Prometheus - Fire and Stone

Prometheus – Fire and Stone – Recensione

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Questo Prometheus – Fire and Stone è il primo di una lunga serie di fumetti dell’universo di Alien, in attesa di Alien Covenant di Ridley Scott!

 

STORIA

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Su LV-223, una delle tre lune conosciute del pianeta Calpamos nel sistema Zeta 2 Reticuli,  naufragò una nave da esplorazione spaziale con un ricco carico. Secoli dopo a recuperare questo ricco bottino ci penseranno Angela Foster e la sua squadra con la Helios.

Il pianeta però, come da programma, non si rivela per niente disabitato, tutt’altro…questa volta però la Weyland-Yutani non cercherà di mettere le mani su uno xenomorfo bensì andrà alla ricerca degli Ingegneri… i creatori della razza umana…

Paul Tobin scrive una storia in pieno stile Alien: missione di salvataggio/ recupero che si rivela una gigantesca messa in scena per un piano  trasforma in un inferno con Alien che viaggiano dentro corpi umani larvizzati ecc…

Il canovaccio di base quindi lo conosciamo alla perfezione quindi cosa c’è di nuovo?

Molto poco, purtroppo per noi!

Gli Ingegneri in realtà non si vedono. Gli Xenomorfi fanno un casino come al loro solito ma non lasciano alla storia il tempo di decollare e di cercare di rispondere a quele stesse domande che hanno poi distrutto il prequel di Scott Prometheus!

Chi sono gli Ingegneri?

Sono veramente i padri della razza umana? Sono stati loro a creare gli xenomorfi o sono nemici di lunga data? Cos’è quel liquido “accellerante”? Weyland è veramente morto?

Ma soprattutto: è mai possibile che non appena si senta puzza di xenomorfi nell’aria diventino tutti dei ritardati mentali e tanti cari saluti all’addestramento militare o universitario che questi bellocci sfoggiano ad ogni vignetta?

Insomma potevano anche evitare di prenderci in giro. Oppure, come spero sia realmente accaduto, qui c’è lo zampino di 20th Century Fox che detenendo i diritti del Franchise Alien ha fatto naufragare il progetto (un po’ come Alien 3 di Fincher che non avendo il Director’s Cut ha lavorato per nulla!).

DISEGNI

Prometheus - Fire and Stone

Juan Ferreyra disegna senza infamia e senza lode questo fumetto ambientato nell’universo di Alien, qua più vicino alle atmosfere e allo stile horror del primo film diretto da Ridley Scott, che all’Aliens iper-adrenalinico di James Cameron.

Disegni tuttavia un po’ troppo piatti e molto poco fantascientifici, essendo spogli e secchi con linee dure ma poco dettagliate e corpi sin troppo statici. I colori poi non aiutano essendo la tonalità di grigio predominante e anche i colori quando si presentano sono tutt’altro che accesi.

Per carità siamo assolutamente in linea con l’atmosfera che si dovrebbe respirare su una Luna piena di mostri e orrori però è proprio il segno di Ferreyra a non convincere.

Alcuni sfondi poi sono proprio tirati via!

Per la prossima chiamate Geoff Darrow che è meglio!

CURA EDITORIALE

Prometheus - Fire and Stone

Questo Prometheus – Fire and Stone è un brossurato di 108 pagine a colori dal formato classico di 16,8×25,6 cm al prezzo di 12,90€.

Vi lascio poi il sito di Saldapress per spulciarvi altri titoli di questa casa editrice che continua a stupirci per il suo catalogo ricco e variegato!

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  • 4/10
    Storia - 4/10
  • 6/10
    Disegni - 6.0/10
5/10

Riassunto

Questo Prometheus, della collana Fire and Stone si presenta piuttosto deboluccio. Sotto il profilo narrativo, Tobin con una storia che non si discosta troppo dal classico canovaccio Alien, pone questioni che smuovono il lettore e lo tengono incollato sino alla fine ma purtroppo per lui ogni suo dubbio non troverà neanche mezza risposta. I disegni a mio personale avviso, per quanto siano ben costruiti, non “mostrano i denti” Ferreyra sembra disegnare annoiato e stanco e anche i colori grigi e spenti non fanno che confermare le mie paure. Lo so è un fumetto con forte connotazioni Horror però…si poteva fare meglio!

Riccardo Maggi

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