Già, non lo sono. Il fatto è che Playstation 4 e anche Xbox One stanno carburando proprio in queste settimane. Come già affermato in un articolo passato, sono sempre più nella convinzione che abbiamo trascorso ben tre anni con giochi che potevano benissimo esistere in settima generazione e che per qualche motivo sono stati proposti sulle attuali console. Il problema di fondo è stato semplicemente uno solo: se l’hardware di Ps4 e Xbox One è in realtà capace di sfornare qualità grafiche incredibili ( vedasi Horizon: Zero Dawn), per ben tre anni (quindi dal 2013 al 2016), gli sviluppatori non sono riusciti ad aggiornare la loro filosofia di sviluppo, proponendo videogiochi ed impianti stilistici possibili anche nelle passate generazioni.
Tuttavia sembra che questo 2017 sia un anno di riscatto. Titoli come Resident Evil 7, il già citato Horizon: Zero Dawn o l’imminente Mass Effect: Andromeda, sebbene ancorati a idee del passato (d’altra parte non si può pretendere troppo), propongono formule di gioco e di gameplay possibili soltanto grazie alla potenza delle console odierne, le quali soltanto in questi primi mesi del 2017 sembrano sfruttate per bene da sviluppatori ormai capaci di utilizzarne tutta la potenza.
Per quello che mi riguarda penso che sia Playstation 4 che Xbox One abbiano ancora moltissimo da dire. Penso che i migliori giochi debbano ancora uscire e che entrambi gli hardware debbano ancora dimostrare di cosa sono realmente capaci. A quattro anni di distanza dalla loro uscita sono capaci di stupire ancor di più un pubblico che mai si sarebbe aspettato titoli così ben programmati, segno anche di una industria in pieno sviluppo creativo ed economico.
A farmi pensare sono le parole di un analista di nome Damian Thong di Macquarie Research, il quale si è recentemente espresso nei riguardi della posizione di Sony nell’attuale mercato videoludico:
Oltre al fatto che Ps Vr non è un vero successo poichè l’azienda si aspettava di vendere oltre due milioni di visori in meno di tre mesi, le parole di Damien mi sembrano coerenti con quanto esposto sia da Sony che da Microsoft nel corso del 2013. Quando entrambe le società presentarono al pubblico i due loro prodotti davvero troppo simili nell’hardware, le due corporazioni si giustificarono affermando che la settima generazione di console sarebbe stata una fase passeggera in attesa di un vero salto generazionale.
La commercializzazione di Playstation 5 prevista per il 2018 potrebbe essere prematura, così prematura che potremmo vivere una situazione di Cross-Gen “capovolto” della durata di anni. Osservando il trend degli attuali studi di sviluppo, non sembra più esserci la volontà di ricercare il livello tecnico più devastante, bensì di ricercare le possibilità ludiche più inarrivabili (che spesso non coincidono con grafiche spaccamascella). A tal proposito, semmai uscisse la probabile Playstation 5 a fine 2018, è molto probabile che gli sviluppatori continueranno a sviluppare per Ps4 e Xbox One, rilegando la console di nuova generazione a una sorta di versione “potenziata” delle attuali versioni potenziate delle console al momento esistenti sul mercato (parlo di Ps4 PRO e Xbox SCORPIO).
Questo accadrebbe per ragioni economiche (si spenderà di meno per sviluppare su X1 e Ps4) e anche per questioni di Proprietà Intellettuali. Certamente abbiamo davanti due interi anni prima di scoprire le nuove esclusive e in generale i nuovi videogiochi previsti per il prossimo futuro, ma se quanto affermato da Phil Spencer si rivelasse vero (affermò che le generazioni di console avrebbero perso di significato), è probabile che Playstation 5 si dimostrerà così potente da durare molto di più di Xbox 360 e Playstation 3. La lunga durata permetterà la coesistenza con le console di ottava generazione, permettendo agli sviluppatori di far evolvere i propri videogiochi e portarli a uno stadio superiore in modo anticonvenzionale e soprattutto progressivo.
Attualmente ci troviamo in una situazione particolarmente strana per cui è difficile prevedere il futuro dal punto di vista del consumatore. Ps4 e X1 stanno carburando soltanto in questi mesi per quanto riguarda eslcusive e software dedicato, mentre alcuni videogiochi usciti nel passato stanno incominciando a fare successo soltanto in queste settimane (si pensi a Rainbow Six: Siege). Attualmente sembra che la crescita economica della settima generaizone si stia letteralmente impennando e dato che la pubblicazione di nuove console è soltanto una questione di business, forse pubblicare così “presto” del nuovo hardware potrebbe essere controproducente, creando ancor più caos nel mercato e tagliando le gambe alla recente e forte crescita.
Considerando che oltre l’87% dei profitti di Sony provengono da Playstation, semmai Ps5 si rivelasse un fallimento l’intera azienda di Tokyo potrebbe letteralmente vacillare e addirittura cadere senza la possibilità di rialzarsi (davvero la potenza di 10 Teraflops è la giusta strada?). D’altro canto, se Xbox Scorpio si rivelerà essere una console di nona generazione piazzando sul mercato milioni di unità, è lecito aspettarsi uno stravolgimento del mercato (peccato che a tutt’ora non si sia ancora capito che cosa sarà questa Xbox Scorpio).
Perché alla fine, purtroppo, è sempre una questione di business.