Non si smette mai di imparare
Tutti la conoscono, famosissima eroina Disney dagli occhi a mandorla che entra nel cuore di grandi e piccini nel 1998.
Pochi però sanno che Mulan forse è esistita davvero.
Cosa si nasconde in tale storia e chi è davvero questa eroina cinese tanto amata?

Conosciamo la storia della ragazza tramite una leggenda, una ballata anonima che colloca la sua esistenza negli anni fra il 386 e il 618.
Letteralmente Mulan, significa “Orchidea di legno” (Mù: legno, làn: orchidea).
Diverse sono le storie che la vedono protagonista, simili ma non uguali, è stata chiamata con cognomi diversi, precisamente: Wei, Ren e Zhu, finché non si arrivò all’attuale e definitivo Hua (dal dramma di Xu Wei, 1521-1593).
Sebbene nel film della Disney la ragazza sia indicata come Fa, gli ideogrammi con cui è scritto il titolo ad inizio pellicola indicano Hua.
Si susseguirono poi altre storie e libri dati alle stampe di tutto il mondo a partire dagli USA, da lì, film e serie tv che vedono la nostra eroina protagonista.
Ma cosa racconta questa leggenda?
Hua Hu (Hu significa fiore), il padre di Mulan, iscritto ancora alle liste di arruolamento nonostante la sua salute altalenante, fu chiamato alle armi per alcuni problemi ai confini, dati da Unni e barbari.
La ragazza aveva un fratello minore, troppo piccolo per andare in guerra, così Mulan decise di rispondere alla chiamata del padre assumendo il nome del fratello.
Dapprima guardinghi i genitori accettarono.

Mulan incontrò sulla via dell’arruolamento altri commilitoni, che presi da un attacco a sorpresa, si gettarono nella mischia sebbene non fossero addestrati.
Già in quella prima battaglia Mulan fu notata per la sua destrezza e l’indomito coraggio che salvò l’allora comandante.
Non fu mai scoperta la verità e la ragazza dodici anni dopo fu promossa generale.

Durante l’ennesima battaglia al confine, la ragazza, durante un giro d’ispezione, notò alcuni uccelli probabilmente spaventati dal nemico.
Riferiti i suoi sospetti, l’esercito cinese ordì un contro attacco che prese di sorpresa il nemico sconfiggendolo.
La guerra di confine terminò in vittoria e Mulan fu colmata di onori imperiali.
Le fu poi offerto il ruolo di alto funzionario che ella declinò per tornare a casa dai genitori ormai agli sgoccioli del tempo.
Rifiutò anche una proposta di matrimonio orditagli da un comandante.
Non contento, lo stesso andò fino a casa di Mulan con alcuni commilitoni per riuscire a convincerla.
Grande fu la sorpresa quando scoprirono che il famoso generale era in realtà una bellissima ragazza.
Tra leggenda e film
Oltre al già citato cambio di cognome, altre le particolarità fra libro e pellicola animata.
La trasposizione cinematografica è molto somigliante alla leggenda originale, dagli ideogrammi scritti dal grillo CriCri, a quelli segnati sulle tavole degli antenati (veri ideogrammi antichi).

La storia disneyana termina a Pechino. La Città proibita venne però costruita tra il 1406 e il 1420, ben oltre 1000 anni dopo le gesta della nostra eroina.
Le montagne che fanno da sfondo a quest’ambiente disegnato sono quelle di Guilin.
Il film è anche permeato, almeno in parte, dal pensiero che attorniava la figura della donna in quei secoli, rinchiusa a casa, senza altri scopi, non degna di un’istruzione e non riconosciuta legalmente, quasi un peso.
La ballata di Mulan
Traduzione italiana a cura di Danilo Caruso.
La ballata risale all’incirca al VI secolo.
Alcuni attribuiscono questo scritto a Liang Tao, scrittore e filosofo cinese, cantastorie e commediografo seppur si continui a considerarla anonima.

1. Un sospiro dopo l’altro,
2. Mulan sta tessendo davanti all’uscio.
3. Non si sente il rumore della spoletta,
4. solamente i sospiri della ragazza
5. Le chiedi: «Cosa pensi?».
6. Le chiedi: «Di cosa hai nostalgia?».
7. «Non penso a niente,
8. non ho nostalgia di nulla.
9. La notte scorsa ho visto le insegne,
10. il Khan sta arruolando una grande forza,
11. la lista dei soldati occupa una dozzina di rotoli,
12. e in ognuno è il nome di mio padre.
13. Non c’è un figlio adulto per lui,
14. Mulan non ha un fratello più grande.
15. Andrò a comprare un cavallo e una sella
16. per combattere al posto di mio padre.»
17. Al mercato dell’est comprò un eccellente destriero,
18. al mercato dell’ovest comprò una sella completa,
19. al mercato del sud comprò le briglie,
20. al mercato del nord comprò una lunga frusta.
21. All’alba salutò i genitori,
22. all’imbrunire si accampò vicino al fiume Giallo.
23. Non ascoltava più la voce chiamante di suo padre e sua madre,
24. sentiva solo l’acqua fluente del fiume [溅 溅, suoni onomatopeici aggiuntivi].
25. All’alba abbandonò il fiume Giallo,
26. al crepuscolo riposò sulle Montagne Nere.
27. Non ascoltava più la voce chiamante di suo padre e sua madre,
28. sentiva solo il fragore dei cavalieri nemici sulle Montagne Yan [啾 啾, suoni onomatopeici aggiuntivi].
29. Le truppe in guerra percorsero grandi distanze,
30. attraversarono passaggi di montagna come se stessero volando.
31. Le raffiche della tramontana portavano il segnale dell’ora fatto dalle sentinelle notturne,
32. alla luce della luna [寒 光, letteralmente luce fredda] brillavano le armature.

33. Generali morirono in tante battaglie,
34. guerrieri coraggiosi fecero ritorno a casa dopo dieci anni.
35. Al loro ritorno furono ricevuti dal Figlio del Cielo
36. che sedeva nella sala degli splendori.
37. Si concessero dodici promozioni,
38. grandi ricompense si assegnarono a migliaia di uomini valorosi.
39. Il Khan chiese a Mulan cosa desiderasse.
40. «Non ho bisogno di un incarico di governo,
41. desidero una bestia per cavalcare leggermente
42. e tornare finalmente al mio villaggio.»
43. Quando i genitori udirono la figlia ritornare
44. uscirono ad accoglierla fuori delle mura del villaggio appoggiandosi fra di loro.
45. Quando la sorella maggiore la sentì avvicinarsi
46. si truccò di rosso [colore simboleggiante per i Cinesi sorte favorevole e vitalità] e l’aspettò davanti alla porta.
47. Quando il fratello minore la sentì avvicinarsi
48. affilò il coltello per uccidere maiali e capre.
49. «Apro la porta della mia camera orientale,
50. siedo sul mio letto nella camera occidentale.
51. Mi tolgo l’armatura che portavo in battaglia
52. e mi metto i vestiti del tempo passato.»
53. Vicino alla finestra si accomodò i capelli,
54. davanti allo specchio si adornò con un impasto di fiori gialli.
55. Lei uscì fuori della porta e vide i suoi camerati
56. che rimasero tutti stupiti e perplessi:
57. «Dodici anni siamo stati insieme nell’esercito
58. e nessuno sapeva che Mulan fosse una ragazza.»
59. «Le zampe del coniglio maschio saltellano su e giù,
60. mentre il coniglio femmina ha occhi confusi e sconcertati.
61. Quando due conigli corrono lungo la terra,
62. come puoi capire se io sono maschio o femmina?»