ai bambini capace in realtà di attrarre più adulti che infanti (grazie anche alla possibilità di prenotare qualsiasi tomo esistente al mondo), ha voluto sperimentare un’ esperienza che di innovativo non ha nulla, se non la riscoperta della piacevolezza di essere accarezzati, coccolati e accompagnato dalle belle parole. E un po’ come quando nostra madre ci raccontava una fiaba prima di andare a dormire e chiudendo gli occhi ci imaginavamo le gesta dei principi o le ingiustizie che segnavano inevitabilmente la vite delle belle principesse, essere bendati in quel momento mi ha rievocato le stesse piacevoli emozioni di quando ancora possedevo i denti da latte. Al momento non posso dire di essere stagionato e quindi lontano da quei tempi, ma è anche falso affermare di tornare indietro nel tempo con la lettura bendata. In quei magici venticinque minuti di lettura, l’età, il luogo, il tempo non avevano significato. Essere giovani o vecchi non erano concetti utili al fine di godere in una storia, poiché non ha importanza l’età quando si ha a che fare con un racconto. Non si tratta quindi solo di rivivere, ma di vivere ancora una volta quelle stesse emozioni che fin troppe volte abbiamo ignorato, facendo finta di pensare che un nostro atteggiamento di totale ignoranza verso esperienze più infantili, potesse farci sentire in qualche modo più grandi e autorevoli. Ma occasioni come la Lettura Bendata, fanno proprio capire che eventi come questo, non solo non solo infantili, ma propedeutici a farci comprendere quanto in realtà la semplice forza mistica delle parole sia capace di farci provare emozioni tali da renderci liberi e felici.
La benda utilizzata per l’evento
Il tutto si è consumato tra le mura de Il Cafferino, grazioso e piacevole Bar situato in Besana Brianza e diretto da Chiara, simpatica ed energica ragazza la quale sola potrebbe sorreggere l’intero mondo. E’ stata infatti lei ad accettare su proposta di Loretta l’organizzazione della Lettura Bendata poiché, come spiegato dal boss di Boom Book non è facile oggigiorno trovare persone così disponibili e attive in iniziative che tanto stridono con l’attuale veloce e superficiale società. L’età dei computer infatti sembra essere motivo di ansie e paure, dal momento in cui si inizia a correre così velocemente da scordarsi di vivere. Fortunatamente esistono personalità ancora analogiche, capaci di intraprendere iniziative interessanti e benefiche votate totalmente alla cura della propria anima, della propria psiche:
Sinceramente voglio seguire da vicino tutto questo splendore culturale. La noia non è nemmeno entrata a far parte del vocabolario della serata e l’eccitazione della lettura, in questo caso a sfondo erotico, non ha fatto altro che rendere più vivace la serata. Certamente il libro di Hart Sophie si è prestato bene a una lettura bendata in un bar, tantè che lo stesso romanzo parla di un club di lettrici che si incontrano regolarmente in locale del tutto simile al Cafferino, rendendo tra l’altro il tutto in qualche modo ironico e virtualmente verosimile, ma a detta degli altri partecipanti è stata una esperienza positiva e rilassante e nonostante i temi “caldi” trattati da Il Club delle Cattive Ragazze, non vi è stato alcun minimo imbarazzo. Presente anche la scrittrice di libri per fanciulli Valentina Rizzi, la cui presenza ha confortato me medesimo, dato che rimasi stregato da un suo libro di poesie dedicato al celebrar la vita il quale mi colpì per emotivita e ardore.
Da notare che nonostante non tutti i presenti si conoscevano, non vi è stata alcuna esitazione nel mettersi tutti in cerchio tutti vicini per l’ascolto di Loretta, come se quel momento fosse completamente estraniato da qualsiasi tratto caratteriale delle singole persone. L’entusiasmo generale si è poi tradotto in una mangiata di gruppo di torte e brioches, con contorno di The e tisane, giusto per rendere più british un evento che in realtà dovrebbe essere comune in qualsiasi “corte” d’Italia. La bellezza di rimanere ipnotizzati da un racconto, di essere circondato da persone interessate e di essere al contempo sicuro di godere un momento culturale ricco di energia positiva, mi hanno assolutamente convinto, motivo per cui voglio invitarvi a partecipare a sessioni di questo tipo.
Se abitate vicino a Besana Brianza, potrete sicuramente rimanere in contatto con Loretta e Chiara tramite le loro pagine Facebook dove spesso pubblicano materiale utile per rimanere aggiornati sugli eventi, se al contrario abitate da tutt’altra parte, cercate a tutti i costi di convincere il capo di un locale aperto al pubblico di organizzare serate di lettura bendata: bastano alcune bende per coprire il viso, un buon libro, una ottima lettrice e tante, tante care persone.
E la magia è subito pronta.