Un grande regista, visionario e intraprendente impresario del cinema. Questo è Sergio Leone.
Sergio Leone nacque il 3 gennaio del 1929. Suo padre, Vincenzo Leone, era conosciuto nella industria cinematografica come Roberto Roberti, un regista di successo del cinema muto italiano. Sua madrea era Bice Waleran, un’attrice romana di famiglia milanese ed origini austriache.
Proprio con suo padre Sergio Leone iniziò la sua carriera nel cinema interpretando un bambino nel film La bocca sulla strada.
Dopo una comparsata nel film di Vittorio de Sica Ladri di biciclette inizia la sua carriera come direttore delle seconde unità nei film epici di Hollywood degli anni 50. Gli anni d’oro di Cinecittà.
Dopo i peplum iniziò a cambiare genere e con il suo tipico linguaggio cinematografico rivoluzionò uno dei primissimi generi della storia del cinema: il western.
Il suo stile fu tanto iconico che la critica già definì il suo stile come un nuovo genere, quello che verrà conosciuto con spaghetti-western. Film come Per un pugno di dollari, Giù la testa e Il buono, il brutto e il cattivo sono solo un’esempio del contributo che Leone dette al genere western, dandole una nuova linfa vitale e creando una moda. Infatti ci furono molti film che si ispirarono alla opera western “leoniana”.
Negli anni settanta produsse parecchi film come Il mio nome è Nessuno, Il gatto e Il giocattolo. In alcuni casi diresse alcune scene, però venne accreditato solo come produttore.
Negli anni ottanta fu mentore di Carlo Verdone, di fatto il regista aiutò l’attore e comico romano nella realizzazione di Un sacco bello e Bianco, Rosso e Verdone. In questi anni era comunque costantemente impegnato in un progetto che vede luce nel 1984, C’era una volta in America, il suo ultimo film.
Con quella che sarà la sua ultima creatura Leone non ebbe vita facile, infatti i produttori americani mutilarono di 80 minuti il film per ragioni comerciali negli Usa. L’opera ritornò al suo splendore originale solo nel 2011 grazie agli stessi figli di Leone che restaurarono la pellicola, il doppiaggio originale e aggiunsero 25 minuti di scene eliminate presenti nel primo montaggio.
Sergio Leone morì d’infarto il 30 aprile del 1989. Il regista romano stava lavorando su un nuovo film ambientato a Leningrado durante il suo assedio nella Seconda Guerra Mondiale. Il regista ottenne i permessi per poter girare nella Russia di Gorbacev ed era in procinto per partire negli Usa per firmare i contratti ma il malore lo colse prima di poter prendere quell’aereo. Nei progetti di Leone c’era anche un nuovo film western dal titolo Un posto che solo Mary conosce. Si pensa che come attori principali per questo progetto Leone pensava di contrattare Richard Gere e Mickey Rourke.
10 curiosità su Sergio Leone
Se vete ancora sete di curiosità e trivia su Sergio Leone leggete questa lista di 10 cose curiose sulla vita del regista romano:
- Partecipa come comparsa in Ladri di biciclette di Vittorio De Sica, è il prete tedesco con gli occhiali nella scena in cui alcuni preti tedeschi vengono sorpresi dalla pioggia.
- Inizia la sua carriera nel cinema dirigendo la troupe italiana di Ben-Hur, la scena della corsa delle bighe è diretta da lui però non è accreditato nei titoli di cosa. Il suo primo lavoro ufficiale fu Gli ultimi giorni di Pompei dove sostituì Mario Bonnard che lasciò la regisa per questioni di salute.
- Clint Eastwood gli ha dedicato il film Gli Spietati
- Sergio Leone commissionava a Ennio Morricone le musiche dei film prima di girare e poi le usava sul set per aiutare la interpretazione degli attori.
- Sergio Leone parlava solo italiano e romano, ovviamente. Girava sempre con un interprete per poter comunicare con la troupe. Spesso sul set dei film di Leone si parlavano molte lingue inglese, italiano e spagnolo.
- Per ridurre i costi di produzione molti film di Leone dell’era degli spaghetti western venivano girati in Spagna, dove i set erano molto più economici.
- Per un pugno di dollari venne girato nel deserto di Almeria a 40 Km da Madrid e Leone riuscì a ingaggiare un giovane Clint Eastwood per la modica cifra di 15.000 dollari.
- Lo stile di Sergio Leone ha ispirato moltissimi registi tra i tanti anche Martin Scorsese e Quentin Tarantino.
- Leone venne citato in giudizio per il film Per un pugno di dollari da Akira Kurusawa perché a detta del regista giapponese si il film di Leone s’ispirava troppo a La sfida del Samurai. Kurusawa vinse e fu risarcito con i diritti di distribuzione del film in oriente e con il 15% degli incassi mondiali della pellicola.
- La sua carriera conta di 7 film e due trilogie concettuali: la trilogia del dollaro (Per un pugno di dollari, Per qualche dollaro in più e Il buono, il brutto e il cattivo) e la trilogia del tempo (C’era una volta il West, Giù la testa, C’era una volta in America).