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Esiste un posto, nel cuore della vecchia Verona dove due ragazzi hanno (inconsapevolmente) fatto la storia del Gaming della provincia.
Never Game Over è semplicemente il nome che hanno dato a questo piccolo pezzettino di storia, fatta di LAN Party, tornei nazionali ed internazionali e tanto tanto impegno.
Situato a pochi passi dall’antico Teatro Romano di Verona e alla prestigiosa Università Degli Studi di Verona, la Sala LAN creata dai giovanissimi Giovanni e Stefano è a tutti gli effetti un’associazione sportiva dilettantesca (da qui l’acronimo ASD) fatta di soci, collaboratori e frequentatori assidui.
Uno sport che solo negli ultimi anni si è imparato ad apprezzare, quello del gaming agonistico fatto di team affiatati e squadre che concorrono ai risultati internazionali.
Giochi come League Of Legends, il recente Overwatch ma anche altri moba come Heroes Of The Storm, Heartstone e DOTA 2, sono tutti prodotti che regolarmente acquistati ed installati sui computer gaming di Never Game Over sono a disposizione del pubblico iscritto all’associazione che decide per una, due o più ore di dedicarsi all’allenamento e alla creazione del team perfetto e della partita perfetta.
12 Pc su cui c’è quanto di meglio si possa chiedere al mercato attuale (con una speciale convenzione con MSI) e che permette frame rate e FPS sopra ogni media.
Dodici pc come dodici sono i componenti di due team del più recente Overwatch. vero obiettivo da raggiungere per gli elaboratori allestati in Never Game Over.
Ma non solo pc.
Anche console di ultima generazioni, retrogaming (con un occhio nostalgico alle pietre miliari di Nintendo) e giochi in scatola.
Addirittura un futuro fatto di postazioni per lo streaming twitch, per rendere ancora più completa l’esperienza InGame!
Un piccolo luogo di “ritiro” dove a meno di un mese dall’apertura si contano già più di 100 iscritti regolamentari alla sede.
100 potenziali soci che discutono, gestiscono e promuovono questo sport su monitor.
Stefano e Giovanni però non sono da meno per quanto riguarda l’allestimento e la promozione della loro sala: un fornito angolo bar permette a tutti gli associati di dissetarsi adeguatamente dopo aver fraggato abbondantemente e una sala esclusiva predisposta per la prova ed il gioco su console di nuova generazione permette anche quel tocco di pace che ogni gamer vorrebbe ricercare in un dato momento della partita o della giornata.
“Un vero e proprio luogo sicuro” per giovani e meno giovani che possono condividere una partita con nuove conoscenze e vecchi alleati in una sfida continua e sempre in evoluzione così come i dispositivi che la sala predispone ai suoi associati.
Sicuro per i più piccoli data l’impossibilità per estranei e sconosciuti esterni all’associazione di entrare, Stefano e Giovanni hanno reso un gran servizio alla comunità Gaming di Verona, non tanto per la loro sala in se’ ma per l’esperienza che hanno saputo trasmettere, reduci da passati lavori del tutto estranei alla filosofia del videoludico, i due hanno saputo infondere una novità nel panorama veronese, non assoluta certo ma con qualità indiscutibili come la volontà di far crescere Never Game Over fino alla creazione di team che possano gareggiare nei tornei nazionali ed internazionali dei più famosi titoli.
Una community ampia e sempre più numerosa che ha saputo rispondere bene alla novità e alle necessità dell’associazione.
Project Nerd da sempre si batte affinché queste piccole realtà abbiano la giusta riconoscenza (anche se qui di piccolo davvero non c’era nulla, dalle intenzioni alla grande forza di volontà messa in campo), abbiamo ricevuto fiducia dai due fondatori dell’associazione sportiva che hanno speso parole e tempo per descrivere la loro creatura appena nata ma ciò che possiamo trarre dal nostro resoconto è vivere anche solo un’ora l’esperienza di Never Game Over.
E per farlo proprio LORO hanno deciso di creare questa iniziativa: Chi entrerà nell’associazione presentandosi come “AMICO DI PROJECT NERD” riceverà dai ragazzi un’ora di gaming in postazione completamente gratuita.
Forse solo così potrete capire davvero ciò che è saltato fuori a Verona, tra una Killing Spree a LoL ed una partita casuale con Tracer a Overwatch.
Il resto, come si dice, bisogna VIVERLO!