Recensione Hexemonia

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Hexemonia è un gioco strategico e di gestione in cui da 2 a 4 giocatori competono per l’egemonia della propria città-stato, in una lotta senza quartiere per il controllo e lo sfruttamento del territorio e delle sue risorse. Far prosperare la propria città-stato accumulando ricchezze, conquistando le terre limitrofe, espandendo la città e ottenere il favore divino è l’obbiettivo principale.

Hexemonia

Hexemonia, creato da Fabio Attoli e pubblicato da Pendragon Gamestudio, si basa su un sistema di tessere esagonali ed ha una conformazione strategico gestionale che permette di raggiungere i propri obbiettivi diversificando le strategie di partita in partita, non risultando mai monotono.
Premetto che un casual gamer potrebbe avere alcune difficoltà ad adattarsi ad Hexemonia, ma queste andranno via via diminuendo con il passare delle partite, per intenderci… per casual gamer intendo qualcuno che pensa che Risiko abbia troppe regole.

A proposito di regole, vediamole:

Ogni giocatore inizia con la sua Acropoli scelta casualmente tra le 5 disponibili, Sparta, Atene, Delo, Delfi, Olimpia queste verranno messe in partita a seconda dei giocatori presenti.
– 2 giocatori: esagoni iniziali Atene e Sparta;
– 3 giocatori: esagoni iniziali Atene, Sparta e Olimpia;
– 4 giocatori: esagoni iniziali Atene, Sparta, Delfi e Delo;

L’Acropoli cosi ottenuta sarà visibile solo al giocatore e dovrà essere posizionata coperta sul piano di gioco, fino a quando il giocatore non deciderà di mostrarne il simbolo ai fini del gioco o comunque al termine del gioco, quando verrà attribuito il punteggio per gli esagoni attivi di un dato colore.

Mischiando tutti gli esagoni terreno e disponendoli coperti in una pila al centro del tavolo, si costituirà la Pila del Fato.
Disponiamo al centro del tavolo anche tutte le risorse:
– cittadini (cubetti bianchi)
– oro (cubetti gialli)
– opliti (cubetti rossi)
– la pedina Filosofo
– segnalini Mito.
a questo punto scopriamo quattro esagoni dalla pila del Fato e li disponiamo sul tavolo visibili a tutti i giocatori.
Ogni giocatore pesca dalla pila del Fato due esagoni che costituiscono la sua mano iniziale. I giocatori possono guardare i propri esagoni, ma senza mostrarli agli avversari. Infine ogni giocatore posiziona sopra la propria Acropoli 2 cittadini e 1 oro (2 cubetti bianchi e 1 giallo).
Inizia la partita il giocatore più anziano. Il giocatore alla sua destra riceve il segnalino Ultimo Giocatore, che terrà fino al termine della partita.
Hexemonia

Partendo dall’Acropoli i giocatori dovranno accrescere la loro città per mezzo delle tessere Terreno.
Gli esagoni Terreno sono divisi in 4 categorie:

  1. Chora, hanno il titolo di colore verde. Per giocare un esagono Chora, bisogna disporre su di esso oro, opliti e cittadini nelle quantità indicate sul lato destro dell’esagono
  2. Fortificazione, hanno il titolo di colore rosso. Per giocare un esagono Fortificazione, bisogna disporre su di esso oro, opliti e cittadini nelle quantità indicate sul lato destro dell’esagono. La maggior parte degli esagoni Fortificazione presenta uno scudo rosso stampato in
    basso al centro. Se la quantità richiesta di oro, opliti e cittadini è soddisfatta, l’esagono Fortificazione può essere utilizzato in difesa di un esagono adiacente, in aggiunta ai cittadini e opliti presenti su quell’esagono (vedi Azione Bellica). Ad ogni attacco, il giocatore in difesa può utilizzare il bonus di un solo esagono Fortificazione adiacente.
  3. Polis, hanno il titolo di colore blu. Per giocare un esagono Polis, bisogna disporre su di esso oro, opliti e cittadini nelle quantità indicate sul lato destro dell’esagono. Ciascun giocatore può avere nella sua città-stato al massimo un esagono Polis per tipo: non è possibile avere più esagoni Polis uguali tra loro.
  4. Miti, hanno il titolo di colore viola. Quando un giocatore decide di giocare un esagono Mito lo posiziona davanti a sé, poi prende il segnalino con il simbolo del Mito corrispondente e lo pone su un esagono della stessa natura dell’esagono Mito. Questo serve a identificare dove opererà il potere del Mito. Un esagono Mito viene considerato attivo solo se l’esagono in cui è posizionato il segnalino corrispondente è attivo. Un giocatore non può schierare nel corso della partita più di 3 esagoni Mito.

presentano anche un simbolo che ne identifica la natura.
– Occhio: natura politica
– Elmo: natura militare
– Anfora: natura economica
– Fulmine: natura sacra

Al proprio turno i giocatori potranno giocare un qualunque numero di esagoni, anche se presentano lo stesso titolo e lo stesso simbolo. Fanno eccezione gli esagoni Polis: non potranno essere giocate due o più uguali tessere tra loro (potrete comunque giocare più esagoni Polis durante il vostro turno, ma devono essere tra loro diversi). Un esagono è considerato attivo quando su di esso sono presenti le risorse necessarie per pagarne il costo.

Hexemonia

Ogni giocatore nel proprio turno deve compiere le seguenti fasi in sequenza:
– Prendere 2 esagoni, oppure pescare 1 esagono e 1 risorsa a scelta;
– Giocare un qualsiasi numero di esagoni (è possibile non giocare esagoni);
– Compiere un’azione produttiva, strategica, speciale o bellica;
– Verificare la situazione politica e scartare dalla propria mano gli esagoni in eccesso.
Al termine del proprio turno, il giocatore non potrà avere più di 4 esagoni nella propria mano.

COMPIERE UN’AZIONE
Ogni giocatore durante il proprio turno può compiere una soltanto di queste azioni:

  1. Azione Produttiva
    Se il giocatore sceglie questa azione, tutti gli esagoni della sua città-stato attivi (ossia, quelli su cui è presente la quantità di risorse richiesta, o più) producono risorse. Il numero nell’icona stampata in basso indica la quantità di oro, opliti o cittadini da prendere dalla riserva comune e porre sull’esagono . Anche gli esagoni Mito che presentano un’icona risorse producono in questa fase, purché i corrispondenti esagoni della città-stato siano attivi: le risorse prodotte vengono posizionate negli esagoni in cui sono posti i segnalini Mito corrispondenti.
  2. Azione Strategica
    Il giocatore che sceglie questa azione può spostare le proprie risorse tra gli esagoni della propria città-stato. Eseguiti tutti gli spostamenti, può anche scambiare in ciascun esagono 2 cittadini per1 oplita (o viceversa). Non è possibile spostare risorse sugli esagoni Mito
  3. Azione Speciale
    Il giocatore che sceglie questa azione può attivare uno o più esagoni della sua città-stato con l’icona “ingranaggio” attivi (ossia, quelli su cui è presente la quantità di risorse richiesta, o più). Il giocatore esegue le azioni speciali dei singoli esagoni nell’ordine che preferisce. Anche gli esagoni Mito con l’icona “ingranaggio” possono essere attivati in questa fase, purché i relativi esagoni della città-stato (quelli con i segnalini Mito corrispondenti) siano attivi.
  4. Azione Bellica
    Il giocatore dichiara guerra a un avversario per impossessarsi di un suo esagono. Un giocatore che sceglie l’azione bellica può eseguire al proprio turno un singolo attacco contro ciascun avversario: ad esempio, in una partita a quattro giocatori può compiere
    un totale di tre azioni belliche, una contro ciascun avversario. Possono essere attaccati solo gli esagoni che hanno almeno un lato libero. Gli esagoni circondati da altri esagoni non possono essere attaccati fino a quando non avranno nuovamente un lato libero. Non è possibile attaccare un esagono se la sua eliminazione comporta la divisione della città-stato: in altre parole, se c’è un solo
    esagono a collegare due parti di una città-stato, questo non può essere attaccato.

VERIFICARE LA SITUAZIONE POLITICA: LE RIVOLTE

Il giocatore di turno verifica il numero di esagoni di natura politica (con il simbolo occhio) nella propria città-stato, siano essi attivi o inattivi. Se ne possiede più di ogni altro giocatore, prende la pedina Filosofo: fino a che il Filosofo rimane in suo possesso, il giocatore sarà esente dalle Rivolte. Nel caso in cui la pedina Filosofo abbia cambiato proprietario (o sia stato assegnata per la prima volta nella partita), i giocatori senza pedina Filosofo devono controllare ogni esagono della propria città-stato, uno per uno: se le risorse oro, opliti o cittadini sono in eccesso (oltre il numero indicato sull’esagono), su quell’esagono avviene una Rivolta!

Per ogni Rivolta:
– il giocatore colpito dalla Rivolta separa le risorse in eccesso da quelle richieste sull’esagono;
– se la risorsa in eccesso è di un solo tipo, ne scarta la metà, arrotondando per eccesso (es. se ci sono 5 cittadini in eccesso, ne scarta 3 e ne tiene 2);
– se le risorse in eccesso sono di più tipi, tiene di ogni risorsa la quantità in eccesso più bassa tra quelle
presenti sull’esagono, e scarta il resto (es. se ci sono 1 oplita, 2 oro e 3 cittadini in eccesso, il giocatore scarta 1 oro e 2 cittadini, in modo da avere solo 1 oplita, 1 oro e 1 cittadino in eccesso).

Per finire, il giocatore controlla gli esagoni che ha in mano. Se sono più di 4, scarta gli esagoni in eccesso (a sua scelta) e li pone scoperti nella pila degli Inferi. Ora che il suo turno è finito, inizia il turno il giocatore alla sua sinistra (si procede cioè in senso orario).

Hexemonia termina quando viene preso l’ultimo esagono dalla pila del Fato. Il giocatore che ha preso l’ultimo esagono completa il suo ultimo turno. Di seguito tutti gli altri giocatori completano il proprio turno, saltando la fase 1 (ovvero senza prendere le risorse e gli esagoni scoperti sul tavolo), fino al giocatore che possiede il segnalino Ultimo Giocatore.

Vince la partita il giocatore con il maggior numero di punti, calcolati per Esagoni Attivi, risorse, miti ect., in caso di parità vince il giocatore con il maggior numero di esagoni attivi della medesima natura della propria Acropoli. In caso di eventuale ulteriore parità vince il giocatore con più oro nella propria Acropoli.

Conclusioni:

Ho giocato spesso ed ho avuto anche l’onore di essere tra i tester di Hexemonia e mi ha appassionato da subito.
Come dicevo all’inizio Hexemonia non è facile per chi si avvicina per la prima volta al mondo del gioco da tavolo, ma non è nemmeno cosi difficile come potrebbe sembrare leggendo le regole. Infatti bastano pochissime partite per entrare nel meccanismo di gioco e iniziare a variare strategie alla ricerca della vittoria finale.

Hexemonia è davvero un ottimo gioco con una longevità ottima (non ci saranno mai 2 partite uguali) e soprattutto una volta capito il gioco vi assicuro che vi divertirete a fare tante di quelle bastardate (come le rivolte) che verrete odiati dai vostri stessi familiari.

Consigliatissimo, unico neo… spero ci siano delle espansioni per ampliare ulteriormente il divertimento.

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Hexemonia
  • Giocabilità
  • Packaging
  • Regole
  • Longevità
4.6

Ignazio Piras

Da che ha ricordi... ricorda di essere un NERD