Fuse Vol 2 mantiene alta la tensione e il mistero attorno a questo universo in miniatura!
QUI potete leggere la recensione del precedente volume!
Questo Fuse Vol 2 è un brossurato di 160 pagine a colori, formato 17x26cm che raccoglie i numeri 7/12 della serie, il tutto a 14,90€. Per maggiori informazioni consultate il sito della Saldapress.
STORIA
La sceneggiatura è sufficiente così come la trama che si snoda senza mai rivelarsi pienamente al lettore che sarà abbastanza interessato a capire come finirà la faccenda, quindi Anthony Johnston da questo punto di vista fa il suo lavoro.
Per evitare di rovinarvi interessanti sviluppi nella trama (è pur sempre un poliziesco!), mi cucio la bocca ma posso darvi un giudizio più che certo sul fumetto: non è un fumetto di fantascienza.
Per chi sperava in un Blade Runner (film), o in un Altered Carbon di Richard K. Morgan oppure qualcosa di più classico ma ancora perfetto come Abissi d’Acciaio di Asimov ha sbagliato di grosso.
Perché se in questi romanzi il poliziesco si fonde perfettamente con la fantascienza che è il vero fulcro dell’opera, con questo Fuse si cade in un peccato sempre più presente nella scena delle storie (scritte, disegnate, su pellicola o pixel), quello di usare la fantascienza per costruire mondi fantastici e incredibili, i quali però non sono che la copia sbiadita del nostro.
Non basta mettere qualche stazione spaziale ipertecnologica e bom: Faaaaaaaaaaaantaaaaaaaassssssssscccccccccccccciiiiiiiiiiieeeeeeeeeeeeeeeeeeennnnnnnnnnnnzzzzzzzzzzaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!1!1!11!! “Bitch!” (citazione altissima).
Che sia ambientato negli anni ’70 a San Francisco, a Miami negli anni ’80 a New York negli anni ’90 o nella Chicago del proibizionismo, la storia non cambia, cambiano gli ambienti, i luoghi e l’aspetto esteriore dei personaggi. Ma la sostanza rimane quella.
Qual è il problema?
Semplice: perché diamine crei un fumetto con un mondo fantascientifico dannatamente interessante e poi non lo sfrutti? il segreto dei più grandi capolavori dell’umanità è sempre stata la dialettica tra Uomo e Mondo, solo così possiamo immedesimarci nei personaggi che leggiamo, comprenderne la natura, la psicologia e la loro prospettiva che può essere antica, vecchia, stupida, brillante, illusoria ecc…
DISEGNI
Anche sul comparto tecnico rimane invariata la qualità e l’abilità di Justin Greenwood che gioca per sottrazione, asciugando il più possibile e delineando mondi e personaggi con il minor numero di linee possibili.
-
7.5/10
-
7/10
Riassunto
Fuse continua a divertire con i suoi misteri ma è un poliziesco come gli altri. Non lasciatevi ingannare dall’ambientazione fantascientifica perché non è sfruttata affatto. Rimane solo un bell’affresco e nulla più!