Se fossimo stati nel 2008 e qualcuno mi avrebbe posto la stessa domanda del titolo di questo articolo, la mia risposta sarebbe stata categoricamente positiva. Fable e Fable 2 sono due veri gioielli partoriti da una mente raffinata e aulica come solo quella di Molyneux potrebbe essere e non stiamo parlando di ottimi frullatori.
In realtà Fable non è stata la sola sua creatura a segnare i cuori di milioni di giocatori, è impossibile non ricordare Theme Park e il suo strano senso dello humor (ci giocavo un sacco da bambino, nonostante la sua difficoltà), Black & White e la sua concezione religiosa e culturalmente rispettosa degli strategici e il non ultimo Syndicate, parlo della prima versione per Amiga, titolo che seppe far discutere di se con scelte immorali e un gameplay da urlo.
La chiusura di Lionhead Studios da parte di Microsoft, il team a cui Molyneux era a capo, ha gettato Fable Legends nel baratro dei giochi mai completati (che tristezza). L’attuale ambigua politica di Phil Spencer, che per qualche strano motivo non lo sentiamo da parecchie settimane (forse a causa del lancio di Xbox One-2?), aveva rassicurato i fan della particolare serie fiabesca riguardo al futuro dell’ultimo capitolo che in ogni caso sarebbe stato comunque un Free to Play, affermando che ci sarebbero state remote possibilità che Legends uscisse in futuro sul mercato.
A quanto pare non è così.
Secondo alcuni fonti non confermate, lo sviluppo di Fable Legends sarebbe costato circa 75 milioni di dollari, una cifra altissima per un videogioco di nicchia: a che diavolo stava lavorando Lionhead? Sta di fatto che Molyneux non ha partecipato allo sviluppo di questo ultimo capitolo, ma non sembra aver dimenticato il suo trascorso in Lionhead:
Sinceramente mi è difficile realizzare nella mia mente uno scenario futuro per Fable. Sinceramente non credo nemmeno che il pubblico vorrebbe un nuovo Fable e le vendite della prima trilogia non dovrebbero suggerire a Ms e agli ex dipendenti di Lionhead di creare nuovi titoli in questo universo. Tuttavia stiamo parlando di Molyneux & Co., persone spinte dall’amore verso i videogames, verso l’arte videoludica e verso la loro più grande passione: creare nuovi universi.
Pertanto, è necessario lo sviluppo di nuovi Fable? A rigor di logica risponderei oggi, nel 2016, no: non ve ne è il bisogno, il pubblico non apprezzerebbe.
Molyneux ha bisogno di Fable? Forse. Alla fine, è sempre difficile scordare gli amori passati.