In questi ultimi due giorni non si è fatto altro che parlare di Nintendo Switch, del suo futuro, del suo prezzo a quanto pare poco invitante, della sua line-up di titoli e se la console sarà mai competitor diretta di Nintendo 3DS sul mercato. Per quanto riguarda quest’ultimo topic, non sono poche le opinioni in rete che affermano preoccupazione nei confronti di un possibile conflitto di interessi tra Switch e 3DS, temendo in qualche modo che la console portatile con lo schermo 3D ormai in dirittura di arrivo ai suoi sei anni di vita possa essere sostituita.
Già, avete capito bene. Molti associano il 3DS all’idea di essere una console nuova e fresca, ma è uscita ben sei anni fa: una vera eternità. Tuttavia il 3DS si dimostra ancora giovane e fresco e tutt’oggi possiede ancora quella sua aura mistica di non ancora del tutto esplorato. Il suo fascino magnetico ha convinto Nintendo a investire denaro per un sacco di modelli di varie misure e potenze, andando a sostituire soltanto parzialmente il modello originale con il New Nintendo 3DS: più veloce nell’esecuzione dei giochi e più raffinato nel design.
Dopo sei anni è probabile che la comunità di Nintendo si sia affezionata così tanto al suo hardware portatile da temere una fine nel prossimo futuro a causa di Switch. Ma tale paura si potrà concretizzare in un evento reale?
Il presidente di Nintendo of America si è espresso sulla vicenda nelle pagine di Wired, cercando in qualche modo di mitigare la paura del suo pubblico. Se le sue parole si rivelassero vere, potremmo assistere alla resistenza della console portatile più longeva della storia dell’industria videoludica, una console che di andare in pensione proprio non ci pensa.
Tuttavia questo non risolve la questione. Switch è una console ibrida e il suo spirito portatile è sicuramente l’innovazione più incredibile che ci si possa aspettare da una console casalinga. In quale modo questo concetto non avrà ripercussioni sull’esperienza di Nintendo 3DS?
Ok: le parole di El Presidente non fanno molta luce sulla problematica, ma si può intuire qualcosa dalle parole di Reggie Fils-Aime. Egli ha infatti sottolineato che Switch ha si un’anima portatile, ma è da intendere come una Home Console che si può portare in giro. Parafrasando, vuol dire che nonostante Switch si potrà portare a spasso, le esperienze offerte dalla console avranno come target le medesime di una classica console casalinga, quindi più complesse e meno pratiche da giocare in luoghi ove il 3DS si sposa invece bene (come nel caso dei trasporti pubblici, per esempio).

In poche parole Nintendo Switch non potrà sostituire N3DS perché momentaneamente non possiede alcuna esperienza specifica adatta ai canoni delle console portatile. Sebbene la sua forma tablet la si possa portare ovunque beneficiando della sua intera potenza senza alcun compromesso, i titoli disponibili non offriranno esperienze dedicate all’uso portatile o non nell’immediato. Questo vuol dire che Switch potrà essere utile per affrontare lunghi viaggi in ambienti stabili e comodi, ma sicuramente non riuscirà a intrufolarsi nella quotidianità cittadina e a incastrarsi nelle difficoltà di tutti i giorni.
Secondo voi invece? Nintendo Switch potrebbe cannibbalizzare le vendite di 3DS creando caos nel mercato ludico? O anche voi avete le idee chiare al riguardo?