Singapore: scoperte imitazioni LEGO ispirate all’ISIS

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Le imitazioni LEGO ispirate ai miliziani dell’Isis potrebbero essere considerate una forma di propaganda verso i più piccoli?

In seguito ad una segnalazione ad opera di un lettore dello Strait Times, sono state ritirate le incriminate imitazioni LEGO, anche se non possiamo sapere per quanto tempo siano state sugli scaffali.
Inutile dire che l’Azienda Danese abbia smentito qualsiasi tipo di legame con la produzione di questi articoli.
I falsi mattoncini sono stati prodotti in Cina, e la vendita era consigliata ad una fascia d’età compresa tra i 6 e i 12 anni.

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Tantissime le scene violente in oggetto: miliziani che imbracciavano Kalashnikov, lanciavano esplosivo e decapitavano le loro vittime con l’onnipresente bandiera nera dello Stato Islamico sullo sfondo.

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Il nome di questa “serie” simile ai LEGO era “Falcon Commando”, venduta tra i 3,80$ e i 25$.
Il lettore li ha trovati in due luoghi: il sito internet Carousel, e un negozio stavolta “fisico” chiamato 8 Series, al People’s Park Centre di Singapore.
Brick Generals invece vendeva finti jihadisti, descritti come miliziani e attentatori dinamitardi.
Uno di essi, era Jihadi John: il finto personaggio LEGO portava il nome di uno dei boia più noti dello Stato Islamico, ucciso poi in un raid Usa-UK il 13 novembre del 2015 in Siria.

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Infine, in un’altra scatola, si spiegava che il personaggio era “un estremista che si divertiva a far esplodere cose per gioco” e che “un giorno si sarebbe fatto esplodere lui stesso”.
A quanto pare prodotti di questo tipo erano già stati avvistati mesi fa in Malaysia, e denunciati alle autorità competenti.
I falsi mattoncini erano infatti in vendita su AliExpress, uno dei siti di e-commerce più famosi al mondo.

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La cosa più allarmante è che non si sappia chi abbia creato i giochi e quanto abbia guadagnato dalla loro commercializzazione.
Per questo motivo si teme che la vendita dei prodotti possa essere stata un nuovo tentativo per finanziare le attività terroristiche e per influenzare la psiche dei soggetti più vulnerabili, ovvero quelli più giovani.
Projectnerd si schiera dalla parte del gioco “non violento” e “al di fuori di qualsiasi tipologia di propaganda“, augurandosi che questa notizia possa far riflettere tutti i genitori (e non solo) durante l’acquisto dei giocattoli destinati ai propri figli.
FONTE: Difesa & Sicurezza

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Anna Argiolas

Nata nel vicinissimo 1984, completa gli studi presso il Liceo Classico, a Cagliari. La curiosità innata e l'amore per la scrittura sono alla base di ogni sua passione: dalla primissima per i fumetti di "Topolino", con una collezione di centinaia di volumi, a quella per telefilm e film ricercati e rigorosamente selezionati. La passione per i giochi da tavolo l'accompagna fin dall'infanzia, e ancora oggi è parte integrante del suo tempo libero. Segue con ostinazione il motto "coltiva sempre il bambino che c'è in te".