Oggi intervistiamo l’affascinante cosplayer Chiara Matteucci.
Come hai iniziato?
Avevo 6 anni e mi ero arrabbiata da morire quando ad un carnevale mi macchiarono con le bombolette di schiuma il mio adorato e ricercatissimo vestito di “Sailor Moon”. No, a parte gli scherzi, sono entrata a contatto con questo mondo a 12 anni leggendo per caso “fumetti strani” che comprai all’edicola del mio paese perché mi piacevano molto i disegni, ma non capivo come mai si dovessero leggere al contrario. Con il tempo, internet permettendo e allargando le mie conoscenze, mi sono informata sempre di più e ho scoperto il mitico “pianeta dei manga, videogiochi e dell’animazione”: fu l’inizio di una storia d’amore felice e ancora duratura. Conoscere il mondo cosplay per me è stato semplice: è bastato andare alla prima fiera del fumetto che si svolgeva ogni anno nella mia città che è proprio Lucca. Mi aspettavo soltanto di comprare quel maledetto manga introvabile o di vedere lo stand delle “Witch”, ma notai un sacco di persone felici e fiere di intrepretare i panni dei loro personaggi preferiti dei cartoni animati, videogiochi e manga/fumetti. La mia immediata reazione a tutto ciò? Il prossimo anno voglio farlo anche io!
Cosa ti ha colpito di questo mondo?
Entrare realmente nei panni di chi hai sempre voluto essere, metterci il tuo corpo, ma anche la tua anima e tutto il tuo cuore e impegno per render vivo quel personaggio, per trasferirlo nel miglior modo possibile nella realtà. Non vuol dire sempre sfoggiare il costume più bello o vincere gare, ma è anche un’occasione per divertirsi e stare insieme agli altri, conoscere nuova gente che condivide le tue passioni e sentirsi fieri quando ti gridano: “Mio Dio! Ma tu sembri davvero quel personaggio!”.
Personaggio preferito?
Uno dei personaggi che in assoluto ho sempre adorato è Haruhi Suzumiya, nonché uno dei miei primi cosplay: fuori dalle righe, fissata con il paranormale e sempre attiva nei suoi interessi. Ultimamente ho avuto grandi soddisfazioni anche portando “San: Princess Mononoke” e penso proprio che sarà il primo di una lunga serie di personaggi tratti dal mondo dello Studio Ghibli e Miyazaki. Ho un amore eterno per Sailor Moon, ma ancora devo realizzare bene cosa fare o meno. In passato portai Usagi e Sailor Saturn come primissimi costumi, ma adesso opterei per altre scelte. Il mondo delle sailor rappresenta per me un grande ricordo e vorrei concentrarmici al meglio.
Progetti futuri?
Ho avuto un periodo di stacco perché dovevo assolutamente ultimare i miei studi universitari. Ho preso da poco la laurea magistrale più un ulteriore titolo nel mio settore: abilitazione sia per l’insegnamento nelle scuole, sia per il sostegno (alunni disabili). Nell’ultimo anno e mezzo sono stata un po’ dietro le quinte e ho badato più al lato “organizzativo” che a quello di cosplayer (ho fatto da giurata, conduttrice di conferenze e model reviewer), ma adesso posso godere di nuovo di abbastanza tempo libero per ridedicarmi attivamente alla creazione di qualche cosplay. Ho lasciato troppi personaggi dentro il cassetto dei miei sogni come “Lina Inverse” di “The Slayers”, “Akane Tendo” da “Ranma”, “Hikaru” di “Magic Knight Rayearth”, molte protagoniste dei film di Miyazaki, diversi original Pokémon da concretizzare e.. aiuto.. tanti altri! Invecchierò prima di poterli portare tutti e resterò senza farne uno ahahah. Sicuramente prima della fine del prossimo anno dovrò omaggiare il mio amore per “Sailor Moon” e fare qualche personaggio, magari da portare in un bel gruppo. Non mancheranno anche progetti cosplay che porterò con vari gruppi di amici e altri costumi che sceglierò grazie ad alcuni siti internet con cui ho la fortuna di collaborare, ma sono tutti da definire sul momento. Per quanto riguarda il lato più “organizzativo” ho in mente tanti nuovi progetti, iniziative e tante belle cose ancora top secret grazie alle recenti collaborazioni con diverse associazioni, quindi.. seguitemi!
Gossip su di te?
Gossip su di me? Mmmh.. sembro troppo fiera di me stessa? Ho la faccia a schiaffi? Faccio personaggi troppo moe moe carucci e ho lo sguardo di quella che quando prova a sorridere sembra una minaccia di morte? Son dimagrita troppo? Socializzo poco o con chi mi pare? Ho un carattere particolare e scontroso? Cosa ci faccio sul palco di Lucca Comics? Non saluto alla fiere? (in realtà son sempre senza occhiali e lenti per problemi di lacrimazione e non vedo niente).. Forse tutto questo e altro? ahahah non so, comunque non credo di esser così famosa o rilevante da poter essere oggetto di grandi discussioni, ma nel caso esiste sempre un vecchio proverbio:”Non importa che se ne parli bene o male, l’importante è che se ne parli” – ma aggiungo: “e chissenefrega”.
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