Alan Rickman, il miglior preside di Hogwarts

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A distanza di quattro mesi dalla sua scomparsa vogliamo ricordare l’attore inglese con un memoriale mai apparso prima qui su Project Nerd.
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Noi siamo soliti trattare argomenti con una dovuta leggerezza, tipica di questo mondo fatto di mecha, pagine inchiostrate e pellicole girate con abbondante uso di CGI.

Con questo articolo però ci vogliamo rendere un pochino più seri, non troppo, per congedare dal nostro mondo fatto di routine quotidiane e conti salati, un uomo che ha incarnato tutti gli aspetti di confine dal nostro mondo a quello “patinato” del fantasy e del fantastico.

Alan Rickman, attore inglese classe 1946 è scomparso all’età di 69 anni dopo aver combattuto una durissima guerra contro il cancro.
Nato per essere una creatura da teatro, nel quale ha militato (e mai ha abbandonato) per diversi anni prima di iniziare la carriera cinematografica, Alan è contraddistinto per avere un timbro vocale suadente e molto basso e per una presenza scenica incredibile, tanto da essere uno degli attori di punta per ruoli drammatici e tragici che porta in scena con grandissimo talento.
Non mancano però le commedie al quale Alan si presta più che felicemente, un uomo in grado di far rabbrividire ma anche di far ridere per il non prendersi troppo sul serio, dentro e fuori dal palcoscenico.
Un signore, lo definivano i suoi colleghi e lo era davvero.

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Il cinema nella vita dell’attore inglese giunge nel 1988 con un ruolo che poi avrebbe segnato parte della sua carriera sul grande schermo: il ruolo da cattivo.
Alan Rickman vola infatti ad Hollywood per diventare la nemesi di Bruce Willis in Die Hard, il primo episodio soprannominato “Trappola di Cristallo”.
Il suo Hans Gruber diventa il suo marchio fino al successivo grande successo.
Nel 1991 diventa lo sceriffo di Nottingham in “Robin Hood – Principe dei ladri“, il suo corrispettivo sullo schermo è Kevin Costner che le malelingue dicono, abbia richiesto diversi tagli al montaggio in cui compariva Rickman per paura che l’intensità del suo ruolo oscurasse la sua performance.
Non mancano però immersioni alle commedie, anche intelligenti come quella di Kevin Smith con Dogma dove Alan Rickman diventa l’angelo Metatron, la voce di Dio (che nel film è Alanis Morrisette).
In Galaxy Quest, una parodia di Star Trek, Alan Rickman è l’attore che nella serie tv Galaxy Quest interpretava l’alieno consigliere del capitano della nave (insomma una versione comica di Spock) e si ritrova assieme agli altri attori protagonisti della serie invischiato in una “vera” guerra aliena da un popolo extraterrestre evoluto ma con zero conoscenza sul concetto di fiction.

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Recita nuovamente in ruoli drammatici come in Profumo – Storia di un assassino e con Tim Burton e Johnny Depp in Sweeney Todd dove interpreta il malvagio giudice colpevole d’aver incarcerato ingiustamente il personaggio di Depp che da lì a poco diventerà un micidiale e terribile serial killer nella Londra Vittoriana.
La sua interpretazione vocale dà vita a Marvin il robot nel film Guida Galattica Per Autostoppisti, commedia inglese tratta da un best-seller di Douglas Adams, Alan è l’attore perfetto per dare il timbro vocale di Marvin, il primo (e forse unico) robot depresso della storia.
Non mancano commedie romantiche all’inglese ma il suo ruolo predominante e quello che volutamente o meno lo ricorderà ai posteri è quello legato al franchise di Harry Potter.

Alan Rickman è l’attore che porta su schermo il personaggio di Severus Piton, insegnante di pozioni della scuola di magia e stregoneria di Hogwarts in cui Harry Potter e tutti i suoi compagni abitano e studiano durante gli anni scolastici.
E’ un personaggio lugubre e viscido fin dalla sua prima apparizione, regale e altezzoso anche quando non dovrebbe essercene bisogno dona generosamente lezioni dure ed impartisce ingiustizie e prepotenze ad Harry ed alla sua compagnia della casata Grifondoro prediligendo quella di cui invece è direttore responsabile, la casa di Serpeverde.
L’autrice J.K.Rowling nei suoi romanzi ha saputo creare un Piton decisamente ambiguo fatto di indizi fuorvianti ed elementi che portavano ad una conclusione logica ma non corretta: fin nel primo libro (e lungometraggio omonimo) infatti Severus Piton sembra essere il responsabile e principale antagonista dei protagonisti ma si rivela essere invece uno degli aiutanti più stretti, nonostante non sopporti (anzi, ODIA con tutte le sue forze) Harry Potter.

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Tutta la saga infatti descrive Piton a metà strada tra ragionevole dubbio e inganno, la figura del professore di pozioni (poi insegnante di difesa contro le arti oscure e per un breve periodo, preside) è avvolta nel mistero fino agli ultimi capitoli della eptalogia dove veniamo a conoscenza del suo passato e delle ragioni che lo hanno spinto ad essere così ambiguo, contro tutti, sempre.

Alan Rickman verrà ricordato soprattutto per Piton per il fatto che per 8 lungometraggi e una dozzina d’anni ha riempito l’immaginario dei giovani e meno giovani ed ha creato ed evoluto le fattezze del Piton letterario con la sua eleganza inglese e con il suo ricco bagaglio di “personaggi cattivi”.
Forse non tutti sanno che Alan ha inizialmente ritenuto la saga di HP come una favola moderna, piuttosto semplice e banale nel suo svolgimento con un inizio, un protagonista, un antagonista, un intermezzo e una conclusione ben delineata.
La Rowling ha però smentito fin da subito questo presentimento nell’attore intrattenendo con lui diversi colloqui e di più, rivelandogli il destino di Severus Piton diversi anni prima che venisse scritto.
Alan Rickman infatti, a differenza di molti altri attori legati al franchise, ha sempre saputo (fin dal secondo film) il destino di Piton e le sue motivazione, di fatto rendendo l’attore ed il suo personaggio convincenti, avvincenti e profondi, come nessun altro personaggio è mai saputo essere su schermo.
Lui stesso ammise come la Rowling avesse sorpreso molto rendendo Severus Piton un personaggio tridimensionale, umano e profondo come pochi nei suoi libri. Cosa che poi è risaltato con grande soddisfazione del pubblico, su pellicola.
Forte della sua grande conoscenza recitativa e consapevole d’aver creato spesso ruoli negativi, Alan Rickman ha plasmato il perfetto cattivo con sentimenti, ha celato per 8 lunghi anni i sentimenti umani e profondi di un personaggio che volutamente li ha sepolti, ha dato al pubblico una dose equilibrata di forte presenza scenica e malvagità creando il protagonista della storia, al pari di Harry Potter e del suo lungo percorso formativo.
Un personaggio completo che solo l’attore inglese scomparso per una malattia infima come il cancro, poteva interpretare e consegnare all’immortalità (che Piton tanto bramava, non per lui, ma per l’amore della sua vita)

Se fossimo in un mondo fantastico costellato di supereroi, attori che vengono teletrasportati su mondi alieni e scuole di magia immerse nelle campagne inglese, dovremmo valutare Alan Rickman per quello che è: il miglior preside (di Hogwarts) e miglior attore che il mondo di celluloide ci ha mai dato.

E ancora una volta…Buon viaggio!

Alan-Rickman

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The_Leunam

Infermiere di giorno (e di notte, e nelle feste, e nei weekend) e giustiziere blogger di notte. Si diletta nella scrittura di libri e fumetti con spruzzate di sceneggiatura.

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