La prima versione del Controller Xbox era troppo grande
Sono fin troppi i videogiocatori che non conoscono i retroscena delle loro console. Solitamente la storia che vi è dietro un hardware è molto più appassionante di qualsiasi videogioco uscito per la piattaforma presa in riferimento, altre volte invece si scoprono idee dal gusto ironico che portano inevitabilmente a pensare a uno scenario introdotto da un bel “What If?” come nel caso di quanto sto per raccontarvi.
E’ il caso del controller Xbox, uno dei primi grandi errori di Microsoft nella gestione del suo marchio console e anche causa di una potenziale perdita di clienti stimata per milioni di consumatori. Quando Microsoft presentò Xbox al mondo, oltre alla strana sensazione di osservare una produttrice di software creare dell’hardware, fu subito evidente che era stato fatto un errore di progettazione: come era possibile che il pad potesse quasi emulare le dimensioni della console?
A distanza di oltre 16 anni dalla sua presentazione, uno dei designer dell’intero progetto hardware Xbox, Seamus Blackley, si è espresso in merito alla vicenda esponendo di fatto un pensiero di disapprovazione per quanto accaduto. Insomma: il pad gigante (chiamato scherzosamente “The Duke”) ebbe un effetto molto negativo sulle vendite a causa di una immagine poi distorta della console, che nonostante la potenza maggiore, un Hard Disk capiente e ottime esclusive non riuscì a essere competitiva sul mercato:
Il controller “patacca” fu ovviamente motivo di scherno in migliaia di forum dedicati al videoludo, ma in realtà non era nemmeno così scomodo come si potrebbe pensare. Difficile era riuscire a premere i tasti posti al centro del controller (bisognava avere mani molto grandi per farlo), ma per il resto si riusciva ad avere una presa salda e non stancante. Tuttavia era davvero troppo grande, anzi: immenso. Le parole di Blackley le condivido appieno, anche perché la scelta di non proporre il controller Xbox con il secondo disegno rinominato “S” fu una scelta alla pari di lasciare in Always Online Xbox One senza la possibilità di utilizzare i giochi usati. Insomma: Microsoft con Xbox si è sempre fatta male da sola.
Chissà se un giorno imparerà la lezione.