Game of Thrones: Recensione Episodio 7×02 “Stormborn”
Il primo episodio della settima stagione ci ha illustrato chi saranno coloro che parteciperanno alla grande guerra e le alleanze che hanno stretto. Ora è tempo che sulla sua grande scacchiera di Westeros le due fazioni comincino a fare le loro mosse.
I piani di guerra e i dubbi sulla fiducia e la lealtà sono l’argomento principale a Roccia del Drago, dove Daenerys ha un interessante discussione con Varys. La madre dei Draghi infatti dubita della lealtà dell’Eunuco, il quale in passato ha dato il proprio appoggio prima ai Targaryen e poi ai Lannister. Vediamo per la prima volta Varys in difficoltà, ma come ha sempre detto, asserisce che il suo unico interesse è il bene del popolo e non di chi lo governa.
Daenerys decide di attuare una tattica di assedio anziché di distruzione per risparmiare vittime innocenti, scelta che farà storcere il naso ad alcuni dei suoi alleati.
Ad Approdo del Re Cersei cerca di porta sua parte gli alfieri dei Tyrell, tra i quali l’austero Randyll Tarly che si trova a dover scegliere tra l’allearsi con i Dothraki e la loro natura selvaggia o scegliere di combatterli al fianco dei Lannister. Tarly è ovviamente preoccupato per la minaccia devastante dei draghi ma Quiburn mostrerà a Cersei di avere un arma contro di loro.
Questa è una scena che ha gasato molto ma che ha lasciato me un po perplessa. Una balestra gigante può tecnicamente uccidere un drago, il problema è che la bestia feroce di certo non starà ferma ad aspettare la freccia.
Ma torniamo a Roccia del Drago dove fa il suo ritorno Melisandre, che vuole aiutare Daenerys nella guerra. All’inizio non sembra che le tesi della Sacerdotessa incuriosiscano molto Daenerys ma quando Missandei spiega che il Principe della profezia potrebbe essere in realtà una principessa, una nuova prospettiva per la Madre dei Draghi. Il consiglio della sacerdotessa Rossa di allearsi con Jon Snow viene seguito da Daenerys con l’incoraggiamento di Tyrion.
Un po di romanticismo e fanservice ce lo regalano Missandei e Verme Grigio in una scenda molto sensuale nella quale non possiamo che ammirare la straordinaria bellezza di Nathalie Emmanuel. Il discorso che fa l’Immacolato a Missandei è di una dolcezza e di una profonbbdità disarmante e ci fa capire quanto lui tenga a lei.
Sam è sempre più deciso nel voler curare Jorah Mormont dal Morbo Grigio e, nonostante i pareri negativi dell’Archimaestro, tenta una cura dolorosa e non priva di pericoli per salvarlo. La scena è senza dubbio la più cruenta della puntata soprattutto per il passaggio repentino dalle scene disgustose al cibo. Ormai gli Showrunner di Game of Thrones ci stanno prendendo gusto a regalarci questi montaggi tanto trementi quanto geniali.
Il momento più toccante a livello emotivo è senza dubbio l’incontro tra Arya e Nymeria. Tutti noi abbiamo aspettato con speranza questo momento che è stato reso con grande intensità, ed è stato indubbiamente intriso di dolore e significato. Così come Arya non potrà mai essere niente di diverso da se stessa, così Nymeria che è cambiata e non potrà mai più essere un animale addomesticato.
Nonostante per ora ci sia stato un distacco tra le due credo che rivedremo Nymeria accanto ad Arya quando ci saranno le ore più buie e pericolose.
In questo episodio non poteva mancare un finale di grande azione ed impatto scenico e per regalarci tutto ciò serve il pirata più famoso dei Sette Regni: Euron Greyjoy.
La flotta di Theon e Yara sta dirigendosi a Dorne per radunare le truppe contro Approdo del Re, quando arriva nella notte Euron per attaccare la flotta e portare con se Yara ed Ellaria. La sequenza è un tripudio di sangue, fuoco ed epicità. E il finale della puntata ti lascia con l’amaro in bocca per la fuga di Theon, che non salva la sorella.
Questa scelta per quanto possa sembrare insensata, dato il percorso di crescita di Theon ma se ci si pensa bene è la cosa che umanamente chiunque nei suoi panni avrebbe fatto. Se avesse provato a salvare la sorella sarebbero morti entrambi per mano di Euron. Questa scena è interessante perché ci mostra che non tutti siamo perfettamente eroici e ci fa capire quanti i traumi passati siano difficili da superare.
Nonostante questo episodio sia stato abbastanza statico ci ha fatto capire con maggiore precisione cosa potrebbe succedere nei prossimi episodi, dandoci indizi e una prospettiva esauriente delle prime battute della guerra per il Trono.