Esistono storie che vale la pena ascoltare e raccontare.
In ambito videoludico sono tanti i racconti che vedono protagonista gruppi di ragazzi che scommettono il tutto e per tutto per un progetto videoludico magari anche di grande successo. Di recente ha fatto scalpore la notizia per cui i due fratelli sviluppatori di Cuphead, il nuovo bestseller per Xbox One e Pc, hanno addirittura ipotecato la casa per finire una volta per tutte la loro creazione. Una storia, la loro come altre, che tanto ha in comune con quanto vissuto da Alessandro Guzzo, un talentuoso ragazzo “tuttofare” italiano che alla Milan Gamesweek 2017 ha portato un progetto sviluppato interamente da lui.
Alessandro non è uno di quei sviluppatori che hanno alle spalle incredibili carriere in studios Tripla A. Eppure, stando a guardare The Land of Pain, la sua prima e unica produzione, sembrerebbe che sia uscito da uno da quei campus formativi da milioni di dollari l’anno. Eppure non è così. Nonostante The Land of Pain si presenti come una suggestiva avventura grafica esplorativa in prima persona addobbata da un comparto tecnico di assoluto prim’ordine, Alessandro ha sviluppato il suo gioco acquisendo competenze nel corso della sua creazione. Partendo da autodidatta e dedicando fino a 20 ore al giorno al suo progetto (restando a casa da lavoro e lasciandosi alle spalle la monotona vita da impiegato), Alessandro è riuscito nell’impresa di terminare la creazione di un videogioco che, a conti fatti, sembra esser stato sviluppato da un team di veterani del settore.
Il segreto di The Land of Pain è un miscuglio di determinazione, amore per il videoludo e l’informatica, tanto supporto da una ragazza (quella di Alessandro), che mai lo ha lasciato solo e un CryEngine 3 in piena forma e sfruttato in tutte le sue possibilità. Mouse alla mano The Land of Pain risulta essere bello ed evocativo e la nostra prova alla Milan Gamesweek ha anche notato una scrittura di discreto spessore per quanto riguarda la trama di gioco.
Con alle spalle una storia simile, non abbiamo potuto non intervistare Alessandro Guzzo in sede di Milan Gamesweek. A lui gli abbiamo chiesto alcune informazioni salienti sul suo progetto, scoprendo succose curiosità riguardo a The Land of Pain. Pertanto, se volete conoscere l’incredibile storia di Alessandro e saperne di più sul suo gioco, non dovete far altro che guardare la nostra videointervista proposta quì poco sotto corredata dal trailer del gioco.