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Anteprima Warframe: Plains of Eidolon

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Un po’ di storia

Correva l’anno 2013 ed un certo Warframe dalla formula Free to play stava spopolando su Steam. Era agli albori e sapeva di un progetto grezzo ancora in costruzione dal momento che quel che ora è una nave spaziale esplorabile dove ogni scomparto ha una funzione, prima si riduceva a tutta una serie di interfacce dove cliccare per far le cose mentre l’unico oggetto renderizzato era il Warframe inginocchiato.

Già da allora Digital Extremes aveva una tabella di marcia, che certo, soltanto adesso sta percorrendo in maniera efficace e “veloce”; ma di sicuro pochi si sarebbero aspettati che un F2P sarebbe arrivato a tali progressi.  La stessa DE aveva provato a cercare un publisher che li aiutassero, ma all’epoca nessuno era disposto ad accettare un gdr multigiocatore dove si gioca nei panni di ninja spaziali. Era troppo strana la cosa. Si sono persino sentiti dire che avrebbero fallito col gioco.

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Così eccoli spuntare su Steam. E merito di un gameplay assai profondo basato su delle mod (carte che donano attributi all’equipaggiamento), Warframe si è creato una enorme nicchia di giocatori col risultato che chiunque lo giochi ne resti affascinato anche grazie alla curatissima direzione artistica. Col tempo, con sempre più aggiunte alla struttura di gioco, Warframe è stato aggiornato, con tanto di quest cinematiche – eh sì, quella direzione artistica viene anche usata, crea atmosfera, soundtrack e una storia che è più complessa di quel che fa sembrare.

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Plains of Eidolon

E alla fine dopo alcuni upgrade grafici arriva l’ultima espansione annunciata al TennoCon tenutosi in questi giorni nell’Ontario, Canada. Plains of Eidolon rende Warframe un open world, grazie al nuovo, enorme, veramente grande spazio sociale. A detta degli sviluppatori, Plains of Eidolon introduce questo nuovo spazio sociale per ridurre il più possibile la routine del saltare su e giù, pianeta->navicella->pianeta->navicella. Perché se Warframe vi è nuovo sappiate che le missioni vengono accettate dalla navicella mediante il pannello di navigazione, però per eseguirle si deve scendere a terra ed in base a dove la missione è ambientata, è un pianeta o l’altro.

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Warframe diventa un MMO

Il nuovo spazio sociale è praticamente una città, Cetus nella quale vivono gli indigeni Ostrons, malgrado non si sappia su che pianeta. All’interno di questa città gli Ostrons commerciano, dando così vita ad un’ampia zona commerciale dove è possibile comprare e creare nuove armi. Gli Ostrons tendono a “spazzare” e raccogliere i residui biomeccanici delle dormienti Torri Orokin. Cosa sono gli Orokin? Non starò a spoilerare nulla, questo starà a voi scoprirlo. Quel che conta, è che questi Ostrons oltre a venderci e crearci robe, ci offriranno missioni, con storie da seguire. La città è piena di vita con gente che va e viene, lavoratori, spazzini, donne e bambini che ogni giorno vivono con la pressante presenza dei Grineer. Questi ultimi non sono altri che i nemici di sempre dei Warframe, gli umani che furono della terra trasformati e deformati dalla tecnologia. E si sono accampati al di fuori della città, assieme ai Corpus probabilmente. E qui viene il bello, fuori Cetus, c’è questa vastissima campagna, piena di flora e fauna, accessibile mediante un enorme portone che si apre non appena ci si avvicina.

Tecnicismi e gameplay

Graficamente parlando l’Evolution Engine era già uno spettacolo di suo, ma grazie all’illuminazione volumetrica introdotta e una nuova veste grafica per l’acqua è ancora più vivo. Per non parlare dell’erba che ricopre tutto il terreno di queste campagne che sembrano davvero respirare. Uccelli a cui sparare, Grineer a cui fare le imboscate, e mostri da cacciare. Di giorno e di notte. Già, ci sarà il ciclo giorno e notte. Non è stato specificato cosa si puo’ fare di notte, ma sicuramente, succederanno cose. Gli sviluppatori hanno sempre puntato alla mobilità e alla velocità, è per questo che permetteranno anche l’uso dell’Archwing, una specie di jetpack a due ali con armi incorporate grazie al quale si puo’ svolazzare ovunque e sparare.

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L’uscita è prevista per quest’anno, la data precisa è però sconosciuta.

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Manuele Musso

Scrittore improvvisato tra romanzi, sceneggiature e testi brevi. Ama i videogiochi, sarebbe capace di scrivere qualsiasi cosa su questi. Tende a guardare di più all'interfaccia di un videogioco piuttosto che al gameplay in sé, senza contare che pensa solo a quanto è smussato un poligono.