C’è chi ce l’ha nel sangue
해녀, in coreano, significa “ Donne di mare “.
Si tratta di una tradizione vecchia di moltissime generazioni, tra le donne dell’isola di Jeju.
Le Haenyo sono pescatrici subacquee che s’immergono in acque profonde anche venti metri e fredde diversi gradi sotto lo zero per pescare.
Ricci e cetrioli di mare, abaloni, ostriche, calamari e molto altro.
Inizialmente attività dedicata ai soli uomini, le donne sono sempre più aumentate in numero superandoli anche nell’abilità.
Purtroppo le giovani coreane di Jeju, “ fuggono ” dall’isola per raggiungere le grandi città e nessuno erediterà questa vecchia e profonda tradizione.
Adesso molte Haenyo hanno oltre cinquant’anni, anche settanta.
Mijoo Kim, fotografa sud coreana, adottata dalla Grande Mela ha svolto un servizio fotografico per documentare questa tradizione.
La ragazza racconta le difficoltà di immergersi con le donne nel profondo del mare in pieno inverno.
Racconta anche dell’abilità delle Haenyo di vedere i ricci di mare che lei invece faticava a distinguere da comuni sassi.
Storicamente l’addestramento per diventare Haenyo iniziava intorno agli undici anni.
Queste donne, davvero simili a sirene, riescono a rimanere in apnea sott’acqua tra i due e i tre minuti.
Purtroppo si tratta di una tradizione che sembra sempre più tendere a scomparire.