Red Dead Redemption 2 rinviato perché non perfetto: giusto così

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Assolutamente: affermare il contrario sarebbe da folli. Qualche tempo fa Rockstar Games aveva espresso la volontà di allungare il ciclo di sviluppo dei propri giochi per poterli rendere perfetti e memorabili. Dopotutto, gli oltre quattro anni di sviluppo di GTA V hanno fruttato alla società oltre 60 milioni di copie vendute per un fatturato che va oltre ogni immaginazione.

Nonostante GTA V non è stato esattamente il capitolo da me più apprezzato, è innegabile quanto la società anglo-americana abbia utilizzato al meglio le sue risorse per la creazione del quinto capitolo ufficiale della serie. La cosa bella di Rockstar però, un po’ come da tempo fa già Bethesda, è la sua volontà di utilizzare i grandi proventi ottenuti con la vendita di titoli molto commerciali per sviluppare videogiochi ad altissimo budget e paradossalmente destinati a una nicchia di persone.

Red Ded Redemption non ha ottenuto lo stesso successo di vendite di Grand Theft Auto V, ma affermo con certezza come il miglior videogioco ambientato nel Vecchio West di tutti i tempi sia, senza sè e senza ma, la miglior produzione Rockstar di sempre. Una vetta qualitativa di questo genere non può essere apprezzata da un pubblico vastissimo e si è “accontentata” di poco più di 10 milioni di copie vendute: tantissime per molti, poche se confrontate con i Grand Theft Auto.

Nell’industria serve però qualcuno che faccia capire quanto sia importante sviluppare giochi di grande qualità a prescindere dalle vendite finali, soprattutto se in grado di supportare finanziariamente tali progetti. E Rockstar, in tal senso, con Red Ded Redemption 2 vuole proprio esser d’esempio per tutti gli altri grandi publisher/software house.

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Che splendore

La notizia di queste ore non ha fatto felici nessuno, tranne coloro che hanno davvero fiducia in Rockstar. Sappiate infatti che la grande Software House ha confermato lo slittamento di RDR 2, previsto inizialmente per fine 2017 e ora proposto per il 2018 inoltrato. Questo, secondo la società, dovrebbe garantire il tempo necessario a rendere il sequel dell’epopea di John Marston ancor più perfetta e godibile.

La notizia è ovviamente rimbalzata ovunque, anche qui su PJN. Nel mio caso non posso che ritenermi soddisfatto e felice della scelta intrapresa da Rockstar: la ricerca della qualità è sempre la strada giusta. Non la pensano allo stesso modo chi conosce RDR per “sentito dire” e gli azionisti della stessa società anglo-americana, che hanno risposto in malo modo all’annuncio delle scorse ore. In tal caso, per chi volesse dedicarsi agli affari azionari, oggi potrebbe essere la giornata giusta per accaparrarsi qualche azione Rockstar a “basso prezzo“.

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Dopo l’annuncio delle scorse ore, la quotazione di Rockstar è calata a picco (fonte: Eurogamer.it)

Il pessimismo in tal caso è totalmente ingiustificato. Certamente gli azionisti “sfiduciati” non sono altro che persone che speravano di guadagnare tanto denaro nel breve periodo: constatando che la loro società di riferimento pubblicherà il nuovo prodotto nell’anno fiscale successivo a quello in corso, si sono “sfogati” vendendo a basso prezzo le quote della Società, ma loro nemmeno lo giocheranno Red Dead Redemption 2.

Discorso diverso per i giocatori. A costoro non cambia nulla se RDR 2 uscirà tra un mese o tra un anno pertanto, se siete tra coloro che si stanno lamentando dello slittamento del gioco, mettetevi il cuore in pace: è un evento positivo. A meno che siate tra quegli azionisti che si son sentiti “traditi” (stupidamente, dato che ci perderanno sicuramente), non avete nulla da perdere nell’attendere qualche mese in più per giocare a uno dei titoli più caldi degli ultimi dieci anni e ne sono sicuro: l’attesa ne varrà sicuramente la pena. La ricerca della perfezione richiede tempo e dedizione: avere fretta non è affatto consigliato e attualmente mi sento di dare totale fiducia al progetto.

Infine ricordo che: Red Dead Redemption 2, secondo Rockstar, detterà legge puntando su nuovi standard qualitativi raggiungibili proprio grazie agli introiti di GTA V, che Red Dead Redemption è retrocompatibile con Xbox One e acquistabile su Xbox Store e da qualsiasi retailer/e-commerce e che il primo capitolo della serie si chiama Red Dead Revolver, sviluppato da Rockstar ed edito da Capcom nel 2005.

Attualmente non ci sono piani per portare il titolo su Pc.

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Marco Masotina

Tosto come un Krogan, gli piace essere graffiante e provocante per scoprire cosa il lettore pensa dei suoi strani pensieri da filosofo videoludico. Adora i lupi, gli eventi atmosferici estremi, il romanticismo e Napoleone.