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Questo l’invito diretto dalla Wagakki Band ai fan radunati al Club Bahia a Los Angeles, California, in occasione della prima tappa del tour intitolato “Shougeki – DEEP IMPACT-“. I presenti hanno con entusiasmo accolto l’invito partecipando attivamente allo spettacolo fra balli, cori e applausi a non finire.
WagakkiBand è un gruppo composto da otto musicisti:
– La cantante, Yuko Suzuhana, ha iniziato la carriera a tre anni, arrivando alla recente vittoria del concorso nazionale di recitazione di poesie della Nippon Columbia.
– Il suonatore di koto, Kiyoshi Ibukuro, esplora le possibilità che questo strumento tradizionale offre
– Daisuke Naminaga suona lo shakuhachi, strumento che insegna in diversi college.
– Beni Ninagawa suona lo Tsugaru-jamisen, ed ha studiato sin da bambina la musica folk nella sua città, Osaka. – Il percussionista di wadaiko, Kurona, collabora con tantissimi progetti musicali come anche Machiya, il chitarrista, che suona e canta anche nel gruppo ma:a.ture, una indie band molto popolare in Giappone.
– Il bassista Asa invece è diventato famoso grazie ai propri lavori con le Vocaloid su Niconico Douga (un sito di video).
– Il batterista Wasabi è il membro più giovane di età ma è anche lui popolare su Niconico Douga per le sue perfomance strabilianti.
Questa la presentazione che la cantante Yuko fa della band durante il primo concerto a Los Angeles:
“Wagakki rappresenta l’insieme degli strumenti tradizionali giapponesi come shakuhachi, shamisen, koto, e wadaiko! Usiamo sia Wagakki che strumenti occidentali come batteria, chitarra e basso! Il mio stile di canto si chiama shigin!”
Questi artisti non risparmiano energie quando si tratta di creare l’atmosfera ai loro concerti. Danno inizio alla serata con la super energica “Strong Fate” che ha richiamato una gran folla, per poi riportare tutti sulla terra con le atmosfere torbide e un po’ inquietanti di “Tengaku”. La luce blu che scende sui membri della band, unita al suono quasi ultraterreno dello shakuhachi, lascia chiunque sia presente quasi trapassato dal potere di questa musica, sovrastata perfettamente dalla voce vibrante e cristallina di Yuko.Il viaggio musicale continua con i potenti colpi di Kurona sul suo taiko mentre esegue “Valkyrie”, lasciando ogni spettatore con la sensazione di essere trasportato su un campo di battaglia samurai. In altri pezzi, i colpi di taiko sembrano proprio dei battiti di un cuore che pulsa e rimbomba in tutta la sala.Durante lo show, la band accompagna il pubblico attraverso una escursione di melodie che includono dei pit stop in veste di performance strumentali. La prima “pausa” strumentale è un remix alla chitarra di “Amazing Grace” eseguito da Machiya. Quasi subito, appena dopo l’inizio, il brano diventa un pezzo rock e si inserisce anche il taiko di Kurona. Su questa melodia ora diventata una ballata, si introduce Yuko, che indossa una maschera di volpe mentre danza prima con un ventaglio, poi con una elegante spada. Nella canzone successiva “Homura”, Wasabi entra con un balzo sul palco mostrando al pubblico il kanji disegnato sulla sua schiena. Per ultimo entra Machiya, indossando una maschera noh/kabuki. Questi break musicali uniti all’uso di oggetti della traduzione giapponese, richiama il pubblico sulla centralità dell’aspetto tradizionale della performance. Dopo l’annuncio di Yuko che “Ikusa” sarebbe stata l’ultima canzone della serata, i fan protestano e acclamano a gran voce il ritorno della band per un bis. Vengono subito accontentati eseguendo “Kishi Kaisei”, che è la themesong della TV di Tokyo per i giochi Olimpici di Rio, disponibile in tutto il mondo dal 17 agosto. La seconda canzone è quella che ha reso la WagakkiBand famosa in tutto il mondo, “Senbonzakura”: cercatela su YouTube, dove è una hit cliccatissima.
Si conclude così la prima tappa del DEEP IMPACT tour, una conclusione memorabile per i fan di Los Angeles, accompagnati dalla band attraverso un’esperienza di melodie brillanti e diversificate. Il tour tuttavia non si conclude qui, ci sono altre due tappe.
Lo stesso invito è stato rivolto alla città di San Diego. Il viaggio musicale è stato simile ma con delle variazioni nei pit stop e nella presentazione. I teatrali movimenti delle mani di Yuko sono ora resi più intensi dalle lunghe maniche del suo abito in stile yukata. I suoi gesti si sposano perfettamente con la sua voce, che guida gli spettatori verso emozioni controllate da lei stessa: tristezza, felicità, senso di mistero e di meraviglia. Ancora più che nello show di Los Angeles, qui l’uso delle luci diventa un mezzo della band per interagire con il pubblico. Le luci blu conferiscono un’atmosfera calma per alcune canzoni, mentre un faro puntato su Yuko sottolinea la sua voce, oltre a far vedere le emozioni sul suo viso mentre canta.
L’ultima tappa del tour si tiene a San Francisco. Mentre nelle prime due tappe le location erano più contenute e intime, qui lo show è ancora più animato date le grandi dimensioni del palco e il pubblico è più numeroso. Oltre che più numerosi, i fan di San Francisco si dimostrano anche più calorosi, pronti a divertirsi e muniti di accessori fluo e puntatori laser. Sul palco gli scherzi di Daisuke, la divertente danza a piedi scalzi di Machiya e i potenti riff di Beni allo shamisen, hanno animato il pubblico in un modo tale che sembrava dare potenza anche alla band stessa.
Una folla fatta di giovani, meno giovani, fan e nuovi estimatori ha condotto il WagakkiBand’s DEEP IMPACT Tour ad un grandioso finale. A giudicare dalle file ai tavoli che vendono merchandise, quelle per le speciali VIP session, e il numero di persone iscritte al fan club internazionale, è chiaro che non si tratta dell’ultima volta che gli USA sentiranno parlare della WagakkiBand. E’ stata solo la prima fermata del loro sorprendente percorso musicale.
Per maggiori informazioni, potete visitare il sito ufficiale della band.
Si ringrazia Ochacaffè per foto e info.