In realtà non voglio fare il guastafeste perché sono anche io entusiasmato delle grandi vendite di Nintendo Switch. I dati ufficiali ancora non sono stati divulgati pertanto ci si deve affidare alle solite agenzie di marketing o ai retailer stessi. In questo caso tocca a Gamestop USA: Eric Bright, il Senior Director Merchandising (agli americani piace creare titoli per qualsiasi cosa) della catena statunitense dedicata al videoludo ha dichiarato che Nintendo Switch sta vendendo moltissimo nel territorio Nord Americano, affermando che le vendite del nuovo hardware nipponico potrebbero addirittura eclissare quelle di Nintendo Wii (attualmente la console più venduta di Nintendo con 101 milioni di unità piazzate). Tuttavia è Gamestop ad affermare questo dato, il che è un tutto dire. La catena di negozi ha tutto l’interesse di attirare nuovi clienti all’acquisto di Switch, pertanto potrebbero essere dati falsi. Ma poco importa.
Tutti felici, tutti stra contenti di quanto detto da Eric Bright. E indovinate? Ho da ridire. No: non è vero: sono felicissimo anche io di questa situazione. Riservo un grande rispetto per Nintendo, per la sua storia e per la sua capacità di mantenere semplicità e qualità nel tempo. Proprio quest’oggi sulle pagine di PjN il nostro @luposolitario ha descritto il principio del primissimo livello di Super Mario il quale, tra le altre cose, ha definito la ricercatezza della semplicità più totale da parte di Nintendo. E lo sappiamo tutti: essere semplici è ancor più difficile che essere complicati.
Il motivo per cui ne sono felice l’ho spiegato in un articolo passato: Switch mi sta cambiando davvero la vita e soprattutto il modo di intendere il videoludo, dimostrandosi tra le altre cose un ottimo ritorno alle origini. Come prima citato, la filosofia di Nintendo è sempre stata quella di proporre videogiochi semplici, ma dannatamente profondi. Il meccanismo “Easy to learn, hard to master” alla base di tutti i videogiochi di successo è una condizione estremamente difficile da raggiungere. A tal proposito risulta complesso creare delle vere e nuove IP senza davvero ripetersi e Nintendo ha semplicemente risolto il problema annullando la ricerca annuale di nuove produzioni, riuscendo al contempo a rinnovarsi ogni anno.
Nonostante siano in molti a essere in disaccordo con Nintendo per le sue IP “stagnanti“, da giocatore dei giochi della Grande N affermo di non poter nemmeno io immaginare nuove proprietà intellettuali della casa di Kyoto. Il fatto è che sto benissimo con gli attuali giochi Nintendo, pertanto mi risulta difficile volere di più. Il rinnovamento delle stesse IP in ogni caso avviene sempre in relazione all’Hardware e con una Switch apparentemente capace di fare di tutto non oso immaginare come potrebbero evolversi i titoli tradizionali di Nintendo (magari combinando più dispositivi smart contemporaneamente?)
Shigeru Miyamoto, il game designer che tempo fa affermò di non essere un artista (illazioni di senilità), nel corso dello scorso dicembre affermò che Nintendo Switch è stata proposta, sviluppata e successivamente creata da un team interno di Nintendo molto giovane e capace. A quanto pare è stato proprio così, perché Switch declina alla perfezione i tempi frenetici e veloci che stiamo vivendo in questi anni.
La situazione di Switch mi ricorda molto da vicino quello che accadde in passato con Nintendo Wii. GameCube, nonostante la grandissima qualità dei titoli proposti, vendette pochissimo a riprova di come i videogiocatori non siano mossi da un bisogno di qualità, bensì dal semplice e puro marketing. All’epoca Nintendo non riuscì a comunicare al meglio le potenzialità delle console cubica e così si indebitò. Fortunatamente riuscì a salvarsi con Wii e attualmente la storia sembra ripetersi con lo scontro di vendite tra Wii U e Switch.
Se con Switch Nintendo riesce a guadagnarci moltissimo non posso che esserne felice poiché ho davvero a cuore questa azienda e spero che mai possa fallire. Tuttavia, secondo me, Switch non sta vendendo perché semplicemente promossa alla perfezione da video dedicati, bensì perché possiede un’aura fantasiosa, gioiosa e perché alla mano ti fa davvero dimenticare di tutti i problemi quotidiani. E’ una console positiva, simpatica, che sa catturare qualsiasi giocatore e che soprattutto fa subito capire che è capace di rinnovarsi del tempo, grazie anche a un sistema operativo veloce e che fa intendere una sua evoluzione nel tempo.
Insomma: Nintendo Switch sta vendendo moltissimo, o almeno secondo GameStop. E’ vero: GameStop ha tutto l’interesse di affermare che Switch stia vendendo straordinariamente bene per attirare nuova clientela, ma secondo me le parole dell’esponente della catena retailer dedicata ai videogames più polverizzata del mondo sono vere e non la recita di un copione pubblicitario. Certo: come già affermato in passato a me non ne viene nulla se Nintendo guadagni o meno, ma sinceramente sarei felicissimo se Switch vendesse più di Playstation 4 e Xbox One messe assieme.
Dico davvero.