Un gioiello di violenza pop e uccisioni indiscriminate.
Sarebbe un crimine contro l’umanità, se non fosse un fumetto.
Parliamo di Deadpool Uccide…un’opera tragica in tre atti che ha come unico fulcro il terribile ed immortale mercenario rosso e nero di Marvel Comics.
Approdato negli anni ’90 come macchietta ha via via acquisito sempre più consenso e popolarità per merito dei testi che lo hanno sempre accompagnato e per l’ironia pungente che sapeva dispensare nelle concitate scene d’azione a lui dedicate.
Da sempre consapevole di essere un semplice individuo disegnato e creato da altre persone, Wade Wilson ha sempre giocato con questo, dando toni leggeri e mai pesanti alle intere vicende che lo vedevano avvicendarsi come nemesi, co-protagonista o protagonista assoluto.
Ma questa recensione si rifà a uno degli episodi più neri e terribili della sua storia e forse per questo, i più memorabili mai narrati su di lui.
Deadpool Uccide…l’universo Marvel.
Creato e diretto da Cullen Bunn e magistralmente disegnato da Dalibor Talajic, questo primo episodio di una sequenza più lunga narra le vicende di uno dei tanti Multiversi dell’universo Marvel, in questo Wade Wilson viene catturato dagli X-Men e rinchiuso nel manicomio Ravencroft.
La sua follia dilagante è ormai incontenibile e affidarlo alle cure del dottor Benjamin Brighton è forse l’unico modo di fermare per sempre la sua violenza ed imprevedibilità.
Ciò che gli X-Men non riescono a prevedere è che l’illustre medico non è altri che una facciata di Psycho-Man, un nemico storico dei Fantastici 4 che assunte le sembianze del dottore in servizio a RavenCroft intende assoggettare ogni supercriminale internato per creare il suo personale esercito di malvagi.
Il lavaggio del cervello che Psycho-Man attua su Deadpool non ha l’effetto desiderato ma lascia il mercenario seriamente danneggiato mentalmente, a tal punto che in lui inizierà a spuntare un malsano pensiero, un desiderio di epurare il mondo e di salvaguardare l’equilibrio dell’universo.
E quale miglior modo per salvaguardarlo che eliminare fisicamente OGNI SINGOLO super-essere in circolazione?
Tutti. Dai supereroi ai supercriminali senza mai fermarsi.
Un omicidio dietro l’altro. A cominciare da Psycho-Man e passando da tutti i supercriminali detenuti a RavenCroft.
Siamo quindi di fronte ad un massacro perpetrato con cieca ferocia.
Nelle 144 pagine che compongono il volume in edizione Deluxe (ma troverete questa storia anche in formato ebook e molto altro) la carneficina gratuita operata dal mercenario lascia davvero poco spazio all’umorismo che contraddistingue Deadpool, la sua missione è terribilmente precisa e condotta senza freni inibitori.
I buonissimi disegni di Talajic operano sulla drammaticità degli eventi e mostrano uno dopo l’altro, ogni supereroe finire la propria vita sotto i micidiali piani del mutante.
Non c’è spazio per i sentimentalismi e perfino gli eroi più potenti della Terra concludono la loro carriera in poche vignette.
Tutto questo a scapito della coerenza e dell’imprecisione con il quale certi scontri vengono condotti e si concludono.
Personaggi veramente tosti come Thanos e Thor finiscono nel giro di poche vignette la loro battaglia contro Deadpool mentre individui meno forti ma più “utili” alla storia come Taskmaster finiscono con l’assicurarsi la sopravvivenza molto più a lungo e per chissà quale motivo.
Una storia decisamente frenetica, spassosa se vogliamo ricercare quell’azione gratuitamente violenta di Deadpool ma con una trama veramente debole, peggiore senz’altro più delle altre due storie che comporranno la trilogia.
Le premesse per un capolavoro di splatter c’erano tutte ma gli autori hanno voluto accellerare molto e rendere Wade veramente inarrestabile ed è un vero peccato vedere come la Bromance tra lui e Spidey non sia stata minimamente toccata e all’arrampicamuri sia stata riservata una fine tale e quale quella degli altri supereroi e supercriminali.
Una menzione d’onore a Panini Comics per aver reso ottima la versione Deluxe in copertina rigida, assieme al primo capitolo di Deadpool Uccide anche una storia minore fiacca e inutile ma comunque molto divertente, quella sì nel perfetto stile fracassone di Deadpool.
Sebbene le parole che ho espresso non sono tutte lusinghiere c’è da invitare comunque all’acquisto o perlomeno alla lettura della saga e di questo primo capitolo, difficilmente ciò che leggerete qui avrà spazio altrove, idee talmente malsane e omicidi così freddi che Marvel Comics non potrà mai più utilizzare una linea così dura in altri spazi del Multiverso.
Rimane la delusione di aver visto un lungometraggio di qualità che si conclude in 60 minuti anziché in 90, una mezz’ora in più di dialoghi, psicologie e accenni alla storia portante avrebbero senz’altro aiutato molto questo capitolo a decollare e mantenersi stabile in quota, come i suoi successori.
Presto in recensione…Deadpool Uccide…i Classici
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6/10
Riassunto
Deadpool uccide l’universo Marvel (Deadpool Kill the Marvel Universe)
di Cullen Bunn & Dalibor Talajic,
17 X 26 cm, cartonato, 144 pp, colori – 9.90 €
Deadpool in seguito ad un trauma psichico si rende conto che il suo universo è fasullo e inizia un massacro di tutti i personaggi dell’universo Marvel, supercriminali compresi.