Abbiamo passato quasi dieci anni tartassati da un prodotto videoludico che solo ha sconvolto l’intera industria. Sto parlando di Call of Duty, quella creatura creata da West e Zampella esclusivamente per fare un danno a EA Games dopo la loro espulsione dal team di sviluppo di Medal of Honor e con il semplice obiettivo di fatturare a più non posso (fregandosene di investire sulla qualità). Il motivo dello sconvolgimento è pressapoco ovvio: Call of Duty ha piazzato sul mercato vendite da capogiro con investimenti bassissimi utilizzando per altro lo stesso motore grafico per oltre una decade e un gameplay scialbo e ripetuto nel tempo infinite volte.
La presenza sul mercato di Call of duty ha causato un effetto a catena devastante. Da un lato milioni di giocatori iniziarono ad acquistare le console di settima generazione (Ps3 e Xbox 360), per giocare esclusivamente al COD annuale dimenticandosi degli altri titoli presenti sul mercato. Dall’altra le aziende concorrenti ad Activision, pur impegnandosi a creare videogiochi meravigliosi, a un certo punto hanno smesso di investire denaro utile a creare vera arte videoludica e cercando in tutti i modi di rubare mercato a Call of Duty con giochi di bassa qualità dai bassi investimenti tecnologici.
Questo circolo vizioso, che ha dato vita a videogiochi come Resident Evil 6, Bodycount, Dragon Age 2, Brink, Homefront, Call of Juarez: The Cartel e chi più ne ha più ne metta, è terminato ufficialmente nel 2015 anno in cui il pubblico si rese conto che vi era effettivamente di meglio. Il fatto è che con la presenza massiccia sul mercato di Call of Duty e la conseguente carenza di vendite dei capolavori del tempo, portò le aziende letteralmente a non investire più in creatività, fermando il processo di innovazione e cercando di emulare nei più disparati modi possibili la formula “attira-massa” della produzione di Activision.
Tuttavia, giochi come The Witcher 3, Metal Gear Solid V, Super Mario Maker, Xenoblade Chronchles X, Mad Max, Dragon Ball: Xenoverse hanno ribadito come la qualità, alla fine, ripaga sempre. Non è un caso che i videogiochi del 2015 sono risultati vendutissimi, soprattutto i pesi massimi di quell’anno tra cui la straordinaria produzione di Cd Projekt RED.
Nel periodo tra il 2007 e il 2015, con la rapida ascesa di Call of Duty, si è assistito a un repentino cambio di marcia del mercato, con giochi di altissima qualità con pochissime unità piazzate e capolavori in esclusiva con vendite misere. Fortunatamente quel periodo è passato e non è un caso che aziende come Sony siano al lavoro sullo sviluppo di ben oltre venti esclusive per la propria Playstation 4. Un numero ragguardevole che dimostra anche un altro dato: non solo siamo usciti dalla recessione creativa creata da Call of Duty, ma adesso le esclusive stanno riacquistando valore.
Ho confrontato le vendite delle esclusive Ps3 con le vendite delle esclusive Playstation 4. Quello che ne è emerso è che nonostante Ps3 abbia avuto una base installata maggiore rispetto alle attuali quasi sessanta milioni di Ps4 piazzate nel mondo, le esclusive per la nuova console di Sony hanno venduto generalmente di più rispetto a quelle presentate per il terzo hardware nipponico, generalmente ignorate a favore di titoli di terze parti di dubbia qualità.
Lo straordinario InFamous 2, capace di spremere oltre ogni limite la vecchia amica Playstation 3 risultando tra le altre cose un gioco fenomenale a livello di design e capolavoro destinato a entrare nella storia, non ci crederete mai, ma ha venduto poco più di un milione emmezzo di copie e non sapete quanta rabbia conservi nel constatare che nello stesso anno Call of Duty: Modern Warfare 3 su Ps3 vendette oltre 13 milioni di copie in pochissimi mesi.
Stessa sorte accadde ad Heavy Rain, il capolavoro di Quantim Dream che definì letteralmente le avventure grafiche moderne. Uscito nel 2010, a oggi conta circa tre milioni di copie vendute a sette anni dalla sua uscita, dato che in ogni caso comprende anche le vendite della versione rimasterizzata per Playstation 4. Ne volete altri? Ni-No Kuni, il bellissimo gioco di ruolo abbozzato dalla penna dello Studio Gibli ha venduto 1.50 milioni di copie a oggi, Twisted Metal poco più di 800’000 copie (non arrivando nemmeno al milione), Sly Cooper: Ladri nel Tempo, il bellissimo platform e consacrazione della serie, ha venduto poco più di mezzo milione di copie. Risultati che sinceramente mi FANNO PIANGERE.
Su Playstation 4 le cose finalmente stanno cambiando. In realtà stanno cambiando anche su Xbox e su piattaforme Nintendo (Wii U e la futura Switch). Le esclusive stanno prendendo sempre più potere ritornando ai tempi Pre-2009, ove le esclusive erano il principale motivo di vendita delle console. Prendendo in considerazione le sole esclusive Playstation per semplificarmi la vita, Bloodborne ha venduto oltre tre milioni di copie, InFamous: Second Son medesimo risultato (doppiando il suo diretto prequel), Uncharted 4 ha venduto oltre nove milioni di copie in meno di un anno dalla sua uscita e anche The Last Guardian, gioco di super nicchia, è riuscito a piazzare un milione di copie dal suo recente lancio.
Vi sorprenderà sapere che The Last of Us ha venduto su Playstation 4 tanto quanto che su Ps3, piattaforma su cui è stato originariamente pubblicato, e la stessa cosa vale parzialmente anche per la Nathan Drake Collection, il cofanetto dedicato alla prima trilogia del discendente di Sir Francis Drake che è riuscito a piazzare sul mercato quasi sei milioni di copie (superando ironicamente tutti gli Uncharted del passato).
E il futuro? Secondo me è roseo. Le console esistono principalmente per le loro esclusive. Per circa dieci anni abbiamo vissuto in un mondo in cui un solo titolo di terze parti ha letteralmente cannibalizzato l’espressione artistica di decine di studios interni che in passato hanno sfornato capolavori di inestimabile valore e giocati da pochissimi. Può sembrare ovvio che i titoli di terze parti continueranno a vendere di più rispetto alle esclusive: sono di numero nettamente maggiore e con un marketing generalmente molto più vasto, ma chissà che un giorno anche in quel caso le cose possano cambiare.
Tuttavia esempi come Uncharted 4 e l’imminente Horizon: Zero Dawn mi fanno ben sperare. Andando in giro per i social e per i forum mi sono accorto di come siano in molti a discutere quasi esclusivamente dei prodotti in esclusiva (scusatemi il gioco di parole) in dirittura di arrivo nel prossimo futuro. Sono moltissimi a parlare di Horizon: Zero Dawn, moltissimi a parlare di God Of War 4, moltissimi a parlare di Halo e del purtroppo defunto Scalebound e moltissimi a parlare di Zelda e Splatoon.
I dati sono chiari: stiamo ritornando in un mercato pieno di eslcusive di successo e soprattutto sorprendenti e attualmente osservo il futuro non più con una lacrimuccia, bensì con un sorrisone luminoso e ben stampato sul viso. Certo questo va anche a influenzare il comportamento delle aziende di terze parti e in positivo, ma questo è un altro discorso. Sta di fatto che sono sicuro e ne sono certo: le esclusive sono ritornate e a quanto pare si stanno dimostrando ancora una volta l’unico vero motivo per decidere l’acquisto di una piattaforma piuttosto che un’altra.
Tutti i dati di vendita sono stati consultati su VgChartz.com