Sono in corso delle trattative tra la Warner Bros e il regista Taika Waititi (Thor: Ragnarok) per concedere a quest’ultimo la direzione del live-action di AKIRA, dall’omonima opera del maestro Otomo Katsuhiro.
In una recente intervista, il regista ha affermato che in caso affermativo, lui vorrebbe non solo adattare il manga anzichè il lungometraggio del 1988, ma persino ingaggiare attori asiatici: in quanto grandissimo appassionato del capolavoro, Waititi ritiene che solo dei giovani teenager asiatici possano essere adatti ad inscenare la storia.
Delle parole che a mio dire fanno molto riflettere dopo le pesanti accuse di whitewashing (ossia rendere bianchi dei personaggi di etnia diversa, nel caso specifico asiatici) da parte dei netizens nei riguardi di film come il recente “Ghost in the Shell” o anche il “Death Note” di Netflix.
Il progetto per questo live action ebbe inizio nel 2011, con continui rinvii e sospensioni da parte della Warner, specialmente nel cast iniziale (in cui vi era presente persino l’attrice Kristen Stewart).
In più il portale Deadline riporta quel che sembra essere la sinossi ufficiale del film, che sarà ambientato in una Neo-Manhattan in fase di ricostruzione, dove una giovane gang di motociclisti deve salvare un amico da degli esperimenti medici. Si parla dunque di un progetto che sarà diviso in due film, di cui ognuno adatterà 3 volumi del manga.
L’opera originale è ambientata in una post-apolattica Tokyo, dopo il disastro avvenuto durante le olimpiadi di Tokyo 2020 (cominciate a capire come mai il Giappone si sia impuntato per avere i giochi proprio in quell’anno? 😉 ).
