Milano. La capitale dell’economia italiana stava ancora sonnecchiando quando le urla di un uomo, probabilmente originario di Tavalu, hanno sgualcito il terpore mattutino con improvvisa violenza. Un urlo, un secco “W Playstation” urlato lì, nel tempio milanese di Microsoft, un chiaro segnale a una multinazionale che proprio non vuole demordere in un settore praticamente ormai perso.
Ma ormai la guerra si combatte così, con atti terroristici improvvisi e letali tanto quanto inaspettati. Erano le 8:23 quando Enric Mastarahsa è passato dall’entrata principale in Viale Pasubio come uno dei tanti visitatori del nuovo tempio di Microsoft esponendosi regolarmente ai controlli d’ingresso. E’ difficile comprendere come abbia fatto ad aggirare le misure di sicurezza, sta di fatto che una volta entrato non ci ha pensato due volte e con la freddezza di un Killer spietato ha urlato parole che mai dovevano essere pronunciate in quella sede.
Urla. Disordine. Paura. Erano tanti a essere presenti: Microsoft House raccoglie quotidianamente migliaia di visitatori e questa mattina non si è fatta eccezione. Il terrorista ha pianificato tutto nei dettagli: ha urlato le parole e poi è corso verso il centro dello stabile tentando di collegare una Playstation 4 PRO direttamente a uno dei tanti schermi presenti nella Casa di Redmond.
Le forze dell’ordine, avvisate da qualche passante e dal caos generato dal terrorista Tavaluiano, sono subito entrate in azione cogliendo il folle omicida sul fatto. A quel punto Milano si è blindata: tutte le console di videogiochi sono state spente, ogni Xbox One è stata messa al sicuro in scaffali blindati direttamente forniti da Microsoft mentre tutte le Playstation 4 collegate alla rete Internet hanno ricevuto un avviso di blocco imminente della console fino a nuovo ordine.
L’interveno delle Forze di Polizia Speciali non hanno però evitato il peggio. Cinque Xbox One sono rimaste uccise dal folle urlo di Enric, mentre alcuni Microsoft Lumia sono rimasti feriti, chi con la cover scheggiata, altri invece, più gravi, con lo schermo rotto. Un Microsoft Surface nelle vicinanze si è salvato dalla tragedia imminente gettandosi già da un tavolo e precipitando su di un cuscino a forma di Xbox One Pad. Si reputa miracolato.
La replica di Microsoft non si è fatta attendere. Phil Spencer, direttamente dal suo bunker iper segreto sicuramente non costruito vicino a casa mia, ha fatto sapere tramite i suoi portavoce che intende portare avanti la sua lotta al terrorismo Anti-Xbox One. Di seguito le sue parole:
Sono però tanti gli scettici riguardo al caos di questa mattina. Secondo il sito di disinformazione beppecicala.it, l’attentato è stato pianificato da Microsoft per giustificare un imminente attacco nei confronti delle fila di soldati di Shuhei Yoshida, attualmente in addestramento per una missione non ben specificata.
Secondo i medesimi, le oltre 60 milioni di Playstation 4 piazzate sul mercato si trasformeranno a breve in vere e proprie macchine da guerra, permettendo al Giappone di risorgere come impero e completare il suo piano di conquista globale. Ovviamente gli americani non ci stanno perché loro stessi vogliono comandare il mondo per tanto, per Cicala, Microsoft sta cercando di far di tutto per volgere l’opinione pubblica a proprio favore.
Come sempre in questi casi la realtà è sempre difficile da individuare. Alla fine, per esempio, questo non è un Pesce d’Aprile.