Premessa necessaria a Batman Metal: quella che segue è la recensione di una porzione molto limitata di un evento che proporrà ancora un preludio (The Casting), una miniserie centrale (6 issue) e un numero svariato di tie-in che coinvolgeranno altre testate dell’universo Dc Comics. Dunque, è chiaro che il voto sia puramente indicativo, un parametro – se vogliamo – di cosa ci potremmo aspettare da ciò che verrà. Sulla base di questo articolo potrete valutare se, dalle premesse, la serie possa meritare o meno la vostra attenzione. Formulare un giudizio complessivo non è ora possibile, né lo sarà con l’uscita dei singoli albi. Infatti, per la valutazione definitiva vi rimando a Settembre, mese nel quale l’editore Rw Lion ha fissato la data di conclusione dell’evento. In quell’occasione sarà possibile formulare un parere più preciso e articolato.
• La sceneggiatura: metalli misteriosi e dove trovarli
L’attesa è finita, a partire da questo mese e fino a Settembre l’antologico dedicato al Cavaliere Oscuro si appresta a cedere lo spazio all’evento dell’anno imbastito da Scott Snyder e Greg Capullo. Il progetto su carta è tanto avvincente, quanto rischioso. Infatti, lo sceneggiatore americano torna sul personaggio del Crociato Incappucciato con uno scopo preciso: chiudere tutti i punti in sospeso disseminati nella lunga run del New 52.
Sulla precedente gestione di Snyder si è scritto e detto di tutto, come spesso accade quando ad essere coinvolto è un personaggio di serie A come Batman. Per i puristi, rimasti fermi forse a Bob Kane o poco più in là, siamo di fronte a una operazione commerciale di scarso valore; per i neofiti, invece, siamo di fronte a ciò che di più bello sia stato mai scritto sul personaggio. Come sempre la verità sta nel mezzo; e infatti, nel complesso, la coppia di artisti non ha deluso e ha saputo mantenere alta la qualità per parecchi numeri, realizzando saghe ambiziose ed emozionanti, inframezzate da momenti decisamente meno validi (Gordon-Batman, stiamo parlando di te). È normale e fisiologico che per una gestione così lunga ci possano essere stati intoppi, ma in ogni caso Snyder e Capullo sono riusciti – nel bene o nel male – a lasciare il segno. Non è questa la sede per parlare del New 52, anche se la premessa è indispensabile per la storia che andiamo ad analizzare. Nel corso del suo lavoro, Snyder ha disseminato elementi che saranno poi ripresi dalla miniserie, elementi apparentemente privi di significato o decontestualizzati, che però già da The Forge iniziano a dare forma ad un insieme che sembra più complesso ed elaborato.
Il preludio La Forgia è senza dubbio una buona cartina di tornasole di quello che ci potremo aspettare: una storia stratificata, che si svolge su più piani e che coinvolge tutti i personaggi più iconici del mondo del Cavaliere Oscuro. La sceneggiatura scorre rapida, alternando dialoghi veloci ed essenziali a pagine di diario più strutturate. Nutrito il cast di personaggi presenti: Batman, Aquaman, Lanterna Verde, Hawkman e Superman. La storia si concentra chiaramente più sul Cavaliere Oscuro, ma non dubito del fatto che saranno molti gli eroi coinvolti nel mistero che sembra pervadere ogni tavola. Non mi soffermo più di tanto sulla questione dei metalli, vera e propria architrave della serie, che sarà di certo approfondita nei capitoli successivi. Tramite questi leggendari artefatti Snyder ha intenzione di ridefinire il tessuto stesso del Multiverso Dc, recuperando suggestioni dagli archi più celebri che lo hanno preceduto. Ultimo cenno al finale: particolare, dal forte impatto scenico, assolutamente capace di invogliare a proseguire nella lettura.
• I disegni: tre mostri sacri contemporanei, ma troppa disomogeneità
Jim Lee, Andy Kubert e John Romita Jr. si danno il cambio per dare corpo alla trama di Snyder. Il risultato è di certo buono, anche se la loro differenza di stile è evidente. I continui cambi di disegnatore si notano e, in alcuni casi, risultano poco amalgamati. Su tutti spicca la prestazione visivamente non delle migliori di Andy Kubert, il cui tratto è qui più difficile da riconoscere. Certamente, la fama di cui godono i tre artisti permette di sorvolare su alcune tavole meno riuscite, anche se è un peccato che nomi di questo calibro si siano limitati a svolgere il compitino. Nulla di brutto, ci mancherebbe, ma la disomogeneità dei tratti e i loro cambi a volte repentini talvolta risultano visivamente poco entusiasmanti. Belle le tavole di Jim Lee, un po’ meno quelle di John Romita Jr, in grado comunque di realizzare ottimamente alcune location della storia. Se questa varietà stilistica vi preoccupa, non disperate, la serie principale sarà gestita dalla colorata matita di Greg Capullo, mentre i vari tie-in registreranno la presenza di nomi di gran pregio: da Carmine Di Giandomenico a Francis Manapul. Il trio in questione sarà ancora al lavoro sul secondo preludio: The Casting.
• Commenti finali
Difficile dire se Metal sarà una pacchianata o una serie memorabile. Le premesse per un buon lavoro ci sono tutte, gli artwork e i capitoli già usciti sul suolo americano fanno ben sperare. Snyder sembra intenzionato a lasciare una buona impronta sul personaggio, chiudendo in maniera ambiziosa un ciclo – il suo – molto lungo. Dalla sua ci sarà anche Greg Capullo, il cui stile non mi ha mai deluso. Sicuramente The Forge si pone come una lettura interessante, una premessa sfiziosa che invoglia alla continuazione. Provatelo, non c’è modo migliore per capirlo!
PRO
1) Preludio esplosivo ed intrigante
2) L’idea alla base della serie è molto ambiziosa
3) Sceneggiatura piacevole e fluida
CONTRO
1) Tre leggende ai disegni, ma lo stacco di stile tra alcune tavole si patisce
2) Le parti affidate a Andy Kubert non mi hanno convinto
3) La serie sarà all’altezza delle sue temerarie premesse?
Il giudizio di Two-Face
È troppo presto per dare un giudizio, ma se chi ben inizia è già a metà dell’opera, allora la strada di Snyder sembra essere in discesa. Suggerisco a tutti la lettura di The Forge, potrebbe infatti essere l’inizio di una bella avventura, capace di segnare la storia del personaggio in maniera significativa. Viceversa, saprete quale antologico di Batman non leggere da qui a Settembre!