Recensione: The Seven Deadly Sins (anime) The Seven Deadly Sins: Successo meritato o sopravvalutato ?

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The Seven Deadly Sins, nonché Nanatsu no Taizai, è un adattamento anime dell’omonimo manga diretto sotto la supervisione di Shotaro Suga e prodotto da A-1 Pictures per la regia di Tensai Okamura. Esso è andato in onda in Giappone dal 5 ottobre 2014 al 29 marzo 2015. Una seconda stagione, sottotitolata Imashime no fukkatsu e diretta da Takeshi Furuta, ha iniziato la trasmissione televisiva in Giappone il 6 gennaio 2018. La prima stagione della serie è stata resa disponibile in italiano col titolo The Seven Deadly Sins su Netflix dal 1º novembre 2015. Per quanta riguarda noi in Italia, per la seconda stagione, ci toccherà attendere prima la sua conclusione in patria e poi aspettare i tempi necessari per doppiarla e sottotitolarla da parte di Netflix.

The Seven Deadly Sins è composto da 24 episodi più uno speciale composto da 4 episodi.
Trama: I Sette Peccati Capitali, un gruppo di cavalieri malvagi che tentò di rovesciare il regno di Britannia, vennero dichiarati tutti morti, ma alcuni sostengono che siano ancora in vita. Dieci anni dopo, i Paladini, guerrieri scelti del regno, orchestrano un colpo di stato al fine di spodestano il Re e diventando i nuovi sovrani. Elizabeth, una delle figlie del Re, parte per un viaggio alla ricerca dei Sette Peccati Capitali, con l’intenzione di reclutarli e riprendersi il suo regno.

The Seven Deadly Sins

Con la lettura della trama questo anime non è uno di quelli che colpisce particolarmente, ma dopo la visione del primo episodio un’attrazione verso di esso inizia a nascere, si è sempre più curiosi di andare avanti nella storia e di sapere cosa accadrà. Non a caso The Seven Deadly Sins è 4° nella classifica Netflix dei 20 show esclusivi, le cui intere stagioni sono state viste nell’arco di 24h. Questo ci fa comprendere quanto i fan e i curiosi hanno apprezzato questa serie.

La sceneggiatura, grazie alla casa produttrice che ha deciso di non snaturarla più di tanto rispetto al manga, risulta coinvolgente, accattivante e solida. Infatti essa è ricca di sfumature diverse che si mostreranno durante tutto l’arco narrativo. Una delle sfumature predominanti, che compone lo scheletro della storia, sono i numerosi duelli che dovranno affrontare i nostri protagonisti. A differenza dei duelli che spesso incontriamo in altri anime, questi risultano molto più veloci, ma ugualmente intensi, così da non far perdere interesse in chi guarda l’anime.
A rendere la sceneggiatura ancora più piacevole abbiamo numerose scene ironiche, a tratti a sfondo erotico, alternate con un sano romanticismo.
Infine a stuzzicare la curiosità sono i diversi colpi di scena e le parti più tristi e drammatiche, che possono arrivare a toccare il cuore dello spettatore.

Per quanto riguarda i disegni è stato fatto un eccellente lavoro, facendoli risultare quanto più simili possibili a quelli del manga. Ricordiamo, infatti, che lo studio produttore A-1 Pictures è lo stesso che ha prodotto Fairy tail, uno dei manga/anime più famosi degli ultimi tempi.

Le musiche, al di la della sigla, rispecchiano in pieno l’ambientazione e il contesto medievale, rendendo il tutto più immersivo.

Ogni personaggio è stato ben caratterizzato, facendoceli conoscere uno ad uno durante tutto l’arco narrativo. Ognuno di esso lascia il segno, o nel bene o nel male, nello spettatore, che a mio parere non potrà fare a meno di immedesimarsi in uno di loro.

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  • Sceneggiatura
  • Disegni
  • Musiche
  • Personaggi
4.9

Riassunto

In conclusione questo anime lo considero sotto tutti i punti di vista riuscito e lo considero alla pari di anime/manga che hanno fatto e stanno facendo la storia degli shonen come One Piece, Naruto e Bleach. Lo consiglio a chi ama l’azione e l’ironia, a chi vuole una visione leggera e a chi è incuriosito dal binomio medioevo/magia.

Michele Mimoso Annunziata

Prima di approdare nella grande famiglia di Project Nerd ha scritto recensioni manga, anime e film sui canali social.