Mass Effect: Andromeda è stato al centro di una così detta “shitstorm“, letteralmente “tempesta di merda“. Tali eventi sono solitamente l’effetto conseguente di grande masse di persone che vengono comandate da un “capogruppo” che inculca nella testa di migliaia di personalità una opinione poi ritenuta vera per partito preso. Sapete infatti che la massa si comporta esattamente come un gregge di pecore pertanto, se il capogregge afferma una tal opinione portando avanti un tal comportamento, è inevitabile che il gregge faccia lo stesso.
Nel caso di Mass Effect: Andromeda sono stati milioni i videogiocatori (spesso da me giudicati come un gran branco di pecore belanti), a inveire contro Bioware affermando tesi prese da siti internet o da video in rete del tutto casuali e soprattutto senza minimamente provare a confutare le parole promosse da questi perfetti sconosciuti. Certo, anche io sono uno sconosciuto per voi (a meno che siete così intelligenti da seguire spesso PJN e i miei articoli [quanta modestia]), ma a tal proposito voglio proporvi le cinque mie e personali antitesi alle critiche portate avanti dalla massa di videogiocatori non pensanti.
LE ANIMAZIONI ROVINANO IL GIOCO
Tale questione l’avevo trattata in un articolo dedicato in cui me la prendevo con tutti coloro che giudicarono come “insoddisfacente” un’opera videoludica creata in ben quattro anni di lavoro dopo aver visto un simpatico video apparso in rete. Il video in questione rendeva buffe situazioni che non lo erano, pertanto faceva sembrare le animazioni del gioco come un qualcosa di pessimo e assolutamente fuori luogo. La realtà è ben diversa.
Sappiamo tutti che il creatore di un video, se bravo, può essere capace di rendere divertenti anche i video nazisti dei campi di concentramento degli ebrei pertanto, tutti coloro che si sono sentiti offesi dalle “pessime” animazioni presentate nel video, non possono esser altro che personalità senza un senso critico spigliato.
Spiegato questo concetto, posso assolutamente affermare che le animazioni in-game funzionano e anche alla grande. Considerando che le animazioni in Mass Effect: Andromeda sono renderizzate in tempo reale e quindi non scriptate, trovo incredibile il fatto che ogni personaggio reagisca in modo credibile agli stimoli provenienti dall’esterno. Le espressioni facciali sono più che buone, quelle del corpo fanno il loro dovere. Vi sono alcune piccole sbavature, per esempio può capitare che il proprio personaggio smetta di correre a causa di un conflitto tra due o più animazioni a seconda del contesto. Ma se si chiudono due occhi con le animazioni di giochi quali Fallout 4, Dark Souls o Call of Duty, perché non si possono tollerare piccole sbavature con un gioco grande tre volte i tre giochi messi assieme prima citati?
LA GRAFICA E’ DI VECCHIA GENERAZIONE
Ho sentito dire da molti di coloro che hanno partecipato allo “Shitstorm” che Mass Effect: Andromeda possiede una veste grafica da Playstation 3. Ora: è molto probabile che queste persone abitino davvero sulla Galassia di Andromeda, perché magari stanno giocando a un gioco differente (o in realtà non giocano affatto). Affermare che ME:Andromeda possiede un dettaglio grafico scarso e addirittura di vecchia generazione è come affermare che Uncharted 4 poteva tranquillamente girare su una Playstation 3.
Dal mio punto di vista reputo il dettaglio grafico di Mass Effect: Andromeda assolutamente mozzafiato. Stiamo parlando di un gioco enorme, che possiede pianeti esplorabili con modalità da Open World e soprattutto una quantità di spazi così diversi tra loro che non oso assolutamente immaginare quanto sia stato difficile concepire un gioco del genere. Modelli poligonali, texture, routine di riflessi, effetti di luce e fisica in-game sono davvero ai massimi livelli, complice anche un motore grafico Frostbite capace di regalare emozioni anche con un gioco di ruolo fantascientifico come ME:A.
I progressi rispetto a Dragon Age: Inquisition sono evidenti. Scorgere intere città in lontananza, osservare stelle, costellazioni, nebulose e pianeti essere renderizzati in TRE DIMENSIONI (piuttosto che essere soltanto dei disegni come nella trilogia originale), o l’incredibile mole di dettagli che ogni personaggio possiede fanno intuire un lavoro minuzioso e assolutamente in linea con le mie aspettative. Per quello che mi riguarda, ME: Andromeda è capace di regalare scorci più mozzafiato rispetto all’altro peso massimo fantascientifico del 2017: Horizo Zero Dawn.
IL GIOCO E’ TROPPO CORTO
Tra quelli che apparentemente hanno giocato Mass Effect: Andromeda, ve ne sono alcuni che stanno asserendo quanto il gioco sia “corto“. Quello che accomuna questi giocatori è il fatto di essersi letteralmente divorati la Storia Principale evadendo pertanto la enorme mole di missioni secondarie, terzarie e sub-quest delle stesse. Quello che trovo ironico è il fatto che se interpellate, queste persone affermano di aver terminato il gioco in sole “30 ore di gioco”. Se solo la trama principale dura trenta ore, deve essere un gioco davvero cortissimo!
Io me lo sto gustando. Sto esplorando qualsiasi pianeta, leggendo qualsiasi documento, parlando con qualsiasi NPC disponibile. Quello che sto vivendo è una avventura assolutamente veritiera e credibile, tant’è che ho letteralmente FAME di saperne di più su Andromeda e il suo ecosistema naturale. Il gioco a livello di trama è così dettagliato che sembra letteralmente di vivere davvero in una nuova galassia, a patto di vivere il gioco nel mio medesimo modo. Leggere tutti i documenti presenti, leggere le email del proprio equipaggio, parlare con i numerosissimi NPC e completare le quest secondarie, permette di entrare in quel tessuto narrativo fitto e articolatissimo che è Mass Effect: Andromeda, potendo quindi godere di una trama di gioco assolutamente enorme e iper-approfondita.
Penso sia normale che fiondandosi nelle 30 ore di gioco di storia principale molti tasselli non entrano nel modo giusto. Insomma: come si può completare l’avventura senza aver prima averci provato con Vetra o senza aver partecipato alla serata “Film e Pop-Corn” di Liam? Mass Effect: Andromeda è un gioco che deve essere vissuto esattamente come i suoi predecessori: completare la storia principale non basta per conoscere la storia del gioco poiché, proprio come la trilogia originale, Mass Effect: Andromeda è un insieme di storie.
E in questo caso è un insieme di storie davvero incredibile.
I DIALOGHI SONO BANALI
Ora entriamo nelle critiche portate avanti da siti internet da me stimati che mai mi sarei aspettato portassero avanti critiche così poco credibili. Secondo alcuni colleghi e quindi secondo i relativi loro lettori, i dialoghi di ME: Andromeda sono pessimi e banali, equiparabili alle conversazioni che hanno bambini di cinque anni.
Non sono affatto d’accordo con questa posizione. I dialoghi in ME: Andromeda sono credibili, veri e soprattutto rispecchiano personalità così distinte da perderci davvero la testa. Vi sono personaggi più spigliati e sempliciotti come Gil, il meccanico della nave, o personaggi molto più profondi e in contrasto con la loro natura come la straordinaria Cora o personaggi che sono capaci di filosofare su quello che stanno vedendo, come la carotosa Suvi (a me fa impazzire, ma un dettaglio me l’ha portata via di mano).
Le scelte di dialogo sono ovviamente correlate alle situazioni narrative. Mi sembra logico che Ryden chieda molte informazioni alle nuove razze aliene trovate in giro per la Galassia: in fondo siamo “appena” arrivati in una nuova parte di universo. Mi sembra logico inoltre che le risposte di Ryder siano influenzate dalla sua personalità e soprattutto mi sembra ancor più logico che ad ogni scelta corrisponda una reazione imprevedibile da parte dell’interlocutore.
In generale credo che i dialoghi di ME: Andromeda siano alla pari se non anche migliori di quelli della trilogia originale, risultando più veritieri e soprattutto armonizzati con la personalità di ognuno dei personaggi incontrati nel gioco (senza parlare del fatto che ogni NPC dialoga con altri NPC in modi veritieri e imprevedibili).
NEL GIOCO C’E’ POCA AZIONE
Mi ha fatto impallidire la critica portata avanti da una delle migliori redazioni al mondo. Tali furono le parole: “in Mass Effect: Andromeda ci si annoia subito, tant’è che l’azione arriva dopo dieci ore di gioco“. Forse si sono sbagliati, ma il loro sbaglio ha convinto molte persone a non acquistare il titolo di Bioware.
Il fatto è che non servono 10 ore di gioco per sparare il primo proiettile: già dopo 7 minuti (o anche meno a seconda dello stile del giocatore), ci si ritrova su di un pianeta alieno lontani milioni di anni luce dalla Via Lattea a sparare a esseri viventi ostili dall’alta capacità tecnologica che proprio non vogliono lasciarci andare via vivi e vegeti. Io non so se tale giornalista abbia davvero giocato il titolo, ma ho trovato strano il fatto che abbia affermato che nel gioco, l’azione, non arriva mai. Semmai è il contrario: di azione ve ne è in abbondanza e tra le altre cose, oltre a essere spalmata bene in tutto l’arco narrativo, è anche soggetta allo stile di gioco del giocatore.
Alla fine Mass Effect: Andromeda è un gioco di ruolo e come tale possiede una grande componente di raccolta dati e raccolta storie. Come già citato in precedenza. ME:A è un insieme di storie e queste storie vengono raccontate dai fatti, dagli NPC in-game o dalle tonnellate di testi presenti nel gioco. Leggere il Codex, leggere il Diario, ascoltare i vari dialoghi spontanei, leggere i tantissimi datapad presenti in-game o anche solo andare in giro a esplorare i pianeti richiede tempo, tanto tempo. Ma questo accade in qualsiasi gioco di ruolo che si rispetti ed è giusto che sia così. La cosa bella di ME: Andromeda è che non si è obbligati a raccogliere tutte queste informazioni, potendo plasmare la propria storia con le proprie azioni. Pertanto, chi vuole tanta azione non-stop non deve far altro che proseguire nella storia principale mentre, chi vuole una esperienza narrativa profonda deve fare proprio come prima descritto.
Insomma: queste erano le mie cinque antitesi nei confronti delle cinque critiche più comuni avanzate contro Mass Effect: Andromeda. Voi cosa ne pensate? Siete del mio stesso parere o avete qualcosa da ridire? Qualsiasi sia la vostra posizione vi invito a confrontarvi direttamente con me nei commenti qui sotto: ci sarà tanto da discutere.
Se in un mass effect qualsiasi non parli con tutto i tuo equipaggio e con ogni NPC di tutti gli hub del gioco dopo ogni missione principale, godi solo a metà!
Ben detto 😀
per dirla in stile manifestante expo,”figa zio se non parlo con tutti in mass effect sono un coglione!”
https://youtu.be/UTKDFBLA5vE
Ottima recensione pienamente condivisibile.
Tecnicamente fa pena e chi lo nega non è obiettivo. Un gioco così povero e approssimativo graficamente è imbarazzante ( lo sto giocando su Pro in “4K”).
Basta vedere le Asari come sono diventate anti-estetiche da fare schifo al xxxxx.
https://uploads.disquscdn.com/images/15994afa2ece7ef322dd969eab312b26ab94174672d0352ddafaa6447cbbd4de.jpg per dire…
Finalmente, sono un invasato di questa splendida saga (che secondo me fa un baffo (a livello di trama) a star wars e altri titoloni). Da quando è uscito andromeda, appena si accenna a ME, gli danno addosso, dicono che è pieno di bug e problemi (gente che non ha giocato nemmeno i primi tre titoli…..). Complimenti per questa recensione a mio parere obbiettiva e non campata in aria dopo 3 ore di gioco…. mi sto godendo la mia avventura e ho paura che prima o poi finisca…Di nuovo complimenti
hai riassunto in un post quello che le poche persone intelligenti (me compreso) hanno cercato di dire per molto tempo mentre il gioco era sotto l’effetto dello “shitstorm”. Vorrei far notare che un gioco uscito di recente (Destiny 2), diverso ma non così dissimile, preso nell’interezza (stiamo allo stesso livello di qualità), è stato letteralmente osannato da critica e giocatori. Sicuramente il gioco merita le mie lodi ma volevo sottolineare come anche qui la massa si sia lasciata influenzare e portare all’esagerazione nel senso opposto. E ciò rende più grande l’ingiustizia nei confronti di Andromeda.