Duke Nukem non perdona!
Correva l’anno 1998. Negli anni 90 vi sono state diverse spiccate personalità nel mondo videoludico che ancora oggi, nonostante gli anni, riescono ad emozionare come allora per la loro personalità. Una di queste è il Duca “Nukem”, personaggio nato dallo stereotipo dell’uomo che non deve chiedere mai (cit.).
Il Duca aveva tutte le qualità del vero duro: quintali da muscoli per impressionare le pupe, dozzine di armi per convincere i cattivoni e una Harley Davidson sufficientemente potente per farsi sentire a distanza.
Naturalmente un figo del genere, in pieno stile stereotipo americano, non poteva essere considerato un eroe senza dei nemici alla sua altezza. E quale peggior nemico di cinghiali vestiti da sbirri e armati fino ai denti?
In questo post ricordiamo uno dei trailer più belli tra quelli rilasciati per i videogiochi del Duca. Questo filmato proviene da “Time to Kill”, esclusiva Playstation e introduzione del titolo. Time to Kill si posizionava a metà tra Sparatutto in terza persona e Avventura a enigmi, una sorta di Tomb Raider con molti più nemici, tanta violenza e un crudo black humor. Ah già, e un protagonista lungi dalla deliziosa signorina di casa Eidos.
Non manca niente: il Duca non solo viene disturbato durante una sosta allo strip club più rinomato della città, ma gli trasformano anche la motocicletta in un triciclo “rosa”. Il sangue gli va alla testa in un secondo, da ospite nel club diventa un duro in pieno stile Schwarzenegger e, inca**ato nero, fa piazza pulita di tutti i cinghiali alieni presenti nella zona. Il tutto accompagnato da una canzone adrenalinica in puro Rock Metal dei Stabbing Westward con il loro brano The thing I hate.
Celebri le sue frasi con riferimenti ad altri giochi o film, come una scena in cui il Duca alza la cornetta di un telefono pubblico e ascolta una voce femminile che geme. Li chiede “Lara, sei tu?” riferendosi alla giovane archeologa di Tomb Raider.
Enjoy.