Più che un film Dave Made a Maze è un cartone animato, nel senso di animazione direte voi ? no, nel senso che è proprio fatto di cartone e che questo cartone è animato, con una trama che si racchiude tutta nel titolo stesso, Dave Made a Maze.
Infatti la trama parla di un ragazzo pieno di dubbi sul suo futuro, Dave, che durante l’assenza della sua più matura fidanzata costruisce in soggiorno un labirinto di cartone, finisce per perdersi nei meandri della sua creatura e per tirarlo fuori entreranno in suoi aiuto la sua ragazza,un gruppo di amici, una troupe televisiva e dei turisti fiamminghi.
Nel labirinto sceneggiato dall’esordiente Bill Watterson troviamo origami vivi, un Minotauro con il corpo di wrestler (John Morrison), ingranaggi, riflessioni sulla vita e un milione di altre cose che non vi descrivo per non rovinare la sorpresa, un mix diverso dal solito di comicità surreale e avventura, l’espediente della trama forse regge poco o nulla e finisce per essere solido come il cartone bagnato. ma non è quello il bello del film.
Dave Made a maze forse può sembrare indigesto a chi è un po’ troppo con i piedi per terra, ma le trovate visive sono oggettivamente ottime nella loro artigianalità tipica di un film con un budget irrisorio, mi era difficile immaginare The Cube di Natali girato con il contenuto dello scatolone fabbricone di Dodò, ora ho in mente come sarebbe stato e mi piace.
Ovviamente anche il cast è in linea con il budget scarno, la punta di diamante è Kirsten Vangsness nota per il ruolo di Penelope Garcia in Criminal Minds, insieme a lei troviamo,Nick Thune, Meera Rohit Kumbhani e Adam Busch.
Ok credo che ormai sia chiaro che siamo davanti ad una visione dove trama e cast contano poco, i protagonisti veri sono i 30.000 metri quadrati di cartone usati nel film. che da soli portano Dave Made a Maze alla sufficienza, secondo me merita di essere visto solamente per gli espedienti visivi, non vi deluderà .