AC: The Ezio Collection – Ubisoft ha fatto ancora cilecca?

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Sembra che qualsiasi cosa Ubisoft pubblichi, a prescindere da essa, non sia in grado di non attirare inevitabili critiche e chiacchiericci che la toccano da vicino, assistendo ad un peculiare (e sempre più frequente) su e giù per quanto riguarda la propria fama da sviluppatrice di videogiochi. L’ultimo bersaglio ad essere finito nel mirino di incazzosi forum, gruppi Facebook e siti specializzati è stata nientemeno che la Assassin’s Creed: The Ezio Collection, corposa remastered per PS4 ed Xbox One comprendente tutti e tre i capitoli della saga (ACII, Brotherhood e Revelations) in cui si vede figurare come protagonista il celebre ed italianissimo Ezio Auditore, Maestro Assassino per antonomasia. Il tris di giochi ha infatti apparentemente subito un processo di restaurazione grafica, vedendo la propria risoluzione alzata a 1080p e ricevendo il supporto per le console di nuova generazione. Ad aver però scatenato le furie (e la fantasia) di internet ci ha pensato un video di Polygon (noto sito dedicato) sul proprio canale YouTube, che in una comparison tra la versione originale di ACII per Xbox 360 e quella per One ne denuncia i gravi errori commessi dal team di Ubisoft in fase di rimasterizzazione, andando dunque a rovinare il lavoro originale ed appestandolo di ulteriori bug, glitch grafici e problemi di varia natura.

Mentre i memes (per quanto dannatamente divertenti) e le furiose invettive verso la nota software house francese erano ormai già belle che partite, a poco e nulla è servita una risposta ufficiale da parte di Ubisoft riguardo le critiche mosse, spiegando in modo sintetico come in particolare il bug dell’NPC incriminato sia frutto di una pura casualità, e non sia dovuto ad una scarsa o fiacca opera di restaurazione in generale: “l’NPC in questione appare solo nel Ricordo 1 della Sequenza 1 di Assassin’s Creed II e viene generato casualmente, quindi appare con scarsa frequenza. Il problema grafico non va ad influenzare il gameplay di Assassin’s Creed: The Ezio Collection.”
“Nel complesso, Assassin’s Creed: The Ezio Collection ha avuto un’ottima accoglienza sia da parte dei fan della serie che da parte di chi si è appena avvicinato al franchise. Noi di Ubisoft siamo stati molto felici di leggere gli ottimi feedback avuti dai giocatori”.

Come solitamente succede in tali situazioni tumultuose, e come sarebbe potuto apparire chiaro a tutti se solo ci si fosse stata una più attenta valutazione, tra queste due opinioni estremamente contrastanti e stranamente contraddittorie la verità risiede nel mezzo. La faccenda è stata quantomeno risolta da un’approfondita analisi compiuta dallo youtuber SupJamChan, che in un dettagliato video esplicativo ha pazientemente smentito le accuse mosse da Polygon una per una, ammettendo pur sempre lo scarso lavoro di ottimizzazione di Ubisoft ma allo stesso tempo difendendola dalla faziosità dei suoi oppositori.

Come SupJamCham dimostra più volte attraverso varie fonti nel video, gli NPC di Assassin’s Creed II vengono generati casualmente anche all’interno delle cutscene, perciò nonostante il modello dello scagnozzo di Vieri De’ Pazzi fosse effettivamente molto brutto, questo era già presente all’interno del gioco originale e la sua sfortunata apparizione in primo piano sarebbe stata aggravata dal lavoro di pulizia grafico-visiva dei filtri precedenti. Fatto analogo per quanto riguarda il glitch della “arrampicata da polipo”, ugualmente presente nel motore originale di ACII e ugualmente raro da incontrare. Le colpe di Ubisoft sono quindi dovute piuttosto alla riproposizione di bug e problematiche presenti nei giochi al momento della loro uscita, unite ad uno sforzo non proprio eccelso nella ripubblicazione di questi classici, considerati soltanto i 30fps (da titoli così vecchi ci si aspetterebbe di più) e qualche texture velocemente ripulita. Fatte queste dovute premesse, il video di Polygon è effettivamente da considerarsi deliberatamente fuorviante, dal momento che tentava di convincere gli spettatori ad attribuire un peggioramento del gioco alla remastered, rendendola intrinsecamente negativa. Dunque non tutte le critiche mosse verso Ubisoft hanno ragione di essere condivise o alimentate, se non per il mero desiderio di sciacallare views tramite il mero clickbaiting, abusando del montaggio video a proprio piacimento.

Insomma, questa remastered è piuttosto sottotono e non del tutto riuscita, ma a nome dell’onestà intellettuale: date ad Ubisoft ciò che è di Ubisoft.

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Jake Joke

Eclettico e poliedrico, ama fare esperienza di ogni sezione dello scibile umano, specie quando si tratta di videogiochi, dove non disdegna alcun genere. Librofilo, appassionato di Filosofia e abituato a fare pindariche elucubrazioni che spesso non portano da nessuna parte. Sogna di sposare Ken Levine.