La Teoria del Tutto, un #mustview per gli appassionati di cinema

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LA TEORIA DEL TUTTO, LA STORIA DELL’UOMO DIETRO AL GRANDE SCIENZIATO

Tutti conosciamo Stephen Hawking il celebre scienziato che, per una grave malattia e relegato su una sedia a rotelle senza la possibilità di esprimersi se non attraverso un computer, ma pochi di noi conosco la sua storia personale e la sua realtà più privata.

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Col termine malattia del Motoneurone indica un gruppo di patologie neurologiche che affliggono selettivamente i soli motoneuroni, le cellule cerebrali (i neuroni) che controllano l’attività della muscolatura volontaria, tra cui la parola, la camminata, la deglutizione, il respiro e i movimenti generali del corpo. Esse sono generalmente progressive, e causano grave disabilità crescente e, eventualmente, la morte del paziente, spesso dovuta a insufficienza respiratoria, denutrizione o infezioni. Sono comprese in questo gruppo malattie spesso simili e affini.
Eddie Redmayne interpreta questo difficile e delicato ruolo dandogli una profondità unica che gli è valsa l’Oscar come miglior attore protagonista. Metà del film l’attore l’ha recitata con gli occhi e i pochi movimenti del viso. L’intensità con la quale Eddie recita è qualcosa che non potrà non toccarvi il cuore e farvi pensare a cosa una malattia così invalidante comporta.

Conosceremo sia l’inizio dei studi scientifici che della sua storia d’amore con quella che era ai tempi sua moglie. Ma soprattutto vedremo il progredire inesorabile della malattia che pian piano gli ha tolto il controllo di tutti gli istinti volontari impedendogli tutto tranne che pensare.
Vedremo come una grande mente come la sua lo ha portato a vivere nonostante gli avessero dato non più di due anni di vita.

Eddie con la sua recitazione impeccabile è riuscito in un impresa che non è da tutti, comunicare ogni forma di emozione solo con gli occhi e con le espressioni facciali. L’uso che fa della sua dolcezza e della sua fisicità delicata lo ha fatto diventare uno degli attori più apprezzati degli ultimi anni.maxresdefault

In questo film troviamo dei volti conosciuti per noi nerd partendo per esempio dal personaggio di Jonathan che è niente meno che Daredevil della fortunata serie tv. Se invece ci spostiamo ad Hogwarts l’attore David Thewlis, il professore di Stephen a Cambridge è il professor Lupin in “Harry Potter”. Lo stesso Redmayne sarà il protagonista del film potteriano “Gli animali fantastici:dove trovarli”.
Felicity Jones che interpreta Jane Hawking, la moglie di Stephen, sarà la protagonista di “Star Wars: Rogue One”. Un’altro volto famoso è quello di Harry Lloyd, il Viserys Targaryen del “Trono di Spade”.
Un film pieno di grandi attori con un bel curriculum nerd è sempre qualcosa di positivo.

Questo film è un viaggio affascinante e toccante verso quello che Stephen Hawking cerca da una vita:

“Una semplice elegante equazione per spiegare ogni cosa”.

Questo film ci da la possibilità di conoscere il carattere testardo e determinato dello scienziato che lo spinge a lottare per mantenere viva e brillante ciò che ha reso di uno scienziato una leggenda vivente: la sua straordinaria mente.
Dal film traspare anche lo spirito ironico dello scienziato che Redmayne ha reso alla perfezione. Il film è pieno di citazioni al mondo nerd, e purtroppo un paio si sono perse durante l’adattamento italiano.

La-teoria-del-tutto-recensioneDato che il film è tratto dai diari di Jane Hawking, l’ex moglie del cosmologo, vediamo anche la difficile realtà di chi sta accanto a chi ha una malattia degenerativa e come le difficoltà di tutti i giorni siano difficili da affrontare senza l’aiuto di nessuno. Felicity Jones è stata meravigliosa in questo ruolo incarnando amore, forza e sacrificio in maniera vera e autentica.

Il film è toccante senza mai essere noioso e la fotografia e la colonna sonora stupende lo rendono ancora più affascinante dandogli un valore aggiunto.

Ma cosa ne ha pensato il celebre cosmologo del film? Ecco cosa ha dichiarato sulla sua pagina Facebook:

stephen-hawking-eddie-redmayne-la-teoria-del-tutto-theory.everything«Nonostante sia gravemente disabile», ha scritto lo scienziato, «ho avuto successo nel lavoro e ho viaggiato tanto. Sono stato nell’Antartico e sull’Isola di Pasqua, in un sottomarino e in volo a gravità zero. Un giorno forse andrò nello spazio.» Il film gli ha infatti dato la possibilità di riflettere sulla vita.
Si è inoltre complimentato con Eddie Redmayne dicendo: «sembrava me, agiva come me e aveva il mio senso dell’umorismo». Un grande onore per un giovane attore talentuoso alle prese con un ruolo molto delicato che ha passato diverso tempo con gli ammalati sclerosi laterale amiotrofica per poter essere credibile.

Il film del premio Oscar James Marsh ha incassato negli Stati Uniti oltre 27 milioni di dollari, mentre nel primo weekend in Italia (17 e 18 gennaio) ha fruttato quasi 1,4 milioni di euro. Un successo per l’icona della cosmologia moderna.

Io sono rimasta molto affascinata e colpita dal film che fa pensare, sorridere e commuovere. Ho amato ogni secondo della recitazione di Eddie Redmayne. Ho anche apprezzato molto le interpretazione sia Felicity Jones che di Charlie Cox.

A voi invece è piaciuto? Ditemi la vostra!

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Stefania Fabbiano

Stefania, in arte Euphie, è una fangirl. Ma di quelle buone, che ragiona sulle cose che ama e usa la razionalità per giudicare. Ama la lettura, in cinema, le serie tv e pochi anime selezionati. Fa cosplay dal 2010 e mette cuore e passione in tutto quello che fa. Su Project nerd si occuperà di articoli di approfondimento per la sezione Movies/TV.