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Nerve – la recensione

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Nerve : L’obbligo o verità ai tempi dello smartphone

Venus “Vee”, una giovane ragazza americana che vive la sua vita in maniera passiva, verrà convinta dagli amici a provare le sfide di Nerve , una versione 2.0 e social del gioco obbligo o verità, che prenderà una piega molto sinistra.

Uscito nel 2016. ma rilasciato nelle sale del nostro paese solo poco tempo fa Nerve è un Thriller molto teen diretto a 4 mani dai registi del 3 e 4 capitolo di Paranormal activity Henry Joost  e Ariel Schulman.

La storia trae il suo spunto da un libro del 2012 ad opera di Jeanne Ryan e si presenta graficamente accattivante per il pubblico più giovane anche grazie all’utilizzo abbondante di scene girate in POV e scritte sovrimpresse.

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Un avvertimento per il futuro?

Nerve ci porta in uno scenario plausibile, con un APP che esplode in maniera virale ed influenza su larga scala la vita dei giovani giocatori, sicuramente un ottimo spunto di realismo dove far perno per la scrittura di una sceneggiatura efficace, visto anche la recente diffusione ( ricordando la data di uscita originale del titolo ) di app come Pokemon Go o il numero crescente di utilizzatori di Snapchat. Un no comment preventivo per la gestione della componente hacking che sembra riportare la situazione all’aurea  quasi magica che si creava attorno agli ” smanettoni “nei film anni 80.

Tolta quest’atmosfera di plausibilità a Nerve rimane una trama che di suo non ha nulla di originale, un gioco a sfide simile è stato portato a schermo numerose volte, basti pensare al recente film Cheap Thrills, qui la trama viene ammorbidita e diluita dalla presenza di attori Teen e delle classiche situazioni a loro legate, tralasciando forse troppo la gestione dalla componente legata alla paranoia e al controllo.

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Un cast di nomi interessanti capitanati da Emma Roberts ( American Horror Story ) e Dave Franco ( Now you see me 1 e 2) oltre a Emily Meade ( The leftlovers) e Juliette Lewis ( Natural Born Killer), in generale la recitazione è buona anche se i personaggi rimangono un pochino troppo bidimensionali e fuori età per l’interpretazione da 20enni .

Nel finale si inerpica inspiegabilmente nella creazione di un background troppo amplio per essere funzionante, ma tutto sommato l’ho trovata una pellicola gradevole e di corta durata ( Circa 90 min ) adatta per una serata di noia .

 

 

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  • Voto Globale
5.5

Marcello Portolan

Uno strano mix genetico sperimentale allevato a fumetti & fantascienza classica, plasmato dal mondo dell'informatica e della tecnologia, ma con la passione per la scrittura. Un ghiottone che adora esplorare il mondo in cerca di Serie TV e pellicole da guardare noncurante dei pericoli del Trash e dello splatter. un vero e proprio globetrotter del mondo NERD