Di giochi survival negli ultimi anni ne sono usciti a non finire e per molti versi possono essere quasi definiti uno la copia dell’altro, ma sembra che gli sviluppatori di tutto il mondo non vogliano mollare la presa. Basta citare noti titoli come DayZ, H1Z1, Don’t Starve, The Forest: ce ne sono per tutti i gusti. Nonostante questo sfruttamento (forse eccessivo), una fetta dell’utenza rimane affezionata a questo genere e non si lascerebbe mai scappare l’occasione di vederne sul mercato uno nuovo da comprare e giocare fino a conoscerne ogni infimo segreto.
“Novità” in questo caso è la possibilità di contribuire al progetto e veder crescere il gioco come fosse il proprio figlio. Stiamo parlando di Farom Studio, un duo di giovani ucraini che ha pubblicato il primo video gameplay del suo survival game chiamato Lost Region. Sviluppatori che fino ad ora hanno lavorato esclusivamente su mobile, hanno deciso di ampliare i propri orizzonti avviando una campagna su IndieGogo al fine di racimolare almeno 20.000 dollari per riuscire a realizzare ciò che tanto desiderano. A quanto pare, il gioco in questione sarà un survival open world in terza persona in cui i giocatori, un massimo di 100 a sessione, potranno girovagare per una mappa di oltre 64 chilometri quadrati con edifici totalmente esplorabili, completare in co-op diverse missioni e fondare un proprio clan. Presente anche un sistema di crafting tipico di ogni survival e la possibilità di costruire una base in cui rifugiarsi e tenere al sicuro i propri averi. Se si è in solitaria, si possono sempre assoldare NPC come alleati e sfruttare le loro basi per fare scambi o rifornirsi. Le modalità di gioco presenti saranno tre: singolo, multiplayer e multiplayer in sessione privata. Sviluppato in Unreal Engine 4, a detta degli sviluppatori Lost Region sarà disponibile per PlayStation 4, Xbox One e PC.
A questi ragazzi rimane un mese prima che la raccolta fondi si concluda, riusciranno a convincere il pubblico e prevalere in un mercato in cui ormai la concorrenza è più che agguerrita? Innegabilmente non sembrano esserci elementi particolarmente innovativi nel loro progetto, ma vale la pena concedergli il beneficio del dubbio.